Gabriele Lastrucci
Poeta, Filosofo e Scrittore italiano
Poeta, Filosofo e Scrittore italiano
Più d'Eterno Finire - Assolo - (X)
Gennaio 2025
X-EdiTore
Gabriele Lastrucci, fotografato da Francesco Bolognini.
è nato a Prato nel 1977. Si è laureato in Filosofia all’Università di Firenze con una tesi di ricerca sul poeta-filosofo Giacomo Leopardi. È stato professore di liceo. Per anni ha svolto il lavoro di libraio nella propria città. Scrittore ermetico – classico e sperimentale a un tempo – post-moderno con un potente senso del Tragico: ha collaborato con il mensile Il Governo delle Cose diretto da Gianni Conti e Franco Cardini e con Retroguardia: contenitore culturale diretto da Giuseppe Panella. I suoi articoli di critica letteraria sono ospitati sulle pagine di QN La Nazione. Negli ultimi anni alcuni suoi lavori sono pubblicati sul blog letterario Il Primo Amore fondato e diretto da Tiziano Scarpa, Antonio Moresco e Sergio Nelli. Nel corso del tempo, sull’opera di Lastrucci si sono espressi numerosi scrittori ed intellettuali, tra cui Sandro Veronesi.
La sua poesia, inizialmente influenzata dal tardo Simbolismo di Arthur Rimbaud, dall’Orfismo di Dino Campana e dall’Ermetismo di Giuseppe Ungaretti si struttura attraverso l’approfondimento delle avanguardie novecentesche (soprattutto il Surrealismo francese e il Cubofuturismo russo di Vladimir Majakovskij) fino ad approdare ad una voce più intima e personale dove poeti come Paul Celan, René Char e Andrea Zanzotto divengono il naturale orizzonte di riferimento. Oltre alla produzione poetica e narrativa, ha suscitato interesse il suo lavoro filosofico “Discorso sulla Contraddizione Universale” (pubblicato in forma autonoma nel 2016 e poi inserito nella terza edizione di Contro-Verso – novembre 2017 – e in tutti i libri successivi) in cui l’autore affronta le principali tematiche della filosofia morale in un excursus che lo porta a “dialogare” con alcuni tra i massimi filosofi occidentali, tra cui: Eraclito, Pascal, Nietzsche, Heidegger, Camus, Ceronetti, e Cioran.
Nel 2009, presso la Libreria Mondadori di Prato, ha tenuto una serie di Conferenze sulla Letteratura del Novecento, dai titoli: Svevo, Gadda, Fenoglio: L’Altro Novecento Italiano; Kafka, Hašek, Hrabal: Praga Magica nella Letteratura del Novecento; B. Schulz, I. Babel’, Malcolm Lowry: L’Epifania dell’Essere; Bulgakov, Cortázar, Márquez: Le Radici del Realismo Magico; Böll, P. Drieu La Rochelle, Henry Miller: L’Opera d’Arte tra Clochardismo e Perdizione; A. Döblin, R. Walser e J. Roth: Le spinose Facce della Mitteleuropa; Dostoevskij, Hamsun, Strindberg: Verso il Novecento; Malaparte, Céline, Bernhard: L’Altro Novecento; James Joyce, Marcel Proust, Franz Kafka: Contro-Mito – il Canone finale del Novecento Assoluto; C. Baudelaire, F. Nietzsche, R. Musil: I Fiori del Male: dallo Zarathustra all’Uomo senza Qualità; Albert Camus: Lo Straniero; J. London, J. Fante, J. Kerouac: Sulla Strada del Novecento; Giuseppe Berto, Ceronetti, Bianciardi: Il Male Oscuro del Novecento; Canetti, Kraus, D’Arrigo: La perfetta Forma dell’Antiromanzo; Rimbaud, D. Campana e Paul Celan: Quasi l’Eternità; Flaubert, Melville, Conrad: Dall’Assoluto Mito del Nulla al Desertico Mare dell’Infinito; Carlo Collodi verso Buzzati e Calvino: Fiaba come Poesia . Ha inoltre trattato, in tali occasioni, autori classici e moderni, come: Omero, Eschilo, Eraclito, Epicuro, Seneca, Virgilio, Dante, Ariosto, Cervantes, Shakespeare, Basile, Rabelais, Pascal, Potocki, Goethe, Novalis, Voltaire, Gautier, Huysmans, Gogol’, Tolstoj, Cechov, Poe, Twain, E. Pound, T. S. Eliot, Jarry, Ortese, Morante, Moravia, Pavese, Tozzi, G. T. di Lampedusa, Pomilio, Rilke, Tolkien, Salinger, Alain-Fournier, Shiel, Borges, Wiesel, C. Levi, Pasolini, Sartre, Nabokov, Woolf, Singer, Doyle, Chandler, Simenon, Gary, Perec, Queneau, Gracq, J. G. Rosa, Asimov, Huxley, Orwell, Kazantzakis, Pasternak, Kundera, Erofeev, Burroughs, Hemingway, Schwartz, Richler, Márai, Sebald, Grass, Mann, Broch, Kipling, Bellow, Breton, Malet, Artaud, Ellroy, Lem, Dürrenmatt, Beckett, Ionesco, Fitzgerald, Ballard, Gibson, Dick, Hoellebecq, Cartarescu, Pynchon, D. F. Wallace, La Capria, Calligarich, Zanzotto, Magris, Carver, Bukowski e Pessoa.
Tra il 2003 e il 2017 ha scritto e pubblicato numerosi libri di versi e prose, tra i quali: Il Delirio dell’Ora, Edizioni della Meridiana, Firenze 2005; La Campana di Costole, Pentalinea Editore, Prato 2006-2007-2009; Contro-Verso, Claudio Martini Editore, Prato 2011-2017.
Nel 2020, al Museo del Tessuto di Prato, ha tenuto una Conferenza sul Mondo di Collodi, dal titolo: L’inesauribile mito di Pinocchio . Più d’Eterno Finire è stato pubblicato per la prima volta da Claudio Martini Editore nel 2019.
Più d’Eterno Finire
considerato dai critici il lavoro più importante dell’autore, rappresenta insieme la summa e l’apice del suo lungo percorso scritturale. L’eretico spirito di Dino Campana, l’esemplare fusione/torsione/arsione tra Dioniso, Minimalismo e Neo-barocco, e l’ideale linea Ungaretti-Gadda-Zanzotto: bruciano in esso d’un nottilucente sfacelo-naufragio di splendore. Per la sua forma decostruita, aforistica e oracolare, richiama, pur nella sua fulgente autonomia, alcuni tra i più grandi poeti-filosofi europei, come: Leopardi, Nietzsche e Cioran. In questo libro-Mondo, che infuoca e sanguina come un definitivo sismografo dell’anima, l’Universo letterario di Lastrucci – assoluto cantore del silenzio – si fa ancora più sentito e stringente: necessario. Opera di grandioso nitore Orfico, alchemico e terminale, in essa si mostra l’acume-abisso di una scrittura totale: dove il racconto-Mito supera il vertiginoso culmine della narrazione per esplodere in un vulcanico nucleo-(sfolgorìo)-d’Essere. Il Non-d’Io, il Rifiuto, il Contrario si fondono nel corrosivo Uno di una smisurata, mancante ed eterea Perfezione che emana, a sua volta, tutta l’immane bellezza e il vuoto colmo di fragilità dell’essere morsi e bestialmente scagliati – storti chiodi di tempo – nell’Ora-Mai-per-Sempre. Uni-Plurale frantumazione interiore che svetta altissima: notteo chiarore scintilla, folle buio risplendere, sacro incendio d’oscurità. La parola, fuoco d’Eracliteo fulgore, – contro-nero-illuminante – s’attorcia vera e silente, essenziale: furiosa sintesi di ogni Contraddizione. Scarno miracolo d’un possente capitale di delirio. Puro atto di Creazione che pervade l’invisibile, franto e spoglio destino ultimo delle cose. La nuda voce dell’uomo (come fu per Rimbaud, Char e Pessoa), non più immortale e sovrumana ma scarnificata d’Essenza, si spezza fino a traboccare di notturni albori: volante cima/baratro di ogni possibile salvezza. Il muto fragore del testo, fatto d’abbuiamento e di fulminee esplosioni di chiarità: scava dentro l’inesprimibile mistero del Sé: perso frammento di un Io che si fa, così fragilmente appena: Mondo. Il verso del poeta (nel grande solco di Paul Celan, ma sempre solo, unico e singolare) squarcia l’Universale, cupa fiamma dell’Indicibile con violenti colpi d’Eterno-Istante. Ferito d’Amen: affiora un perso, vivo e morente cosmo-di-nullità ad incendiare, d’un tragico finale di Senso, il pazzo-lampante segreto del Tutto. Fulmine-inferno-d’estasi che incendia la notte. Il linguaggio, furiosa stella d’Eclissi, dilania l’infinito biancore della pagina come una straziante cometa d’azzeramento. Un luce/(na)/scente finire che dona immensamente. Attraverso un arduo volo di trincea e di estatico risalire (parabole, versi, poemi, aforismi, lettere, filosofia – e il potente silenzio esploso nel cruciale capitolo-Romanzo-d’estinzione: Assolo, sublime, visionario e selvaggio diario, sempre teso d’Assoluto, del suo bruciante itinerario umano e autoriale) si svela il profondo, culminante cuore dello scrittore: estremo spasmo di un lavico testamento esistenziale. E poi, solitario-contro-canto: Kafka, Joyce, Céline, Camus, Hrabal, D’Arrigo, Pinocchio... fragile nervo di Novecento. Lo sfolgorante Nulla d’un più immenso Male-d’Estasi. Un bianchissimo, plumbeo cero/lume da tenere sempre vicino a sé: come fosse una violenta alba scagliata nel fondo mare del nostro dolore. Il prontuario spirituale per affrontare l’oscurante bagliore della vita.
Libri dell'Autore
Tra il 2003 e il 2017 ha scritto e pubblicato numerosi libri di versi e prose, tra i quali si ricordano: Il Delirio dell’Ora, Edizioni della Meridiana, Firenze 2005; La Campana di Costole, Pentalinea Editore (Bardamu Editore), Prato 2006-2007-2009; Contro-Verso, Claudio Martini Editore, Prato 2011; Bruciante Fiore di Vivere, Claudio Martini Editore, Prato 2013; Una Folle Smania d’Universo, Claudio Martini Editore, Prato 2015; Dolente Fiore d’Estasi, Claudio Martini Editore, Prato 2016; Contro-Verso: il Disperante Canto del Caos, Claudio Martini Editore, Prato 2017; Una Lucente Ferita, Claudio Martini Editore, Prato 2017; Discorso sulla Contraddizione Universale, Bardamu Editore, Prato 2017; Contro-Verso (X) Claudio Martini Editore, Prato 2017.
Gabriele Lastrucci
Repertorio Foto d'Archivio
Gabriele Lastrucci: Repertorio Foto d'Archivio
Gabriele Lastrucci - foto libera da copyright
Gabriele Lastrucci con Piero Pelù a Prato, presso la Biblioteca Lazzerini, dopo la premiazione del concorso letterario "Arte di Parole":
"Un grazie al poeta Gabriele Lastrucci per le sue visionarie poesie" Piero Pelù.
Dalla pagina ufficiale FB di Piero Pelù.
Assolo
Questa ultima versione di Più d'Eterno Finire (il lavoro complessivo e finale di Gabriele Lastrucci), contiene il romanzo Assolo. Il testo narrativo racconta la storia di uno scrittore che da anni tenta di scrivere il suo libro, la sua Opera, e che, al contempo, la distrugge. Nello snodarsi dei capitoli si narra anche la fine di un amore incendiario, assoluto. Oltre a questo, Assolo è anche e soprattutto il doloroso diario di un uomo alle prese con le sconcertanti ferite della vita, del dolore, della morte: che però lasciano, come una sorta di miracolo esistenziale, un'inafferrabile ed eterno bagliore di senso. L'estasi fuggente e immortale di qualcosa che solo il silenzio può accogliere.
Dall'Introduzione di Gabriele Lastrucci:
Assolo è insieme un romanzo e un anti-romanzo. Scrittura per negazione, ovvero: la negazione di scrivere che si fa l’unico possibile soggetto-oggetto della scrittura. Nel fluire dei capitoli si snoda la tragica storia di un Autore (un Io) che cerca di compiere la propria opera e che, al contempo, la distrugge. Quindi le rovine di questo progetto letterario divengono il libro stesso: costruzione e distruzione formano un racconto totale sul senso e sull’atto della scrittura (e, in fondo, sulla vita). All’interno dei capitoli si narra anche la fine di un amore assoluto, dove però, tale fine, nel suo immenso, albino crepuscolo, svela la caducità propria della sua anima immortale ed eterna. Tra un Assolo e l’altro era previsto l’inserimento (poi escluso) di brani più antichi – da me scritti nel corso di trent’anni di lavorìo scritturale – che si possono trovare precedentemente sfogliando Più d’Eterno Finire (Lettere, Aforismi, Parabole...). Il lettore attento potrà facilmente intuirli ed identificarli seguendo l’andamento degli assoli. Così il testo ripercorre tutte le tappe del mio lavoro come in un diario intimo e drammatico. Cronaca interiore che resiste intatta anche senza tali inserimenti. Dunque ho preferito elidere queste intromissioni per lasciare che Assolo fosse un corpus unico, dove Romanzo, anti-Romanzo e Storia d’amore bruciano e vivono nella loro più immediata nudità.
Gabriele Lastrucci
Testo pubblicato su La Nazione, mercoledì 14 luglio 2021.
La poesia di Gabriele Lastrucci: Contro-Spirito, con un pensiero dell'autore, pubblicata su La Nazione, 11 febbraio 2021. Di seguito, la versione originale della stessa.
Gabriele Lastrucci vince il Premio Letterario Kerasion 2020.
Primo classificato sezione Poesia Edita.
Foto della Premiazione a San Pietro Apostolo, 12 settembre 2020, Calabria.
Nell’ottobre 2020, con il libro Più d’Eterno Finire, Gabriele Lastrucci è finalista alla 43esima edizione del Trofeo Internazionale Medusa Aurea, nella sezione Libro Edito. Allo storico concorso letterario, istituito dall’Accademia Internazionale d’Arte Moderna e celebrato a Roma nel prestigioso teatro Ghione, nei pressi di San Pietro, Lastrucci viene inserito tra i cinque migliori autori pubblicati nel 2019/2020.
Questa è la motivazione espressa dalla Giuria dei Letterati:
In questo volume l’autore presenta una raccolta di poesie, prose, brani di speculazione filosofica e letteraria, saggi, parabole e lettere. Tutte queste creazioni, di difficile interpretazione, suscitano stupefatta ammirazione, provocano sconcerto, inquietudine, fino a quando non ci si rende conto che ognuna di esse sottende da parte dell’autore un sentimento di compassione, una struggente pietà verso gli uomini e quindi anche verso se stesso. Tutti i brani, tutte le poesie risultano talmente eccentrici, il filo del loro svolgimento è talmente assottigliato, da apparire cristallizzato: il lettore è portato a trarne una sensazione di meraviglia, ma anche di soggezione, quasi un senso di inferiorità. Ma è l’autore stesso che ci fornisce la giusta chiave di lettura, quando dice: – Le parole mentono sempre, dovremmo prestare più ascolto all’asfalto, al pugno chiuso, alle mutande sporche, alla vita insomma –. E la vita, la condizione umana, è intrisa di silenzio, di dolore, di morte... Tendere alla vita, alla realtà significa anche, per tentare di capire e superare tutto questo male, per cercare di sopravvivere, desiderare il calore di un abbraccio, che ci faccia ricordare di essere uomini e come tali bisognosi gli uni degli altri. Uomini fra uomini.
Professor Aldo Jatosti, Trofeo Internazionale Medusa Aurea, motivazione del premio conferito a Gabriele Lastrucci per il suo libro Più d’Eterno Finire, Roma 11 ottobre 2020.
LA NAZIONE
GABRIELE LASTRUCCI VINCE IL PREMIO LETTERARIO "KERASION"
Prato, 14 settembre 2020
Lo scrittore pratese Gabriele Lastrucci vince la prima edizione del Premio Letterario Kerasion a San Pietro Apostolo, in Calabria. Il premio, che vanta tra i giurati Livia Blasi (giornalista Rai) e Simona dalla Chiesa (parlamentare e figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa), ha avuto la sua cerimonia di premiazione sabato 12 settembre nell’ambito della rassegna culturale “Letture nel Borgo”, tenutasi nel bellissimo comune calabrese.
Al concorso, dove Lastrucci si classifica al primo posto nella sezione poesia edita, erano iscritti oltre cento scrittori provenienti da tutta Italia. L’autore pratese si è imposto nella terzina dei finalisti con un giudizio unanime espresso dai critici letterari della giuria presieduta dalla docente e filosofa Miriam Rocca.
Alla serata di premiazione erano presenti numerosi volti della Rai, tra cui Gregorio Corigliano, per anni corrispondente Rai per la Calabria. Tra gli altri autori premiati si segnala il romanzo “Liberandisdomini” del giornalista di Repubblica Pantaleone Sergi.
Con questo risultato, che si aggiunge ai numerosi già conseguiti, Gabriele Lastrucci, con il suo ultimo libro “Più d’Eterno Finire” (Claudio Martini Editore), si colloca come una delle più importanti e luminose conferme nel panorama letterario italiano.
La Nazione, Cultura, Prato.
BisenzioSette, 3 Luglio 2020.
Gabriele Lastrucci premiato al Concorso Letterario Internazionale: L'Iguana - Anna Maria Ortese 2020. L'autore vince il secondo posto nella sezione Saggistica/Filosofia con il libro Più d'Eterno Finire, edito da Claudio Martini Editore nel 2019. La premiazione si è svolta, alla presenza dei membri dell'Istituto Filosofico di Napoli, nel prestigioso Castello di Prata Sannita il 27 Giugno 2020, con l'alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Continua e si arricchisce la carriera letteraria dello scrittore pratese Gabriele Lastrucci. Con il suo ultimo libro – Più d’Eterno Finire – edito da Claudio Martini Editore nel 2019, l’autore vince il secondo posto, nella categoria saggistica/filosofia, alla VII edizione del prestigioso concorso letterario internazionale: L’Iguana – Anna Maria Ortese, 2020.
Al suo libro viene riconosciuto un posto di primo piano nell’ambito del pensiero filosofico italiano, e non solo. Un aspetto, quello filosofico, che da sempre si accompagna al lavoro poetico e narrativo di Lastrucci.
Il premio, nato in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, e con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e del Parlamento Europeo, annovera tra i fondatori e collaboratori nomi di altissimo livello internazionale, come il celebre scrittore Elio Pecora, Roberto Deidier, già curatore del Meridiano Mondadori dedicato a Sandro Penna, e la filosofa Esther Basile.
Lo scrittore pratese è stato premiato il 27 giugno nella preziosa cornice dello storico Castello di Prata Sannita.
Al concorso partecipavano numerosi scrittori provenienti da tutta Europa.
Il libro, considerato insieme la summa e l’apice del suo più che ventennale percorso scritturale, per la sua forma decostruita, aforistica e struggente, richiama, pur nella più assoluta autonomia, alcuni tra i più grandi poeti-filosofi europei come: Leopardi, Nietzsche e Cioran.
Un libro da leggere e rileggere, da tenere sul comodino come fosse il prontuario spirituale per affrontare la lunga notte della vita.
La Nazione, 30 giugno 2020.
Critica
Sulla sua opera si sono espressi, in diverse occasioni private e pubbliche, importanti scrittori e intellettuali, tra i quali: Carlo Caporossi, Giuseppe Panella, Giuseppe Vannucchi, Umberto Cecchi, Paolo Magelli, Tommaso Santi, Stefano Zenni, Piero Pelù, Emiliano Gucci, Valerio Aiolli, Sergio Nelli, Antonio Franchini, Claudio Magris e Sandro Veronesi.
Poesia di forte valenza Orfico-Oracolare, intima, lucida e visionaria a un tempo, l’opera di Lastrucci si distingue per la sua lacerante tensione verso l’Infinito e l’Assoluto, con uno sguardo che brucia, come un nero lampo d’Estasi, nel perpetuo e originario fuoco del Nulla che tutto Crea e che tutto, folle principio finalistico e vivificante, Distrugge.
Come filosofo Lastrucci discende, seppur con il carattere unico e solitario di un apolide metafisico, dal grande corso del pensiero tragico europeo (Leopardi-Nietzsche-Cioran).
Alcuni tra i più significativi interventi critici sulla sua opera, scritti da importanti studiosi e teorici di Letteratura, si trovano nella sezione Brani-Critico-Letterari del sito: (www.gabrielelastrucci.com).
Premi Letterari Conferiti a Gabriele Lastrucci
Nel 2004 è già presente nell'Antologia del Premio Internazionale di Poesia Città di Monza.
Nel 2005 viene premiato al Concorso Letterario "Verso i Monti dei Profumi": concorso nel quale in passato era stata premiata anche la poetessa Alda Merini.
Nel 2016, con il libro Dolente Fiore d'Estasi, è stato insignito del riconoscimento Diploma d'Onore con Menzione d'Encomio al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.
Nel 2017, con il libro Contro-Verso, vince il terzo posto al Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards 2017. Al prestigioso concorso (che vanta l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, l'Alto Patronato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'Alto Patronato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) concorrono più di 1600 autori provenienti da tutto il mondo e pubblicati dalle più importanti case editrici come: Mondadori, Rizzoli, Bompiani, Mursia, Piemme e Newton & Compton. Il Premio viene vinto dal libro del grande scrittore e regista Pupi Avati e dietro Lastrucci, che è l'unico scrittore della cinquina dei vincitori ad essere premiato con un volume quasi interamente di Poesia, si trova il romanzo Mondadori di Maxima e Ghirardelli. A confermare il prestigio del riconoscimento ci pensa l'albo d'oro del Premio dove si trovano importanti nomi della Cultura italiana come Magdì Allam, Roberto Gervaso, Vince Tempera, Hafez Haidar, Gabriele Nissim, Sergio Zavoli. La giuria – composta da scrittori professionisti (tra cui spicca il nome di Hafez Haidar, candidato al premio Nobel per la Letteratura), giornalisti della RAI e docenti universitari (tra i quali Giuseppe Benelli già presidente del prestigioso Premio Bancarella) – conferma il valore del durissimo lavoro di ricerca che lo scrittore pratese ha fatto nel corso di quasi vent'anni sulle infinite potenzialità della lingua italiana, sia in prosa che in versi, e dell'alto nitore del suo impegno letterario: unico nel panorama dell'editoria italiana.
Sempre nel 2017, vince la Menzione d'Onore all'ottavo Concorso Nazionale "Poesie d'Amore" di Torino, organizzato dall'associazione culturale "Penna d'Autore". Lo stesso premio, a cui partecipano centinaia di scrittori provenienti da tutta Italia, inserisce e pubblica la sua poesia La più bella cosa nell'antologia dei vincitori.
Sempre nel 2017, con il libro Contro-Verso, al XII Premio Letterario Le Pieridi di Matera, viene segnalato con merito tra i più significativi autori partecipanti.
Questa è la motivazione del premio conferitogli a Matera:
Il poeta/filosofo, avvinto dagli indissolubili lacci del linguaggio, si trova in una gabbia dorata e come fiera indomita ne saggia le sbarre, la consistenza gelata, fredda e ferrosa. Inutilmente cerca un senso fuori e dentro di sé; ma non si arrende: avvolto nella seta della sua anima, i pensieri come spire che stritolano, ferisce i fogli e lascia tracce di sé. Distilla parole pietrificate, talmente pregne di recondito da farne macigni, apposti sull'anima.
Concorso Internazionale Le Pieridi 2017
Sempre nel 2017, con il libro Contro-Verso, è Finalista all'XI edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden. Al Premio versiliese, a cui partecipano più di 1500 scrittori, si piazza al Quarto posto ex aequo .
Sempre nel 2017, con il libro Contro-Verso, vince il Quarto posto assoluto al Premio Nazionale di Arti Letterarie Metropoli di Torino XIV Edizione. Alla prestigiosa kermesse letteraria partecipano centinaia di scrittori provenienti da tutta Italia. Nello stesso concorso, patrocinato dalla Regione Piemonte, dalla Metropoli e dalla Città di Torino, e presieduto dalla celebre scrittrice Margherita Oggero, viene conferito il premio alla carriera al grande poeta beat Lawrence Ferlinghetti.
Riporiamo di seguito la motivazione del premio conferito a Lastrucci:
Questo volume di Gabriele Lastrucci non racchiude soltanto la vita vorticosa di un'anima ma anche l'essenza profonda di un Io che ha trovato nella poesia lo strumento sublime per esprimere l'inesprimibile, per donare al lettore quei frammenti e quei barlumi di vita interiore che, attraverso il sorprendente linguaggio dei versi, sono capaci di schiudere ai nostri spiriti sconfinati orizzonti di conoscenza. Una poesia fatta di frammenti e sintesi liriche, in alternanza con brani di poemi in cui il poeta approfondisce e porta a compimento le intuizioni della sua anima capace di navigare gli oceani dell'imperscrutabile... E il verso, qui, si fa chiave dorata capace di aprire le porte dei nostri tumultuosi universi interiori.
Torino, 28 ottobre 2017.
Sempre nel 2017, con il libro Contro-Verso, è finalista al III Premio Internazionale Salvatore Quasimodo. Al concorso, uno dei più importanti nel panorama letterario internazionale, sono presenti alcuni tra i più noti scrittori italiani ed europei. Il concorso pubblica la poesia di Lastrucci "L'ora" nell'antologia dei vincitori. Il volume antologico esce per Aletti Editore a Marzo 2018 con la curatela e la prefazione di Alessandro Quasimodo (figlio del grande poeta, ed egli stesso: traduttore, critico teatrale e scrittore professionista).
Nel 2018, con il libro Contro-Verso, è stato premiato a Roma in Campidoglio, vincendo il Quinto posto assoluto al Premio Nazionale Albero Andronico XI Edizione. Al Concorso capitolino partecipano oltre 700 importanti scrittori provenienti dal panorama Italiano e Internazionale. La cerimonia di Premiazione è stata celebrata il 9 Marzo nella prestigiosa Sala Protomoteca del Campidoglio.
Questa è la motivazione del Premio conferitogli in Campidoglio
Un linguaggio per certi versi ricercato, ma che si pone come riflessione costante sull’esistenza. La poesia si avvale degli elementi della natura e si proietta verso un infinito da esplorare. Un lavoro strutturato con consapevolezza che rivela la volontà di interrogarsi sul senso delle cose. [...]
Opera densa e ben costruita, in cui pennellate di ardita voce si sposano con linee scure e nette. Giochi di parole si mescolano a vocaboli ricercati, che rimpolpano il senso, scarnificandone, poi, la stessa pagina. Persistente e forte, come il profumo della zagara.
Campidoglio, Roma, 9 Marzo 2018.
Nel Settembre 2018, con il racconto Ferragosto, vince il Secondo posto assoluto al Concorso Letterario La Marineria del Salento.
In Ottobre 2018, con il libro Contro-Verso (X), vince il terzo posto assoluto al Premio Letterario Internazionale Lilly Brogi La Pergola Arte 2018 X Edizione. Al prestigioso concorso fiorentino partecipavano autori provenienti dalle più importanti case editrici italiane, tra cui: Mondadori, Einaudi, Newton e Compton, e Passigli.
Nel mese di Novembre 2018, con il libro Contro-Verso (X), vince per la seconda volta il Diploma d'Onore con Menzione d'Encomio, al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti IV Edizione 2018. Al concorso organizzato a Seravezza con il Patrocinio del Comune di Forte dei Marmi, erano presenti centinaia di scrittori, alcuni pubblicati dalle più importante case editrici italiane, tra cui: Piemme, UTET, Castelvecchi.
Nel giugno 2020, viene premiato al Concorso Letterario Internazionale: L'Iguana - Anna Maria Ortese 2020. L'autore vince il secondo posto nella sezione Saggistica/Filosofia con il libro Più d'Eterno Finire, edito da Claudio Martini Editore nel 2019. La premiazione si è svolta, alla presenza dei membri dell'Istituto Filosofico di Napoli, nel prestigioso Castello di Prata Sannita il 27 Giugno 2020, con l'alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Questa è la motivazione della giuria:
L'autore, con uno stile originale e creativo, compone un testo poliedrico che sfugge ad ogni classificazione di genere. La sua scrittura - fatta di aforismi, versi, prose, citazioni - è un esperimento di contaminazione e di sconfinamento che suscita nel lettore sia empatia che stupore. La chiave sconcertante sta nel "sogno" (...) di "scrivere qualcosa di semplice ed essenziale" come dichiara nella Lettera a se stesso.
Al libro viene riconosciuto un posto di primo piano nell’ambito del pensiero filosofico italiano, e non solo. Un aspetto, quello filosofico, che da sempre si accompagna al lavoro poetico e narrativo di Lastrucci. Il premio, nato in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, e con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e del Parlamento Europeo, annovera tra i fondatori e collaboratori nomi di altissimo livello internazionale, come il celebre scrittore Elio Pecora, Roberto Deidier, già curatore del Meridiano Mondadori dedicato a Sandro Penna, e la filosofa Esther Basile.
Nel settembre 2020, con il libro Più d'Eterno Finire, vince il Premio Letterario Kerasion.
Il premio, che vanta tra i giurati Livia Blasi (giornalista Rai) e Simona dalla Chiesa (parlamentare e figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa), ha avuto la sua cerimonia di premiazione sabato 12 settembre nell’ambito della rassegna culturale “Letture nel Borgo”, tenutasi nel bellissimo comune calabrese. Al concorso, dove Lastrucci si classifica al primo posto nella sezione poesia edita, erano iscritti oltre cento scrittori provenienti da tutta Italia e l’autore pratese si è imposto nella terzina dei finalisti con un giudizio unanime espresso dai critici letterari presenti in giuria. Alla serata di premiazione erano presenti Istituzioni, Critici Letterari, Docenti e numerosi volti della RAI.
Nell’ottobre 2020, con il libro Più d’Eterno Finire, Gabriele Lastrucci è finalista alla 43esima edizione del Trofeo Internazionale Medusa Aurea, nella sezione Libro Edito. Allo storico concorso letterario, istituito dall’Accademia Inernazionale d’Arte Moderna e celebrato a Roma nel prestigioso teatro Ghione, nei pressi di San Pietro, Lastrucci viene inserito tra i cinque migliori autori pubblicati nel 2019.
Questa è la motivazione espressa dalla Giuria dei Letterati:
In questo volume l’autore presenta una raccolta di poesie, prose, brani di speculazione filosofica e letteraria, saggi, parabole e lettere. Tutte queste creazioni, di difficile interpretazione, suscitano stupefatta ammirazione, provocano sconcerto, inquietudine, fino a quando non ci si rende conto che ognuna di esse sottende da parte dell’autore un sentimento di compassione, una struggente pietà verso gli uomini e quindi anche verso se stesso. Tutti i brani, tutte le poesie risultano talmente eccentrici, il filo del loro svolgimento è talmente assottigliato, da apparire cristallizzato: il lettore è portato a trarne una sensazione di meraviglia, ma anche di soggezione, quasi un senso di inferiorità. Ma è l’autore stesso che ci fornisce la giusta chiave di lettura, quando dice: – Le parole mentono sempre, dovremmo prestare più ascolto all’asfalto, al pugno chiuso, alle mutande sporche, alla vita insomma –. E la vita, la condizione umana, è intrisa di silenzio, di dolore, di morte... Tendere alla vita, alla realtà significa anche, per tentare di capire e superare tutto questo male, per cercare di sopravvivere, desiderare il calore di un abbraccio, che ci faccia ricordare di essere uomini e come tali bisognosi gli uni degli altri. Uomini fra uomini.
Professor Aldo Jatosti, Trofeo Internazionale Medusa Aurea, motivazione del premio conferito a Gabriele Lastrucci per il suo libro Più d’Eterno Finire, Roma 11 ottobre 2020.
Intervista impossibile con un critico disorientato
Critico - Salve, che senso ha la sua scrittura spesso così ardua, indecifrabile e sperimentale?
Lastrucci - Salve, che senso hanno i quadri di Pollock, di Rothko, di Vedova?
Critico - Mi scusi, ma quella è pittura...
Lastrucci - Che senso hanno, allora: il rosso, il viola, l’indaco?
Critico - Mi perdoni, ma... continuo a non capire!
Lastrucci - E, più in generale: che senso hanno un tramonto, un filo d’erba e, in fondo: che senso ha la vita stessa?
Critico - La ringrazio...
Lastrucci - Prego, di nulla.
La Visione della Poesia
Una volta Lastrucci ha detto:
- Vedo, sento la poesia come un vento uscito da Una stagione all’inferno o dalle Illuminazioni di Rimbaud, come una storta nota folgorata dalla Rapsodia in Blu di Gershwin, come le interminabili sequenze oniriche dei capolavori di Terrence Malick, come un eterno fotogramma di 2001: Odissea nello spazio, come gli impossibili e stupendi lamenti del Concerto di Colonia di Keith Jarret, come l’urlo di Giobbe e i feroci fulmini/verità del Qoelet, come un teschio illuminato e ridente di Basquiat, come un infinito tramonto di Hopper, come la lingua dei Profeti, come un concerto di Iggy Pop, come 8 e mezzo, una visione di William Blake, l’Amleto, l’Edipo: come una notte stellata, come il primo e l’ultimo bacio, come un fiore, il dolore, la morte, l’incendio, una stella, l’amore, l’addio, la vita...
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Gabriele Lastrucci
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