I nostri Eroi nascono e crescono a Rosolini; per ovvie ragioni musicali/artistiche sono però inizialmente costretti a lasciare la terra natìa, virando verso Valguarnera Caropepe (“Carrapipi”). È lì che la band prende vita: 6.984 abitanti impazziscono al loro arrivo, non tanto per il loro genere musicale, quanto perché registrano un incremento demografico, il più alto registrato negli ultimi 68 anni.
I ragazzi, per il troppo "calore" dei cittadini, non riescono ad esprimersi. Sono costretti a lasciare Caropepe, riuscendo a trovare dimora a Giarratana: attratti dalla famosissima “cipolla di Giarratana” sono molto apprezzati e rinomati nei migliori pub locali; tuttavia, qualcosa va storto: per il cattivo alito (a causa della troppa cipolla) non riescono ad avere più successo e sono costretti a lasciare la Sicilia mirando verso il Nord Italia.
Per anni vivono a Saronno (conosciuti anche come i ragazzi “diSaronno”): anche qui la parentesi lombarda dura poco a causa dei loro piccoli "furti" in tutti i pub di Saronno. Indovinate cosa rubavano? Sì, proprio il Disaronno.
Altra tappa dello loro esperienza li vede protagonisti a Rozzano, ospitati da un convento divenuto poi sala di ballo: sarOnno allontanati anche da Rozzano per ragioni purtroppo a noi ignote.
Presi di coraggio, i nostri beniamini rientrano in Sicilia e precisamente ritornano a Rosolini. I cittadini li accolgono a braccia aperte, omaggiano i loro Eroi.
I ragazzi, definiti appunto #EroiVeri, spinti da una euforia fuori dal comune (a volte, infatti, si recano ad Ispica), decidono di incidere un loro brano (“48169”), lo stesso ascoltato da tutti i 20.491 cittadini rosolinesi.
Senza eroi le società s’incupiscono e si rattrappiscono in una vile e venale mediocrità.
Ogni popolo, ogni comunità, ha bisogno di eroi.
La storia è stata scritta dagli #EroiVeri.