storia

L'azione della Parrocchia ispirata dalla Carità, dalla Dottrina, dalla Santità di Antonio Rosmini

Nel celebrare il Centinaio d'attività dei PP. Rosminiani nella parrocchia di Monte Compatri, sarebbe una imperdonabile omissione tralasciare di ricordare, sia pur con un piccolo segno e con umili e poche parole, ANTONIO ROSMINI, fondatore dell'istituto della Carità e, come lo definiva Alessandro Manzoni, « una delle menti più eccelse che la Divina provvidenza abbia concesso all'umanità ».


Tutto il bene che i PP. Rosminiani hanno compiuto in 100 anni in mezzo alla popolazione di Monte Compatri, lo si deve allo spirito di santità e di amore del loro Fondatore.

La grandezza di ANTONIO ROSMINI sta nell'essersi egli impegnato e sacrificato tutta la vita per il bene degli altri. Bene che egli chiamava Carità: Carità di Dio e Carità del prossimo.


La Carità del prossimo egli la intendeva senza limite alcuno e senza alcuna determinazione, come totale disposizione a operare il bene degli altri. Nell'ordine dei valori saggiamente distingueva tre tipi di bene, e quindi tre forme di Carità: materiale, intellettuale, spirituale. Ai figli del suo Istituto Rosmini ha lasciato esempi luminosissimi di sacrificio di sé per il compimento perfetto di queste tre forme di Carità.


Il Santo Padre, Papa PIO VII, conoscendo il suo acuto ingegno, gli aveva più volte comandato di darsi alla speculazione filosofica per portare, gli diceva, « gli uomini alla Religione mediante la ragione ». Fu allora che ROSMINI capì essere per lui volontà di Dio lo studiare e il meditare per indicare alle menti degli uomini di allora la Verità e le vie conducono ad essa.


Scrisse così moltissime opere, ormai immortali, di Filosofia, di Teologia, di Politica, di Diritto, di Pedagogia, di Letteratura e di Ascetica. E poiché siamo in argomento, è bello qui ricordare come più di una volta nei suoi libri nomina il nostro più illustre compaesano il filosofo MARCO MASTROFINI. E come successe a Marco Mastrofini che per le sue idee dovette soffrire molto, così ANTONIO ROSMINI, data l'eccessiva altezza del suo pensiero, spesso per l'incomprensione o per la cattiveria degli uomini, ebbe tante amarezze.

Solo oggi, a distanza di più di un secolo, sia la Chiesa che la scienza ufficiale, riconoscendo pienamente l'autentica santità del ROSMINI e la potenza del pensiero che egli ha affidato ai suoi scritti; e tutti vedono in lui il più grande filosofo cattolico dell'età moderna.


Se nonché la Carità non si limitò soltanto a scriverla, ma la visse e la convertì in opere concrete per sé e per i suoi Figli e Figlie dei due Istituti da lui fondati. Quando, il 1° luglio 1855, egli morì, i Rosminiani e le Rosminiane spendevano le loro energie materiali, intellettuali e spirituali del prossimo non solo in Italia, ma anche in Inghilterra, Irlanda, Belgio, Francia e Svizzera, in missioni, parrocchie, scuole, asili, orfanotrofi, ricoveri,

Monte Compatri ha l'onore di essere la prima parrocchia rosminiana in Italia. ln questi ultimi venti anni ne sono sorte di buon numero anche in Sicilia, dove hanno già lavorato tanti Rosminiani monticiani, e tanti altri che, pur non essendo monticiani di nascita, hanno imparato il ministero sacerdotale coltivando frutti di bene in mezzo alla popolazione di Monte Compatri.


E la popolazione di Monte Compatri, grazie a Dio e allo spirito di ANTONIO ROSMINI, ha dato generosamente alla Chiesa e alle due Congregazioni Rosminiane, maschile e femminile, un folto stuolo di suoi figli, che, educati all'ombra della nostra Torre, tra le file dell'Azione Cattolica, portano il nome di Monte Compatri e di Rosmini dalle Alpi alla Sicilia, dall'Italia al Venezuela, sempre ben accolti e ben voluti ovunque.


ANTONIO ROSMINI (Rovereto 1797 - Stresa 1855)


E' impossibile fare un bilancio, anche approssimativo, del bene che Monte Compatri ha ricevuto, in 100 anni, dalla Carità operosa dei Figli di ANTONIO ROSMINI; è impossibile perché il bene spirituale lo misura soltanto Dio.


Noi però sappiamo che esso deve essere tanto e grande se si pensa che nel pensiero e nel cuore dei Monticiani vive indelebile il ricordo di tanti Sacerdoti santi, che si sono susseguiti nel nostro paese per ben due generazioni, portando tra di noi la spirito del loro Fondatore, che è spirito essenzialmente di Carità.


Non vogliamo farne i nomi, per evitare di tralasciarne qualcuno; ma non possiamo non ricordare l'Arciprete don FRANCESCO BASSANI e don ORESTE RADAELLI che la popolazione di Monte Compatri ha voluto che fossero seppellito nel nostro Camposanto, affinché continuassero a vivere tra noi e a benedirci tutti con il loro sorriso e con la loro bontà, veramente rosminiana e un ricordo particolare a don NARCISO BORTOLOTTI che tutti monticiani lo ricordano con tanto affetto.


E facciamo un solo accenno al bene intellettuale che i Sacerdoti Rosminiani, in nome di ROSMINI, hanno arrecato alla popolazione di Monte Compatri. Dobbiamo cioè ricordare il numero di giovani del nostro paese, i quali proprio nelle scuole rosminiane dell'Alta Italia hanno trovato modo di ricevere le basi della loro formazione culturale; quelli poi tra loro che erano forniti di vocazione religiosa e sacerdotale, hanno continuato a coltivarla in seno agli Istituti Rosminiani, con immensi frutti di cultura per se stessi e per quanti Dio ha affidati alla loro Carità illuminata e operosa.


E già che si parla di Carità intellettuale, come possiamo passare sotto silenzio, il fatto che in tempi difficili per tutti, i Sacerdoti della nostra Parrocchia riuscirono a fondare nel nostro paese una SCUOLA MEDIA, che, specialmente allora, rese ottimi servizi a tanti ragazzi e a tante ragazze che altrimenti sarebbero rimasti sulle strade e senza istruzione?


Concludendo, ripetiamo che tutto il bene, materiale, intellettuale, spirituale che in questa metà di secolo la popolazione di Monte Compatri ha avuto dai Sacerdoti della Parrocchia, lo si deve, in un certo senso, alla generosa CARITA', alla immensa DOTTRINA, alla autentica SANTITA 'di ATONIO ROSMINI.