Quando richiedere una consulenza o una valutazione neuropsicomotoria per il proprio figlio?
Una consulenza è consigliata in diversi casi:
ritardo nello sviluppo neuropsicomotorio (sviluppo delle prime competenze motorie, quali controllo del capo, mantenimento della posizione seduta, cammino autonomo);
patologie neuromotorie e sindromi genetiche (paralisi cerebrali, distrofie, spina bifida, sindrome di Down, ecc.);
conseguenze di prematurità;
disturbi dello spettro autistico;
disturbi della coordinazione motoria (disprassia, impaccio motorio, maldestrezza, difficoltà manuali);
deficit sensoriali;
disabilità intellettiva;
disturbi dell’attenzione;
disturbi comportamentali (iperattività, inibizione, disturbo della regolazione emotiva, disturbo oppositivo-provocatorio);
disturbi emotivi e relazionali;
deficit delle funzioni esecutive (attenzione, flessibilità cognitiva, memoria di lavoro, pianificazione);
deficit visuo-spaziali e visuo-percettivi;
difficoltà scolastiche che riguardano la scrittura (disgrafia) e l’organizzazione spaziale del quaderno.
Realizzo la presa in carico in età evolutiva attraverso un intervento individualizzato sulla base del profilo di sviluppo del bambino e del suo quadro clinico; integrato affinché tutte le funzioni si integrino tra loro in una crescita armonica; evolutivo in relazioni alle variazioni che l'espressione del disturbo stesso può assumere nelle diverse fasi dello sviluppo. Di seguito le fasi del percorso neuropsicomotorio
Colloquio iniziale con i genitori per raccogliere i dati anamnestici che riguardano lo sviluppo del bambino.
Valutazione neuropsicomotoria che si effettua sia tramite l’osservazione del gioco e dei comportamenti spontanei del bambino che attraverso l’utilizzo di test standardizzati che vanno ad analizzare determinate competenze, di modo da poter rilevare sia le fragilità che i punti di forza del bambino.
Colloquio di restituzione con i genitori in cui verrà consegnata la relazione clinica e presentati gli obiettivi del percorso riabilitativo/abilitativo.
Inizio della terapia neuropsicomotoria, che sarà una o due volte alla settimana, individuale o in piccolo gruppo in base agli obiettivi e a quanto emerso durante la valutazione; si effettua in un contesto ludico per sviluppare e potenziare abilità motorie, cognitive, senso-percettive, affettivo-relazionali, comportamentali e comunicative del bambino