Neuro...psico motor... che??? Motorista?Monitorista? Moralista?
Negli anni, ogni volta che ho detto qual è la mia professione, mi sono sentita rispondere di tutto!
Ahh sei una strizzacervelli?! Ma ti occupi di piedi? Addirittura una volta mi hanno chiesto se avessi a che fare con i motocicli!!!
E poi..."età evolutiva" quindi gli anziani???
La realtà è che ho sempre le mani sporche di pennarello o tinta, sabbia magica ovunque, Didò tra i capelli e ai piedi calzettoni antiscivolo!
Le etichette non mi interessano, ma
"Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva " non è solo quello che faccio ma anche quello che sono.
“Terapista” indica un operatore sanitario della riabilitazione, riconosciuto con un decreto del Ministero della Sanità.
Mi occupo della terapia e della prevenzione e della riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili.
Il mio approccio ai bambini, è globale. Considero la maturazione della persona come l’evolversi di un insieme di competenze, capacità e abilità complesse che si intersecano e che si influenzano a vicenda.
Le aree che prendo in considerazione sono molte: motoria-funzionale, cognitiva, relazionale, comunicativa-linguistica, emozionale, comportamentale.
In età evolutiva non si possono tenere separate queste componenti perché sono strettamente legate e influenzate tra di loro.
Osservo e valuto quali sono le abilità di base di un bambino, quali quelle emergenti e quali, a volte, carenti.
L’integrazione tra funzioni emergenti e funzioni di base trasversali è l’elemento caratterizzante dell’approccio neuropsicomotorio.
Metto al primo posto la relazione e sono convinta che " Il linguaggio e l'intelligenza..., cosi come le abilità emozionali e sociali, vengono tutte apprese attraverso relazioni interattive che coinvolgono gli scambi affettivi."
Mi occupo dello sviluppo e la mia competenza è quindi specifica per l’età evolutiva.In parole più semplici, seguo tutti quei bambini e ragazzi che hanno bisogno del mio supporto, dalla nascita fino ai 18 anni di età.
Le proposte che faccio all’interno dei miei incontri sono veicolate dal gioco.
Questa infatti è l’attività principale che investe l’interesse del bambino. Ma non il gioco libero, ovviamente.
Il gioco è una cosa seria!
Le attività che propongo sono pensate per far emergere, migliorare o potenziare le abilità del bambino, considerando prima di tutto i suoi interessi e le competenze di base che possiede.
Quindi dietro al lavoro diretto con il bambino, c’è sempre un ragionamento sulle modalità che mi permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati e una procedura di verifica dopo l’intervento.
La Terapia Neuropsicomotoria interviene quando emergono delle difficoltà o dei disturbi che si riconducono a specifici settori dello sviluppo (motorio, linguistico, interattivo), ma che sono difficilmente separabili dalle funzioni di base come attenzione, percezione, memoria, motivazione e regolazione affettiva.