Sabato 26 novembre 18.00-23.00

SCENA | Spazio Cinema Eventi Nuove Arti

Via Degli Orti d'Alibert, 1 - Roma

18.00-18.45 Video Poetry International Selection ZEBRA Poetry Film Festival di Berlino.

  • Zebra Poetry Film Festival


Bruno Capezzuoli, Minimal Alphabet, 1'38''

Wiola Sowa, Nicht farbe, 2012, 5'57''

Gasspedal, Norangsdalen, 2010, 1'30''

Joanna Priestley, Dear Pluto, 2012, 4'15''

Stephanie Dudley, LittleTheatres, 2010, 4'47''

Carolina Melis, La Fiamme di Nule, 2010, 7'48''

John D. Scott, First Death in Nova Scotia, 2012, 6'29''

Balaguet Vicente, Balada Catalana, 2010, 1'50

Alex Ramseyer-Bache & Daniel Lucchesi, I come from, 3'36''

Jack Feldstein, Manahatta (Manhattan: a neon animation), 2011, 3'11''


ZEBRA POETRY FILM FESTIVAL

https://www.haus-fuer-poesie.org/en/zebra-poetry-film-festival/home-zebra-poetry-film-festival/

è un progetto di Literaturwerkstatt Berlin ed è parte integrante del festival di poesia di Berlino. Ogni due anni lo Zebra Poetry Film Festival porta sul grande schermo le ultime novità di un genere dinamico e giovane che si situa tra la poesia, il cinema e i nuovi media. Il festival offre un forum per confrontarsi e discutere sia agli autori di poetry film che ai poeti provenienti da tutto il mondo.

18.45-19.30 Video Poetry Selection “Hic et Nunc” a cura di Maurizio Marco Tozzi, direttore artistico del festival internazionale di videoarte Over The Real.


  • Over The Real

“Hic et Nunc” Video Poetry Selection

a cura di Maurizio Marco Tozzi


Le cinque artiste Angelica Bergamini, Sofia Bersanelli, Eleonora Manca, Isabel Perez Del Pulgar, Anna Beata Barnaska, indagano attraverso i loro video la necessità di un cambiamento essenziale che deve partire dal profondo di noi stessi ed evolversi verso l'esterno alla ricerca di un nuovo ruolo da svolgere. Le opere sollevano delle domande immancabili, nascenti da una diffusa distopia, che le artiste rivolgono con equilibrio poetico agli spettatori. Ogni questione si riflette in ognuno di noi in modo diverso dovendo superare le difficoltà di definire il proprio sé, creare una nuova immagine, navigare l'esistenza, raggiungere una più profonda ricerca, risolvere situazioni morali personali ma anche collettive. Un'introspezione che rivela un cammino di cambiamento in cui a volte prima di guardare avanti dobbiamo immergerci all’interno del nostro io, in una cosciente energia che ci ricolloca nell'ambiente esterno, concentrandosi sulla distonia/armonia costante tra la natura e il genere umano. Hic et Nunc è un viaggio profondo che ci invita a riscoprirsi attraverso un'analisi del mondo che condividiamo e su come possiamo contribuire a riportarlo sul giusto corso.


Angelica Bergamini, Untitled, 2016, 2’22’’

Angelica Bergamini, Will you fight or will you dance, 2012, 6’49’’

Sofia Bersanelli, Improvisaciòn, 2018, 3’56’’

Sofia Bersanelli, Sotto il portico, 2015, 5’35’’

Eleonora Manca, Vedersi visti (da qui, sottrai), 2018, 2’28’’

Eleonora Manca, In Search of Poetry, 2018/19, 3’06’’

Isabel Pérez del Pulgar, Entropia 03, 2021, 4’42’’

Isabel Pérez del Pulgar, OTREAD, 2018, 4’04’’

Anna Beata Baranska, Hidden Memories, 2019, 3’09’’

Anna Beata Baranska, Forsaken Forest, 2016, 9’38’’


OVER THE REAL - Festival Internazionale di video arte https://overthereal.com/


Giunto alla VI Edizione il Festival, diretto da Maurizio Marco Tozzi, Lino Strangis, Veronica D'Auria (C.A.R.M.A., Roma), con il patrocinio della Regione Toscana e in collaborazione con il Lucca Film Festival – Europa Cinema, ha l'intento di offrire un ampio ventaglio di soluzioni formali e modalità dedicate ai linguaggi più evolutivi e sperimentali dell'arte contemporanea.

Over the real è il festival di Videoarte internazionale nato a Viareggio (e tenutosi per 3 edizioni presso la GAMC- Galleria di arte moderna e contemporanea) nel 2015 e successivamente approdato a Lucca in veste di evento.


19.30-20.45 Il segno mobile. Lettering e sperimentazione” intervento di Bruno Di Marino, docente di Teoria e Metodo dei Mass Media presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, con proiezione opere.

Il rapporto tra testo scritto e immagini in movimento si materializza da sempre sotto varie forme: dalle didascalie del cinema muto ai titoli di testa, dalle insegne luminose al lyric video (un music video destinato soprattutto al web dove viene visualizzato il testo di una canzone), fino a lavori di grafica animata o di animazione al computer dove segni, simboli, lettere, loghi, numeri e tutto ciò che attiene all’universo grafico diventano protagonisti. Questa conferenza con proiezioni vuole sinteticamente passare in rassegna un secolo di creazioni audiovisive in cui parole, segni e suoni si coniugano felicemente.


Testo critico IL SEGNO MOBILE. Lettering, parole e immagini in movimento

a cura di Bruno Di Marino



Bruno Di Marino » Bruno Di Marino (bietti.it) storico dell’immagine in movimento, e dal 1989, in particolare di sperimentazione audiovisiva. Insegna Teoria e Metodo dei Mass Media presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Ha diretto festival, retrospettive e rassegne, curato numerose mostre e scritto e curato molti volumi.

21.00-21.45 Historical selection DoctorClip: proiezione di poesie animate archivio DoctorClip.

Corbin Bugni, Devin Ensz, Saddle Saddle, 2015, 3'54''

Elena Chiesa, Trilogia: Il punto dopo di te; Metà e metà; La ferita, 3'06''

Dimitri Yagodin, 100% MOOD, 2015, 4’05’’

Elena Semak, New Time, 1'55''

Gasspedal (Kristian P.), The letters, 2010, 1'53''

Ana Maria Vallejo, Love in 9 postcards around the world, 2015, 8'00''

Aspa Petrov, A Petty Morning Crime, 2015, 4'01''

Albert Balash, Marc Capdevila, Tià Zanoguera, A Fora, 2012, 5'16''

Matthew Zapruder, Albert Einstein, 2011, 2'32''

Juan Delcan (a poem by Mark Strand), THE POEM OF THE SPANISH POET, 2010, 1'48''

Erin Belieu, WHEN AT A CERTAIN PARTY IN NYC, 2011, 2'32''

Noah Dorsey, When the Men Go Off to War, 2014, 2'49''

Nissmah Roshdi, The Dice Player, 2013, 3'18''

21.45-22.30 Vuoto apparente”, proiezione opere selezionate da Teatri di Vetro 2020 a cura di Roberta Nicolai (direttrice artistica di Teatri di Vetro - festival delle arti sceniche contemporanee).


  • Teatri di Vetro Video Poetry Selection a cura di Roberta Nicolai


Vuoto apparente descrive l'eccezionalità della 14^ edizione di Teatri di Vetro Oscillazioni - direzione artistica Roberta Nicolai -, realizzata interamente on-line a dicembre 2020.

Elaborati video creati dagli artisti e oggetti scenici - spettacoli e performance - ripresi al Teatro India trasformato in set. Una programmazione di formati plurali e difformi nel tentativo di non tradire la coerenza e la cura della progettualità artistica.

In programma:

Opera bianco, First and second clown, estratto 11'

Chiara Frigo e Riccardo de Torrebruna, Deep end, 16'

Paola Bianchi, Other Otherness, estratto 5'


Teatri di Vetro https://teatridivetro.it/


Teatri di Vetro è un progetto ideato e realizzato dall’associazione culturale il triangolo scaleno, fondata nel 1991 da un gruppo di giovani attori uniti dal comune orizzonte di desiderio: fare.

Nel 2003, grazie al contributo dell’E.T.I. Ente Teatrale Italiano per la rassegna R/Esistenze, il triangolo scaleno intraprende la realizzazione di eventi culturali affiancando al lavoro artistico un impegno culturale concreto, fondato sull’attenzione alla creazione scenica contemporanea. Da questo desiderio nel 2007 nasce Teatri di Vetro festival delle arti sceniche contemporanee, grazie al sostegno della Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali. Le prime sette edizioni vengono realizzate al Teatro Palladium e negli spazi urbani del quartiere Garbatella in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa.

Al festival si affianca, dal 2008 al 2011, l’ideazione e la gestione di una delle Officine culturali della Regione Lazio. È una stagione importante che consente al triangolo scaleno di sperimentare attività di produzione, di tutoraggio artistico e di costruire relazioni con soggetti e strutture dei territori regionali.

Nel triennio 2018-20 Teatri di Vetro programma danza, teatro e musica concentrandosi su una prospettiva specifica: le oscillazioni di ruolo e di posizione tra artisti e spettatori.

È sostenuto dal Mibac, dalla Regione Lazio e da Roma Capitale.


Roberta Nicolai drammaturga e regista, è direttrice artistica di triangolo scaleno teatro di Roma e Teatri di Vetro - festival delle arti sceniche contemporanee

22:30-23:00 Il suo spazio è l’intervallo” performance multimediale di DEHORS/AUDELA.


IL SUO SPAZIO È L'INTERVALLO

una lecture performance di DEHORS/AUDELA

azione e partitura coreografica Elisa Turco Liveri

partitura visiva e sonora Salvatore Insana



È deciso, noi non dobbiamo deciderci. Il luogo delle passioni è l'interruzione, il suo spazio è l'intervallo e all'interno di esso il prosieguo dell'evento è procrastinato e diviene quanto meno incerto. Un arresto improvviso tra due movimenti. Ci si installa tra gli spazi di indecisione e quel che sopravvive ai ritagli, nel ritaglio, è decisivo, generando immagini cariche di tempo fin quasi a scoppiare.

Dal 2019, sotto diverse forme, portiamo avanti APORIE, una ricerca declinata in più parti, che a partire dalla condizione psico-fisica dell'esitazione, genera domande e interroga il processo compositivo di corpi in movimento. Condensare i materiali, rielaborare gli appunti, spostare le parti, riposizionare gli elementi. Noi non sappiamo cosa fare, come fare, quale risposta dare. Noi sappiamo cosa non fare, come non fare, quale risposta non dare. Attraverso questo dispositivo vorremmo esplorare e raccontare quei tempi e quegli spazi in cui si è animati da un coabitare di forze contrapposte, tra tensione estrema e sospensione, tra ciclicità e stagnazione.


DEHORS/AUDELA http://www.dehorsaudela.com

E’ un collettivo fondato da Elisa Turco Liveri e Salvatore Insana. In D/A arti visive e arti performative confluiscono nel segno di una ricerca continua, in cui i diversi codici artistici, pur mantenendo una loro specificità, diventano al contempo capaci di generare nuove forme espressive. D/A lavora da sempre sull'indagine dei luoghi di confine, laddove ibrido e indefinito si manifestano. Interstizi del presente, non solo concepiti come luoghi fisici, ma anche come aspetti sociali e antropologici. Negli ultimi anni hanno dato vita, in collaborazione con altri artisti e nel costante tentativo di superamento dei generi, a opere video-teatrali, performance di danza, progetti di ricerca audiovisiva, documentari sperimentali, lavori di videodanza, installazioni urbane, percorsi d'indagine fotografica e workshops multidisciplinari.