Eziologia del disturbo narcisistico di personalità
Il termine narcisismo deriva da Narciso, personaggio della mitologia greca raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi, figlio della ninfa Liriope e del dio Cefiso. Nel racconto mitico Narciso, famoso per la sua bellezza, rifiuta qualsiasi pretendente e viene punito dagli dei per la sua superbia. Specchiandosi in un lago infatti, si innamora della sua stessa immagine e muore annegato nel tentativo di raggiungerla.
Il mito di Narciso ha influenzato diverse discipline tra cui le arti visive, la musica, la filosofia e la letteratura. In ambito psicoanalitico in particolare il concetto di narcisismo è considerato uno dei concetti più importanti ed è stato elaborato e codificato da diversi autori, assumendo significati sempre più complessi e articolati.
Dati limitati su fattori biologici che contribuiscono al disturbo narcisistico di personalità suggeriscono che vi è una significativa componente ereditaria. Alcune teorie ipotizzano che chi accudisce il bambino possa non trattare in modo appropriato il bambino, per esempio, essendo eccessivamente critici o con troppe lodi, ammirazioni verso il bambino.
Alcuni pazienti con questo disturbo hanno speciali doti o talenti e si abituano ad associare la loro immagine di sé e il senso di sé all'ammirazione e alla stima degli altri.
I pazienti con disturbo narcisistico di personalità sovrastimano le loro capacità ed esagerano i loro successi. Pensano di essere superiori, unici o speciali. La loro sovrastima del proprio valore e delle loro realizzazioni implica spesso una sottostima del valore e dei risultati degli altri.
Questi pazienti sono preoccupati da fantasie di grandi successi-di essere ammirati per la loro travolgente intelligenza o bellezza, di avere prestigio e influenza, o di provare un grande amore. Sentono di dover socializzare solo con altre persone altrettanto speciali e di talento come loro, non con la gente comune. Questa associazione con persone straordinarie è utilizzata per sostenere e migliorare la loro autostima.
Poiché i pazienti con disturbo narcisistico hanno bisogno di essere ammirati, la loro autostima dipende dalla considerazione positiva degli altri ed è quindi di solito molto fragile. Le persone con questo disturbo spesso guardano per vedere ciò che gli altri pensano di loro e valutare quanto bene stanno facendo. Sono sensibili e infastiditi dalle critiche degli altri e dal fallimento, che li fanno sentire umiliati e sconfitti. Essi possono rispondere con la rabbia o il disprezzo, o possono brutalmente contrattaccare. Oppure possono ritirarsi o accettare esternamente la situazione, nel tentativo di proteggere il loro senso di auto-importanza (grandiosità). Essi possono evitare situazioni in cui possono fallire.