Psicologo e psicoterapeuta, nei primi dieci anni di professione – come molti colleghi – ho affiancato alla pratica clinica l’impegno da educatore a scuola e quello di psicologo scolastico presso alcuni istituti comprensivi della Provincia. Attraverso questa ‘ibridazione’ professionale (che fa il paio con quella delle origini, essendo di sangue calabrese e trentino di nascita) ho ricoperto negli ultimi dieci anni il ruolo di responsabile dell’Unità specialistica Inclusione scolastica presso la Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento, occupandomi di supporto e formazione delle insegnanti e del personale e curando i rapporti con il Servizio attività educative per l'infanzia (Dipartimento istruzione e cultura - PAT). Insieme ai colleghi del Settore Ricerca Formazione e Servizi Pedagogici e a tutti i coordinatori della Federazione sono impegnato a creare contesti formativi e di supporto per promuovere con 130 scuole dell’infanzia esperienze di apprendimento innovative, accessibili e partecipate.
Mi candido per la prima volta per il Consiglio dell’Ordine perché trovo sia il modo per “restituire” alla nostra comunità professionale quanto ho ricevuto in questi anni. Lo considero un segno di riconoscenza verso chi negli anni scorsi si è impegnato per rendere l’Ordine riferimento, garanzia e presidio per la crescita della professione, ma è per me anche una responsabilità verso tutti i colleghi affinché la cultura psicologica possa essere riconosciuta nell’incontro con altre discipline e altri contesti professionali.