Cos’è il CLIL? Potrebbe sembrare un paradosso ma si impara più lingua quando non ci si concentra sulla lingua che quando ci si fissa su di essa. I concetti sono correlati al tipo di linguaggio e alle attività che sostengono l’apprendimento più che sulla lingua stessa. (Mehisto 2009)
Il CLIL è una metodologia didattica che prevede l’insegnamento di una materia non linguistica in lingua straniera. Le attività in lingua sono generalmente caratterizzate da una variegata gamma di approcci didattici (associazioni di parole a immagini, brevi dettati, brainstorming, esercizi di ascolto, esercizi di riempimento/completamento, letture con risposte aperte, esercizi a risposta multipla, uso di filmati e animazioni, uso della piattaforma e-learning ed esperimenti nei laboratori). La sfida nella programmazione di attività CLIL si concretizza nell'elaborazione di metodologie didattiche adattabili alla varietà dei saperi, evitando di disattendere le aspettative degli studenti generalmente ben disposti nei confronti di questo tipo di esperienza didattica. E’ riduttivo pensare al CLIL come ad una semplice azione di traduzione di termini da una lingua all'altra. Particolare enfasi è data infatti all’ attività di programmazione dei moduli che richiede molta attenzione soprattutto all'aspetto dell'eterogeneità dei discenti, ed in particolare nella fase della trasmissione delle informazioni che si intendono convogliare. Diventa fondamentale quindi diversificare al massimo le metodologie didattiche in modo da renderle fruibili ad un pubblico diverso, attraverso l'uso spontaneo della lingua straniera e contestualmente attraverso un adeguato consolidamento dei contenuti disciplinari. Gli studenti mostrano solitamente grande motivazione e interesse durante la trattazione degli argomenti in lingua, e gli esiti emersi dai test somministrati nel corso delle esperienze passate sono risultati, nella maggioranza dei casi, più che soddisfacenti. Il CLIL è una metodologia che favorisce la promozione dell’educazione interculturale, l’approccio plurilingue e i paragoni linguistici. Agevola l’utilizzo della lingua in un altro ambito cognitivo. Favorisce l’uso della lingua per PROMUOVERE UN CONTENUTO, LIBERANDOLA DAI “FALSI PRAGMATICI”, ovvero utilizza la lingua per trasmettere contenuti svincolandola dalle funzioni e dalle strutture grammaticali facendola diventare un’azione istintuale.
- Per dare agli studenti l'opportunità di usare la L2 come lingua veicolare in contesti cognitivi significativi e diversi.
- Perché permette di usare subito la lingua, quindi risulta motivante.
-Perché tiene conto di stili cognitivi diversi, utilizzando metodi e tipi di attività diversificati.
- Abitua gli studenti a condividere, confrontarsi, negoziare.
- Per educare ad un approccio multiculturale e multidisciplinare del sapere.
-Per migliorare le competenze nella lingua straniera attraverso lo studio di contenuti disciplinari.
- Per stimolare una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari attraverso l'apprendimento in lingua straniera.
-Perché si può usare in tutti i livelli scolastici.