Incontri

I Incontro

Venerdì 22 novembre 2019 alle ore 13,30 - AULA 5 sede CENTRALE

Dal terremoto di Lisbona al ciclone Vaia

Il dibattito filosofico contemporaneo sui cambiamenti climatici

a cura dei prof. S. Bellanda, ISS Masotto, Noventa Vi


Il 1 novembre del 1755 un terribile terremoto, cui seguirono incendi e tzunami, devastò l'intera città di Lisbona; in una delle più grandi metropoli del tempo, trovò la morte quasi un terzo della popolazione. Sconvolti da tale avvenimento, i principali pensatori, filosofi e scienziati del tempo iniziarono una discussione che andava a toccare temi essenziali per la vita dell'uomo: chi è stato il colpevole di tale avvenimento? Forse Dio? Forse l'uomo? La natura è una madre amorevole o un nemico da combattere? Come può l'uomo difendersi da questi eventi? La prima parte dell'intervento si confronterà con le prospettive offerte rispettivamente da Voltaire, Rousseau e Kant.

Nell'ottobre del 2018 un ciclone violentissimo chiamato poi Vaia si abbatte sui boschi del Veneto e del Trentino. La perdita di patrimonio boschivo fu enorme. Numerose voci esperte concordano sul fatto che l'evento rappresenta una manifestazione dei cambiamenti climatici legati al riscaldamento globale. La grandissima maggioranza degli scienziati attribuisce tali cambiamenti climatici al rilascio di anidride carbonica e, quindi, le cause sono di origine antropica. La discussione contemporanea, a livello filosofico, non è meno discordante di quella precedente. La seconda parte dell'intervento si confronterà quindi con prospettive molto recenti, illustrando le posizioni in particolare del romanziere e saggista indiano Amitav Ghosh (La grande cecità) e del filosofo statunitense Steven Pinker (Illuminismo adesso).

II Incontro

Venerdì 6 dicembre 2019 alle ore 14,00 - AULA MAGNA sede CENTRALE

"Il ritorno alla natura è la fonte di ogni salvezza"

Feuerbach e la riscoperta della Natura

a cura del prof. Teodoro Custodero, IIS Euganeo, Este (PD)

Ci sono filosofi che vengono ricordati nelle scuole e nei manuali solo per una loro particolare idea. Questo è stato il destino che è toccato a Feuerbach: la sua critica della religione ha eclissato tutto il resto. In realtà la sua genialità è consistita anche (e soprattutto) in una nuova prospettiva filosofica sul rapporto tra pensiero ed essere, tra logica e natura. Nel seminario proverò a raccontare questo aspetto della filosofia di Feuerbach a partire dal suo giovanile confronto la filosofia di Hegel fino a giungere ai principi cardine di quella che il nostro chiamerà "filosofia dell'Avvenire", una filosofia che mette al centro l'uomo nella sua dimensione naturale e fisiologica e riconduce l'Essere alla Natura. È vana e pericolosa infatti ogni riflessione che voglia andare oltre la natura e che perda di vista il dato dei sensi: questo è il grido che Feuerbach lancia a noi uomini e donne persi nell'immaterialità dell'era digitale.

III Incontro

Martedì 17 dicembre 2019 alle ore 13,30 - AULA MAGNA sede LICEO

Ecosofia

Oltre l’ecologia e il dualismo “spirito-materia”

a cura del prof. Enrico Falbo, IIS Masotto, Noventa Vicentina


Ralph Waldo Emerson, ricordava al suo tempo che «la visione che gli uomini hanno della natura determini tutte le loro istituzioni».

L’ Ecologia come studio scientifico delle relazioni tra organismo e ambiente fu definita come tale da Ernst Haeckel nell’Ottocento. Nel corso del Novecento il glossario dell’Ecologia si arricchisce di ulteriori termini, come “biosfera, ecosistema, biodiversità, ecotecnologia, ecososteniblità, impatto ambientale”. Aumentano gli studi allarmanti sulla distruzione del pianeta, riscaldamento globale, inquinamento e i movimenti ambientalisti. Il protocollo di Kyoto del 1997 fa entrare in politica la problematica del riscaldamento globale.

Questo attesta senza ombra di dubbio una crescente sensibilità di fronte alla “crisi ecologica”, che andrebbe, però, percepita in modo più profondo come rivelazione del nostro tempo di una “sophia kosmica” , non-antropocentrica e non-logocentrica.

In tutte le culture tradizionali (orientali e occidentali) vi era già una certa coscienza di una nascita e di una morte del mondo: la dottrina del kalpa o dei “cicli cosmici”, l’ apokatastasis, la “fine dei tempi”.

L’epoca postatomica ha introdotto un “novum”: mai prima d’ora, l’umanità poteva immaginare di distruggere se stessa, annientando anche la vita di tutti gli esseri viventi e la coscienza stessa.

L’ecosofia non è un sistema filosofico, né un movimento culturale, né un’ecologia più raffinata, ma la sapienza “della natura” stessa che è tutt’altro dalla scienza o dalla sapienza (know-how) “sulla natura”.

Come afferma un grande maestro del dialogo inter-culturale e intra-culturale tra Oriente e Occidente, Raimon Panikkar, «qui al centro del dibattito è il nostro modo complessivo di rapportarci con la materia e il mondo fisico-sensibile i cui nomi (physis, natura, materia, bhumi) rivelano già nella loro etimologia che il nostro mondo procrea, è qualcosa di vivo».

IV Incontro

Mercoledì 19 febbraio 2020 alle ore 13,30 - sede CENTRALE

Una ecologia senza natura

La visione ebraica

Prof. Andrea Ponso - ISS U. Masotto, Noventa Vicentina




V Incontro

Venerdì 28 febbraio 2020 alle ore 13,45 - sede CENTRALE

Armonia o Abisso insondabile?

Natura e Uomo nel pensiero cinese classico

Prof. Emiliano Brajato Liceo Celio Roccati, Rovigo




VI Incontro

Venerdì 28 febbraio 2020 alle ore 13,45 - sede CENTRALE

Dalla denuncia ambientale all’ecologia integrale

L’enciclica “Laudato si” di Francesco I

Prof.ssa Cinzia Zen - IIS Masotto, Noventa Vicentina





VII Incontro

Venerdì 13 marzo 2020 alle ore 13,30 - sede CENTRALE

Incontro finale

Discussione e riepilogo