Arnold Zweig

(Gross-Glogau, 10 novembre 1887 – Berlino Est, 26 novembre 1968)

La questione del sergente Grischa

Ebreo, figlio di un artigiano, esordì con racconti di costume, genere allora di moda, caratterizzati da un forte interesse psicologico, sotto la precoce influenza del pensiero di Freud (Novellen um Claudia, 1912).
L’esperienza traumatica di Verdun, durante la prima guerra mondiale, produsse in lui un cambiamento radicale, inducendolo a spostare i suoi interessi verso il registro sociologico-politico. Attivo, senza fortuna, anche nel teatro, visse a Berlino fino al 1933, protagonista di violente polemiche, dedicandosi soprattutto al ciclo di romanzi, incompiuto, "La grande guerra dei visi pallidi" (Der grosse Krieg der weissen Männer). Il più noto romanzo del ciclo è La questione del sergente Grischa.

La nuova edizione del Grischa conta cinquecentocinquantasette pagine ed è datata 1961, n. 7 bis della collana «Medusa – I grandi narratori d’ogni paese» (Burich 1961).
Il testo appare innanzitutto reintegrato dei capitoli mancanti, qua e là rimodernato nel linguaggio e corretto in alcuni errori di traduzione. I nomi russi sono stati tutti rivisti, quasi sempre sostituiti con trascrizioni che facilitano la corretta pronuncia, talvolta annullando anche il processo di italianizzazione in voga durante il Ventennio, privilegiando la traslitterazione del testo originale o aggiungendo segni diacritici.
«Un classico dell’antimilitarismo finalmente in edizione integrale», recita la fascetta editoriale della nuova edizione.

Adattamenti