Ambientazioni
I due principali focolai di tensione sono europei: l'Alsazia-Lorena (sempre strenuamente rivendicata dalla Francia dopo la conquista prussiana del 1870) e i paesi balcanici che, sostenuti dalla Russia, si vogliono liberare del giogo della Turchia e dell'Austria-Ungheria.
Ma ben presto lo scenario si allarga in diverse parti del pianeta, principalmente nei luoghi in cui nazioni e imperi hanno istaurato colonie e presidi commerciali.
Teatro europeo della Grande Guerra
Il fronte occidentale fu lo scenario di continui combattimenti dal primo all'ultimo giorno di guerra (11 novembre 1918). Gli scontri avvennero, principalmente, nel nord est della Francia ed in Belgio (interamente occupato). Gran parte della Francia non fu toccata direttamente dal conflitto, e l'Olanda rimase neutrale.
I principali belligeranti furono Francia, Belgio ed Impero britannico, che si contrapposero all'Impero Tedesco.Il fronte orientale riguardò un numero estremamente ampio di territori, dal Mar Baltico al Mar Nero (asse nord-sud) e da Prussia e Galizia alla Lettonia e Minsk (asse est-ovest). I combattimenti cessarono prima che sul fronte occidentale, ed in pratica non vi furono più operazioni militari significative dopo l'autunno 1917 a causa della rivoluzione russa. Nel 1916, vi fu anche l'intervento della Romania, occupata in buona parte entro la fine dello stesso anno.
I protagonisti furono Austria-Ungheria e Germania da una parte, ed Impero Russo e Romania dall'altra.Il fronte italiano riguarda una parte dell'Italia nord-orientale, sui confini con l'Austria-Ungheria. Le ostilità iniziarono il 24 maggio 1915, e si conclusero il 4 novembre 1918. Gran parte dei combattimenti avvennero tra le Alpi e l'Adriatico, vicino alla città di Trieste.
I protagonisti furono il Regno d'Italia e l'Austria-Ungheria, con piccoli contingenti da parte di Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti (da parte dell'Italia) ed Impero Tedesco (per l'Austria-Ungheria).Il fronte balcanico si protrasse fino al 1918 e riguarda tutte quelle campagne combattute in Serbia, Albania, Montenegro, Macedonia e Romania. Furono coinvolti anche territori in Grecia (parte settentrionale), Bulgaria (parte occidentale) ed Austria-Ungheria (parte meridionale). I combattimenti furono su scala molto più ridotta che sugli altri fronti, tanto che le grandi potenze lo considerarono un teatro tutto sommato secondario.
Ad Austria-Ungheria, Germania, Bulgaria ed Impero Ottomano si opposero Francia, Gran Bretagna, Russia, Serbia, Romania, Montenegro e Grecia. L'Albania rimase Neutrale.Il fronte macedone fu il risultato del tentativo delle potenze dell'Intesa di venire in soccorso della Serbia, dall'autunno del 1915 al 1918, contro l'attacco combinato di Germania, Austria-Ungheria e Bulgaria.
Il fronte nordafricano che diede luogo alla Campagna del Nord Africa, iniziò nel 1915 lungo il confine fra Libia ed Egitto, contro gli eserciti italiani ed inglesi. Nel maggio 1916 fu intavolata una pace che di fatto manteneva lo stato delle cose così com’era prima della guerra.
Teatro internazionale della Grande Guerra
Il fronte dell’Asia e del Pacifico, le cui battaglie iniziarono nel 1914 per concludersi nel 1917, fu determinato dalla conquista da parte degli eserciti alleati (Giappone, Impero Britannico, Impero Russo e Francia) dei possedimenti coloniali degli imperi tedesco ed austroungarico nell'Oceano Pacifico ed in Cina.
La battaglia nell'Oceano Atlantico, incentrata principalmente sugli attacchi dei sommergibili al traffico mercantile alleato, fu il confronto più importante e protratto nel tempo tra la marina inglese e statunitense da un lato e la marina tedesca dall'altro.
La battaglia del mar Mediterraneo è riferita agli scontri avvenuti all'interno del bacino del mar Mediterraneo, il quale divenne uno dei teatri in cui le forze navali degli imperi centrali si scontrarono con quelle degli stati della Triplice intesa; nonostante l'impegno profuso da entrambe le parti per un dominio sul mare che bagna le coste interne dell'Europa, nessuno dei contendenti riuscì mai ad affermarsi in modo deciso, durante una guerra che anche in mare fu cruenta e tragica.