Silent Film

Redenzione d’anime

regia di Silvio Laurenti Rosa

Alberto e Fernando Bronzetti, figli di una povera vedova, lavorano nello stabilimento dell'ingegnere Rastelli. Un giorno, mentre alcuni amici di Rastelli, tra cui la maliarda Claudia, visitano la fabbrica, avviene uno scoppio e Fernando salva la donna. Si rivedono e l'ingenuo giovane, sconvolto dalla passione, abbandona il lavoro. Durante un violento litigio con il fratello, mentre la madre cerca di divederli, egli lo colpisce involontariamente e credendo di averla uccisa, fugge in Francia. Scoppia la guerra. Fernando si arruola nell'esercito francese e Alberto nell'esercito italiano. Fernando si riabilita e tornerà dalla vecchia madre, che sopporta dignitosamente il dolore della morte gloriosa di Alberto, caduto eroicamente sul campo. 

Il film venne girato a Bologna ed inizialmente venne intitolato Madre italiana. Con questo titolo venne anche presentato in qualche città italiana. Al titolo definitivo Redenzione d'anime è aggiunto come sottotitolo: Esaltazione del Fante e della Madre Italiana.
Lo scenografo Fernando Asor è il fratello del regista e con il suo vero nome Nado Rosa figura tra gli attori. Le condizioni imposte dalla censura furono di sopprimere, nelle scene della lotta tra i due fratelli, l'immagine del coltello. Nel terzo atto, la scena del furto dell'orologio ed in quella del sogno di Mamma Bronzetti, i quadri in cui si vede l'Italia con la spada. In una didascalia del quinto atto, la parola «padre» venne sostituita con «nonno» e l'apparizione di Alberto al fratello Fernando, combattente in Francia, venne eliminata, come pure un'immagine di «boccate di sangue».

[rif. B&N 1924-1931]