Anno di produzione: 1927.
Paese di produzione: Italia.
Produzione: Films Dora, Napoli.
Formato: Muto.
Durata: 1067 metri.
Soggetto: Americo Giuliani (monologo drammatico Er fattaccio), Nicola Valente e B.V. Canetti (omonima canzone).
Sceneggiatura: Elvira Notari.
Zona di ambientazione: Italia.
Prima visione nel paese di produzione:
12 giugno 1927.
Invaghitosi di Rosa, la bella di Porta Pia, il giovane Giggi trascura il lavoro e l'antica fidanzata, fioraia a Piazza di Spagna e sottrae del denaro alla vecchia madre. Rosa ha anche un altro spasimante, con il quale Giggi ha uno scontro, trattenuto a stento dal fratello Gennariello, che cerca disperatamente di ricondurre Giggi sulla retta via.
Quando viene scoperto il furto del denaro e di un antico medaglione, che Giggi ha regalato a Rosa, Giggi non riesce a sopravvivere alla vergogna e si toglie la vita, dopo aver scritto una lettera in cui spiega le ragioni del suo gesto. Ma la perfida Rosa nasconde la lettera e ne scrive un'altra, anonima, alla polizia, accusando Gennariello dell'omicidio del fratello.
Per uscire di prigione, dove è stato ingiustamente rinchiuso, Gennariello si offre volontario per andare in guerra. Durante un assalto, viene ferito a morte. Rosa, allora, consegna alla vecchia madre degli sfortunati fratelli la lettera originale ed il medaglione, per scagionare l'innocente Gennariello.
[rif. B&N 1924-1931]