Silent Film

Napoli è sempre Napoli

regia di Mario Negri

Sulla scena, personaggi viventi, reali: Papele e Andreuccio; due figure equivoche, frequentatori di bettole, giocatori d'azzardo, sempre pronti a menar le mani e a tirar di coltello. Terzo personaggio, Maria, la figlia del vecchio e onesto nostromo. Papele, abituale seduttore di belle donne, è preso dalle grazie di Maria. Stavolta però è vero affetto e Papele decide di redimersi, iniziando una nuova vita di lavoro per poter sposare la donna, che sta per dargli un figlio. Un equivoco fatale fa credere a Papele che Andreuccio sia stato l'amante di Maria, lo sfida a duello e lo ferisce. Andreuccio in questura non lo riconosce — per omertà — e Papele è rimesso in libertà. È il 24 maggio del 1915, alba radiosa, il giorno della rimessa in libertà di Papele, il quale si arruola volontario. Ha perso anche Maria, non ha più ragione di restare a Napoli. Al fronte incontra un giorno Andreuccio e sarà Papele a raccoglierne l'ultimo respiro. La grande guerra finisce; Papele torna con una medaglia d'oro, ma ha perse le braccia. Ritroverà Maria e si riappacificheranno: il figlio avrà un padre.
(da un volantino pubblicitario)

[rif. B&N 1924-1931]