Silent Film

Il sopravvissuto

regia di Augusto Genina

In un castello sull'Isonzo vive un vecchio conte, la cui figlia ha sposato in seconde nozze un austriaco. La donna ho un figlio dal precedente matrimonio, Goffredo, che è un fervente patriota; appena scoppia la guerra, il giovane attraversa le linee e si arruola volontario nell'esercito italiano. Il castello è ora sulla linea del fuoco e gli austriaci vi hanno istallato il quartier generale. Al Comando v'è il genero del conte, ora divenuto capitano. Goffredo, dopo aver fatto saltare un ponte, penetra di nascosto nel castello, con l'ordine di dare agli italiani il segnale di attacco al momento buono, suonando la campana della torre. Il capitano minaccia la moglie, percuotendola brutalmente, perché riveli ove è nascosto l'intruso. È il vecchio conte a salvare lo figlia, uccidendo l'odiato nemico. Goffredo suona la campana e, al grido di Savoia! Italia! i soldati italiani irrompono nelle linee nemiche; il castello viene occupato. Il vecchio conte viene accecato dallo scoppio di uno shrapnel. Non importa. Il sopravvissuto ha fatto in tempo a veder sventolare il tricolore sulla sua terra: e questo esalta il patriottismo della sua anima ardente. 

Il film, che riscosse un grossissimo successo, venne rieditato nuovamente nel 1926. Quando venne presentato in Svizzera, nell'agosto 1916, una nota dì protesta dell'ambasciata austro-ungarico a Ginevra, che trovava ingiurioso il contenuto del film, portò al ritiro della pellicola dalle programmazioni

[rif. B&N 1916]