Anno di produzione: 1916.
Paese di produzione: Italia.
Produzione: Dora Films, Napoli.
Formato: Muto.
Sceneggiatura: Elvira Notari.
Zona di ambientazione: Trento.
Prima visione nel paese di produzione:
gennaio 1916.
Prima parte: La vergine del tricolore
In un villaggio alpino presso Trento vive un vecchio garibaldino con il nipotino Gennaro, che va a scuola dall'Abate Bruni, un sacerdote che tiene vivo nel cuore dei suoi alunni la fiamma dell'italianità; durante la lezione di religione, Gennaro pone tra le mani della statua della Madonna un tricolore.
Seconda parte: Un paese che muore
Gli austriaci hanno invaso il villaggio e si abbandona alle peggiori barbarie. Anche la casa di Gennaro viene distrutta, ma il ragazzo, nascosto, sfugge alla violenza e ascolta come il nemico si prepari a tendere un'imboscata ad un reparto di bersaglieri. Decide di avvertire i soldati e di notte riesce a fuggire sui monti.
Terza parte: Piccola nuova recluta dello più grande Italia
Raggiunti i soldati italiani, Gennaro li avverte del tranello e li salva, poi tornando al villaggio, ritrova il nonno ferito a morte dal nemico. Prima di morire, il vecchio gli consegna una bomba che Gennaro utilizza per far saltare una diga e travolgere gli austriaci. Poi, mentre tenta di incendiare un accampamento nemico, viene catturato.
Quarta parte: Lungo il fuoco della battaglia
I bersaglieri attaccano da più parti: l'odiato nemico è posto in fuga rovinosa. Qualche tempo dopo, per le vie del paesello, i Redenti sventolano 1e gloriose bandiere d'Italia. Gennaro è stato giustiziato con la visione della Vergine col tricolore e col nome santo dell'Italia sulle labbra
(dal programma del film).
[rif. B&N 1916]