Silent Film

Trieste
(I vendicatori di Oberdan)

regia di Enzo Longhi

Il vecchio triestino Giancarlo attende con ansia la redenzione della sua città. Ma il commissario austriaco Arpad, che lo conosce come cospiratore, costringe Rosalba, la figlia di Giancarlo a sposarlo, minacciando altrimenti di far impiccare il padre. Quando l'Italia entra in guerra, Arpad non ho più scrupoli: fo invadere le grotte di San Giusto ove sono adunati i filo-italiani. Rosalba tenta di impedirgli di dare il via all'attacco, inchiodandogli la mano destra al muro con l'asta della bandiera italiana. Ma il segnale è stato ormai dato a Giancarlo, Rosalba e la piccola sorella Fiorella vengono arrestati. Arpad, per vendicarsi, fa fustigare Fiorella con lo staffile, poi la getta per la strada a mendicare. Rosalba riesce a fuggire ed a raggiungere il comando italiano; indossata una divisa militare guida i soldati attraverso un passaggio segreto allo liberazione della città. Si ricongiunge con Fiorella e riesce a salvare in extremis il padre, già con la corda al collo. Gli austriaci sono in fuga: uno di essi spara o Rosalba. È Arpod; Fiorella raccoglie una baionetta e fulmineamente lo uccide. Rosalba, morente, chiede di baciare il tricolore, mentre i soldati italiani presentano le armi alla «soldatessa d'Italia». 

L'originale titolo L'impero della forca venne vietato dallo censura.

[rif. B&N 1915]