Anno di produzione: 2014.
Paese di produzione: Francia, Bosnia ed Erzegovina, Svizzera, Italia, Germania, Portogallo, Bulgaria.
Produzione: Una Film, Cinétévé, Mir Cinematografica, Rai Cinema, Obala Art Centar, Bande à part films, Ukbar filmes, The First World War Centenary Mission, France 2 Cinéma, Radio Télévision Suisse (RTS), France Télévisions.
Formato: Color.
Durata: 114 minuti.
Zona di ambientazione: Sarajevo, Fronte italiano.
Prima visione nel paese di produzione:
22 maggio 2014.Distribuzione in Italia (nulla osta): 2 luglio 2015
I ponti di Sarajevo
Lungometraggio formato da 13 corti d'autore che indagano la storia della città di Sarajevo nel corso delle varie epoche dall'attentato all'arciduca Francesco Ferdinando del 1914 fino alle nuove generazioni del terzo millennio.
La mia dolce notte (Ma chère nuit) di Kamen Kalev.
Il testamento delle nostre ombre (Our Shadows Will) di Vladimir Perisic.
L'avamposto di Leonardo Di Costanzo, ambientato in una trincea scavata nella roccia sul Monte Pasubio, liberamente ispirato al racconto La paura (1921) di Federico De Roberto.
Gavrilo Princip, Ultime lettere (Princip, Texte) di Angela Schanelec.
Vigilia (Reveillon) di Cristi Puiu.
I ponti dei sospiri (Les ponts des soupirs) di Jean-Luc Godard.
Riflessioni (Reflexions) di Sergei Loznitsa.
Il viaggio di Zan (Zan's Journey) di Marc Recha.
Album di guerra (Album) di Aida Begić.
Sara e sua madre (Sara et sa mère) di Teresa Villaverde.
Il ponte di Vincenzo Marra.
Little boy di Isild Le Besco.
Taci Mujo (Silence Mujo) di Ursula Meier.
[rif. Wikipedia]