La ferocia con cui Israele sta effettuando un genocidio e una pulizia etnica ci obbliga a dedicare una pagina, che sarà continuamente aggiornata, per denunciare, quanto sta avvenendo in Palestina. Più di 41.000 morti, in grandissima parte donne, e bambini e più di 100.000 feriti gravi, la distruzione sistematica di tutti gli ospedali, e delle scuole, l'omicidio mirato di più di 100 giornalisti , le torture spietate dei prigionieri, i bombardamenti terroristici con cui intere città vengono rase al suolo, non solo a Gaza ma anche nel Libano, paese in cui gli Israeliani si permettono di sganciare bombe sugli edifici della capitale Beirut mostrano la ferocia un popolo che discende dai superstiti della Shoah.
Con questa ignobile guerra, ipocritamente tollerata dai paesi europei e sovvenzionata dagli Stati Uniti, dalla Germania e anche, purtroppo dal nostro paese, le cosiddette democrazie occidentali hanno perso la faccia. Migliaia di persone stanno dimostrando un tutto il mondo contro questo inumano eccidio.
Riteniamo che la pubblicazione delle testimonianze che ci giungono da giornalisti coraggiosi possono contribuire alla sconfessione dei governanti ipocriti e al rafforzamento di quanti in tutto il mondo lottano per la pace.
Questa pagina è un segno di amore e sostegno per le vittime e un contributo alla presa di coscienza di tutti i cittadini democratici. Sarà continuamente aggiornata e, ci auguriamo, anche consultata.
Un cantante, un ragazzo, grida dal palco del Primo Maggio “Palestina libera”. I benpensanti di destra e di pseudo sinistra sono rimasti sconcertati! Ma, come si fa!? Le comunità ebraiche italiane insorgono! Dal palco suona ancora un inno di libertà per un popolo massacrato sotto gli occhi indifferenti di una Europa “democratica e liberal!” Stiamo vedendo in diretta uno sterminio e ci incazziamo se sentiamo un ragazzo gridare dal palco “Palestina libera”. Come si è ridotta la nostra democrazia, con una premier che stringe la mano a Erdogan! Così come l’ha stretta ad Al Sisi, protettore dei torturatori e assassini di Giulio Reggeni. Questo non fa indignare i benpensanti né le comunità ebraiche italiane che si incazzano solo a senso unico, cioè quando si tratta di ebrei mentre se sono neri americani, migranti africani, bambini siriani che cadono sotto i colpi del razzismo e delle dittature internazionali, meglio ancora degli aerei israeliani, non si scompongono di una virgola poiché l’olocausto riguarda solo loro. Gli altri? Be! Dio non ha mica scritto la Bibbia per loro. Anzi, l’ha scritta contro di loro. Non sono antisemita, parola che respingo perché è diventata l’ombrello sotto il quale gli israeliani commettono le loro nefandezze. Grido soltanto “Palestina libera” unendomi al coro di una grande piazza che ripeteva “Palestina libera”.
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