racconto di Daniele Margiotta
CervaroEnduro nasce dal sogno di poter realizzare sul Monte Aquilone diversi tracciati per mountain bike, al fine di rendere felici tutti coloro che del paese volessero percorrerli e di poter ospitare bikers di ogni provenienza. Di dare, inoltre, beneficio alla salute, all’economia e alla cultura nonché alla cura dell’ambiente di Cervaro.
Pensavo quanto sarebbe stato bello uscire da casa con la bici senza l’utilizzo della macchina, necessaria per raggiungere dei percorsi enduro in altri paesi.
In antecedenza alla nascita effettiva dell’associazione ho camminato per anni lungo la montagna e dopo le iniziali esperienze, tra il 2005 e il 2007 con la costruzione del parchetto in località Montagnelle e la promozione di due gare di xc insieme all’amico Fulvio Misischi, ho aperto un primo sentiero enduro che scendeva a nord dalla Valle Vecchia, riprendendo in parte un’antica mulattiera. Nel 2009, con Antonio Fusaro ed Andrea Musilli, effettuammo una prima felice scesa dalla Valle insieme ai ragazzi di MTBike Cassino.
Gli anni seguenti ho continuato a esplorare altre zone della montagna, al fine di avere una visione più ampia e dettagliata. Mi infilavo ovunque, a volte anche con un po’ di paura, pur di individuare dei passaggi percorribili.
La montagna appariva, soprattutto nel suo versante est, molto impervia, scoscesa, piena di pietre e rovi. Avrebbe richiesto un enorme lavoro ed era molto difficile, inoltre, scorgere delle linee continue. Mi ricordo, che recatomi al santuario, pregai la Madonna dei Piternis di aiutarmi al meglio nell’individuazione dei sentieri.
Continuando la mia ricerca, però, pian piano molti passaggi, a volte nascosti tra massi e fitta boscaglia, venivano alla luce. Per questo si poteva iniziare, era la metà del 2010, e con Antonio del Greco e Andrea Musilli avviammo i lavori di Cestenella, l’attuale Volpe, la via darà inizio inizio alla storia di CervaroEnduro, che diventerà un centro fondamentale dell’enduro-mountain bike del basso Lazio e del sud Italia.
Dopo le prime picconate e rastrellate, il lavoro veniva realizzandosi e il sentiero riluceva nelle sue potenzialità. Per questo primo tracciato parteciparono anche altri amici che, di volta in volta, chiamavo per farmi aiutare. Molte furono, comunque, le ore di duro lavoro in solitaria e in qualunque condizione atmosferica.
Nel tempo si aggregarono altri ragazzi di Cervaro. Si stava componendo un buon gruppo e per questo ne ero felicissimo. Ognuno di loro dava un gran contributo, da
Luigi Ricciardelli ad Andrea Vittiglio, da Andrea Colella a Ernesto Verona, da Marco Pomella a Luigi Tomassi e così altri che man mano graditamente si inserivano.
In poco tempo diventammo in tanti ed era ormai chiaro che si poteva fondare un’associazione comune.
La sua nascita avvenne il 25 novembre del 2012. C’era un grande entusiasmo per il progetto, che sarebbe stato il preludio di tante belle esperienze in avvenire. In particolare è da ricordare i primi Cervaroenduroday o le Valle Vecchia Adventure, di cadenza annuale, che furono momenti di gran felicità per tutti o dove potevamo presentare i lavori svolti sui tracciati e tutte le novità. Ogni volta abbiamo avuto una gran partecipazione: bikers locali, campani e romani affluirono in molti ai nostri eventi.
Da allora saranno realizzati nel miglior modo altri raduni, notturne, campeggi, nuovi tracciati e persino gare ufficiali, ma soprattutto verranno vissute molteplici uscite in bike, ogni giorno.
L’apporto di ognuno, che ha partecipato all’associazione, è stato preziosissimo, dai tracciati, alle maglie, agli sponsor, agli eventi. Ognuno ha dato di buon cuore una disponibilità fattiva a tali opere. In tal senso auspico che tutti i bikers attivi che sentono dell’affetto per l’associazione possano rientrare amichevolmente in essa.
Nello scorrere del tempo molti sono stati i cambiamenti, a volte dovuti a comprensibili difficoltà interne, ma la linfa vitale di Cervaro Enduro è ancora vivida e scorre attraverso l’opera volenterosa dei ragazzi che se ne prendono cura e che hanno voglia di arricchire e di far conoscere la bellezza di questo progetto.