Pesaro protagonista

1924

1928

1952

1952

Pesaro protagonista

Per tre volte la città ospita l’eccellenza della ceramica italiana.


"Pesaro che raccoglie con gelosa cura e con legittima fierezza pregevoli e mirabili pezzi della più pura arte ceramica, e che forse nel mondo ne è la più riccamente dotata, non poteva, come non ha potuto, non farsi iniziatrice della prima e di questa seconda manifestazione collettiva di arte ceramica anche e sopratutto in rispetto alla sua brillante tradizione e ad un recente primato in cui la portò l'eclettico e classico temperamento creatore di Ferruccio Mengaroni."

Dalla prefazione di Giorgio Ugolini nel catalogo della 2a Mostra Nazionale di Ceramica (1928)

Nel ’900 Pesaro è stata sede delle prime tre mostre nazionali della ceramica. La prima, del 1924, nasce con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che autorizza l'Amministrazione comunale a promuovere prima 'Mostra nazionale della ceramica' e la seconda 'Mostra regionale dell'arte pura e decorativa'. Curatore sarà il Sovrintendente prof. Luigi Serra e si terrà nel palazzo realizzato dall'ingegnere E. Lambertini (ex Istituto Tecnico Bramante). In quell'anno, sempre a Pesaro, si svolgerà, anche il 1° Congresso Nazionale dei ceramisti.

Alla mostra partecipano ceramisti da tutta Italia come i Cascella abruzzesi; i ceramisti di Faenza, Albisola, Gualdo Tadino, Civita Castellana; la Richard Ginori; Arte della Ceramica Chini; Ferruccio Mengaroni (con il Trionfo di Cesare del Mantegna e la Testa di Cristo di Marco Zoppo); Molaroni; Scuola Regia di Faenza; Regia Scuola d'Arte di Pesaro (allora guidata da Mauro Urbani); artisti come Giancarlo Polidori (che si aggiudicherà la medaglia d'oro), Bruno da Osimo, Anselmo Bucci, Adolfo De Carolis.

La seconda Mostra Nazionale si tiene nel 1928 - a cura di Giorgio Ugolini, Giuseppe Brega e Guido Guida. Saranno presenti molti più espositori della prima edizione, con prestigiosi ceramisti da tutta Italia. Pesaro partecipa con botteghe e artisti di rilievo come Ceramiche della Ditta Giuliani, Mengaroni A.M. & C, Maioliche Ciccoli, Wildi-Del Monte, Ditta Molaroni, Giancarlo Polidori, Francesco Carnevali, Sandro Gallucci, Francesco Mariotti.

La terza edizione, del 1952, si colloca proprio negli anni che stiamo prendendo in esame. Per la prima volta l’esposizione mette a confronto gli stili della tradizione con le ultime tendenze della ceramica, ponendo Pesaro e la sua scuola quali protagoniste di rinnovamento. La Mostra, promossa dalla Camera di Commercio, che vanta nei vari comitati nomi di chiara fama come Giò Ponti, Gaetano Ballardini, Giuseppe Brega, Giorgio Ugolini , ospita tra gli espositori, le ‘ceramiche moderne’ realizzate dagli alunni della Scuola Mengaroni. Saranno presenti gli allievi: Valentino Angelini, Maria Caruso, Mario Cecchini, Luciano Damiani, Gino De Angelis, Germano Ferri, Eleonora Gallo, Antonio e Paolo Lani, Guglielmo Malato, Tonino Naponelli, Giorgio Perfetti, Auro Salvaneschi, Bruno Scarparo, Rosetta Tamburini, Gian Battista Valentini, Alfio Vampa, Luciano Vichi (medaglia d'argento), Ermanno Vites; Gian Battista Valentini, (Premio Giorgio Ugolini) segnalazione per Gennaro Ferri e Auro Salvaneschi. La Scuola riceve inoltre il Primo premio “Giorgio Ugolini” destinato agli Istituti e Scuole d'Arte.

A differenza della seconda mostra in cui non era presente, a questa edizione la scuola partecipa con una nutrita compagine di allievi che si confronterà con nomi di assoluto rilievo: Leoncillo Leonardi, Lucio Fontana, Federico Melis, Achille Wildi, Emilio Scanavino, Antonia Campi, Salvatore Meli, ottenendo unanime riconoscimento.

Gian Carlo Polidori

Bruno da Osimo

Anselmo Bucci

Adolfo De Carolis

Francesco Carnevali

Achille Vildi

Sandro Gallucci

Fernando Mariotti