Le attività consistono nel portare alla conoscenza degli studenti, dei ragazzi e degli adulti con fragilità e disabilità del territorio municipale e della cittadinanza, la Riserva Naturale Valle dell’Aniene quale patrimonio del territorio e dei suoi residenti, e stimolarne la cura, la conservazione e gli interventi migliorativi attraverso laboratori all'aperto e non.
Per raggiungere la Riserva, gli studenti dei vari plessi dell'Istituto Perlasca (Fabiani, Gemellaro, Pomona e Sacco) hanno percorso a piedi gli itinerari previsti all'interno del quartiere (vedi la mappa) raggiungendo così l'ingresso di via Cicogna che rappresenta il punto di accesso al sentiero più vicino per chi proviene da Pietralata. Da via Cicogna si entra in Riserva: i primi 700 metri rappresentano un corridoio in terra battuta, non particolarmente gradevole, i rumori della città iniziano a perdersi e s'inizia ad assaporare il piacere dell'escursione in campagna; si costeggiano aree semi-abbandonate ed altre occupate da orti e baracche lungo il fiume, ma il piacere di camminare rimane perchè ciò che potrebbe essere percepito come degrado è chiuso alla vista per la presenza di teli, staccionate e ripari di varie forme; man mano che si percorre il sentiero gli sale l'attesa per qualcosa di nuovo ed inatteso. Superato un piccolo tratto di asfalto, parte finale di via Benigni, un cartello bianco e rosso indica la direzione per accedere finalmente all'interno della Riserva e lo spettacolo cambia decisamente. L'escursioni sono state strutturate a tappe; ogni tappa un luogo e per ogni luogo una storia o un racconto su uno o più argomenti legati alla caratteristiche naturali e ambientali della Riserva, alla conoscenza delle specie vegetali e animali, alla storia antica e recente, al fiume e alle fragilità del territorio.
Per l'escursioni con gli adulti del Centro "La Mongolfiera" e con i ragazzi fragili del Centro "Casa Giona" e di quelli seguiti dalla Cooperativa Nuove Risposte l'appuntamento è stato dato alla rotonda finale di via Lodigiani, traversa di via Benigni nel quartiere di Casal de' Pazzi, in quanto le distanze sono notevoli dalle rispettive residenze e farle a piedi non era proponibile. In questo caso l'uscita è stata strutturata in maniera diversa puntando sulla sensorialità legata al rapporto con la natura (cos'è questo, cos'è quello) e poi si è giocato con la "scatola dei reperti", oggetti di varia natura e caratteristiche, per instaurare un dialogo sia ludico che coinvolgente.
Per le escursioni con la cittadinanza di è pensato di strutturare due uscite, una in bicicletta e una a piedi. La prima consiste in un itinerario ad anello, con partenza dal Centro UISP Fulvio Bernardini, lungo il corso del Fiume Aniene all'interno della Riserva, sfruttando i sentieri da Ponte Mammolo a Ponte Nomentano, e su via di Pietralata. La seconda a piedi utilizzando i percorsi fatti dagli studenti della Perlasca con appuntamento a via Lodigiani.
Da via Cicogna le tappe sono state:
Il Pero. Nome scientifico Pyrus pyraster, è un albero monumentale dalle caratteristiche incredibili per l'opinione comune che considera il pero un albero modesto (15 m di altezza, 3 m di fusto, con la chioma di 20 m ed età di circa 120 anni).
Il viale dei Pioppi. E' un bellissimo viale delimitato da due filari di pioppi cipressini che a partire dal pero selvatico si sviluppano per circa 140 metri in direzione nord.
Gli orti urbani. A partire dal 2011, in alcune zone della Riserva, sono iniziati i progetti di orti urbani. Ad oggi si contano 106 lotti assegnati ad altrettanti cittadini, per un totale di 4000 mq, che vengono coltivati in adesione ad uno specifico regolamento predisposto dall'Associazione Insieme per l'Aniene.
La passerella ciclopedonale. Il progetto di fattibilità è stato realizzato dal Dipartimento di Architettura e Progetto dell'Università "La Sapienza" è finanziato con un più di un milione di euro dalla Regione Lazio ed è una delle azioni inserite nel contratto di fiume dell'Aniene dall'Amministrazione pubblica. L'opera permetterà di unire il quartiere di Pietralata con quello di Casal de Pazzi all'altezza rispettivamente del campo di calcio Usai e gli orti urbani.
La Villa romana di via Tilli. Si tratta dei resti di una villa romana di età repubblicana presente vicino l'ingresso di via M. Tilli. L'intervento della Soprintendenza ha messo in luce le strutture di fondazione in blocchi di tufo e un complesso idraulico costituito da una cisterna e un cunicolo rivestito in cocciopesto.
L’obiettivo del Progetto è portare alla conoscenza dei bambini, dei ragazzi e della cittadinanza, la Riserva Naturale Valle dell’Aniene quale patrimonio del territorio e dei suoi residenti, e stimolarne la cura, la conservazione e gli interventi migliorativi. Ai laboratori outdoor (le escursioni) si sono associati, per gli studenti dell'IC Perlasca, i laboratori indoor (in classe).
Prima di entrare in Riserva, abbiamo dotato ogni studente di una mappa dei luoghi e un taccuino dove annotare e disegnare ciò che maggiormente poteva interessare ed emozionare.
In classe, i laboratori li abbiamo chiamati "Officina delle idee" quale spazio di riflessione e di creazione di materiali rispetto alle osservazioni effettuate durante le escursioni in Riserva. I contenuti emersi durante le passeggiate e la discussione nel gruppo classe sono stati riportati su un cartellone.