Casa AIMA - ODV

Centro di Assistenza Integrata ai Malati di Alzheimer e di sostegno ai loro familiari

RAGIONE SOCIALE E STORIA DELL’ASSOCIAZIONE

 

L’organizzazione di Volontariato Casa AIMA Onlus ( dal 11/06/2019 ha cambiato la denominazione in Casa AIMA – ODV ), ha iniziato il suo percorso nel 1998 grazie ad un accordo fra il Comune di Latina e l’Azienda USL di Latina sulla base di un progetto, elaborato dai membri Volontari dell’associazione, che prevedeva, la realizzazione di un centro di sollievo per le persone malate di Alzheimer.

Dal 31 ottobre 2022 con l'avvenuta iscrizione al RUNTS ( Registro Unico Nazionale Terzo Settore ) sono decadute le iscrizioni all'albo del Volontariato della Regione Lazio e del Comune di Latina Preso atto di questo l’organizzazione Casa AIMA - ODV è regolarmente iscritta al RUNTS  - Settore A - Numero di repertorio 62132 dal 31/10/2022, che non sono in corso procedure di revoca, e che l’organizzazione opera nel settore dei Servizi Sociali.


La sede operativa si trova in Via Vespucci 2, Latina in uno stabile di proprietà del Comune di Latina.


La sua Rappresentante Legale è la Sig.ra Daniela Berton che si avvale attualmente della collaborazione di una Responsabile della struttura Silvana Minichiello , di 12 volontari/e  e degli operatori del Servizio Civile.

A livello medico sanitario Casa AIMA . ODV può contare sulla collaborazione di medici volontari, il Dott. Alberto Righi, geriatra, la Dott.ssa Marilena Ponzani, psicologa e psicoterapeuta. Il loro intervento professionale in favore delle persone malate e dei i loro familiari consiste in: consulenza geriatrica, colloqui individuali di sostegno psicologico, incontri di sensibilizzazione e counseling, gruppi di sostegno, supervisione e formazione per i volontari.

L’Associazione, specializzata nel servizio di assistenza per le  persone malate di Alzheimer e per i loro familiari, nasce per dare una risposta a quelle che sono le esigenze, a livello  territoriale, sia dei malati che dei familiari e dopo un periodo iniziale di orientamento e di promozione territoriale, sull’esistenza della struttura, la stessa ha iniziato ad intervenire fattivamente sul territorio ed attualmente è diventata, evolvendo nel tempo, un punto di riferimento e di sostegno per tutte le famiglie che nella Provincia di Latina vivono quotidianamente la difficoltà che comporta avere un familiare malato di Alzheimer.

Ad oggi il Centro Casa AIMA – ODV  accoglie quotidianamente dai 7 ai 9 ospiti affetti dal morbo di Alzheimer, di grado lieve moderato. 

La malattia di Alzheimer è la forma più comune di deterioramento cognitivo nell’anziano e non solo; in Italia ne sono affette circa 800.000 persone.

E’ caratterizzata da una perdita della memoria e da un progressivo decadimento di tutte le funzioni cognitive e comportamentali.



Casa AIMA continua la sua attività di volontariato rivolta alle persone con malattia di Alzheimer ed ai loro familiari; tale attività si concretizza sia nel fornire supporto psicologico e consigli ai familiari nelle varie fasi della malattia, sia nell’assistenza diretta agli ammalati impegnandoli in attività di gruppo, per alcune ore della giornata, con lo scopo di stimolare e utilizzare al meglio le capacità cognitive ancora disponibili. Gli operatori, tutti volontari, hanno conseguito grazie all’esperienza maturata nel tempo e ad una notevole motivazione, la capacità di comunicare con queste persone cogliendone all’istante i sentimenti e i pensieri non sempre espressi in maniera facilmente comprensibile. Determinante per lo svolgimento degli esercizi di stimolazione che vengono proposti è la costituzione del gruppo e la conoscenza dei singoli ospiti: a tal fine l’inserimento viene preceduto da una intervista che assume il ruolo di valutazione multidimensionale finalizzata all’acquisizione di informazioni concernenti la personalità e di interessi peculiari del malato, la stadiazione clinica, le patologie concomitanti e le ricadute fisiche ed emotive che la malattia ha sui familiari. Tutto ciò è finalizzato all’individuazione sia degli aspetti deficitarii, che variano da persona a persona, ma anche dei punti di forza su cui basare il nostro intervento ( P.A.I. ); inoltre in questa maniera, ogni ospite all’interno del gruppo si troverà ad avere un “ ruolo “ che in particolari momenti potrà diventare facilitatore nei riguardi degli altri ospiti più colpiti in quel particolare aspetto, mentre in altri momenti sarà lui a ricevere supporto ed incoraggiamento. Ciò ha un effetto positivo sulla valorizzazione e sull’autostima dell’ospite stesso. L’aria che si respira a Casa AIMA è caratterizzata da “ CONVIVIALITA’ “, dove ogni persona porta ciò di cui dispone, e riceve secondo i propri bisogni: una condivisione che in certi momenti arriva alla commensalità creando un clima familiare ed allo stesso tempo terapeutico.

Casa AIMA presta particolare attenzione alla figura del Caregiver, colui che assiste il familiare affetto da malattia di Alzheimer; per questo motivo si è agito sia sostenendo il Caregiver, sempre esposto a momenti di vulnerabilità e stress, sia rafforzando il rapporto che lo lega al proprio caro ammalato. La risposta è stata data attivando dei gruppi di “auto mutuo aiuto”, i quali non sono semplici gruppi di terapia, ma affrontano anche problematiche quotidiane connesse all’assistenza, sotto la supervisione di uno specialista. 

Un'altra iniziativa intrapresa, grazie alla competenza di un socio volontario, è il “Giardino Alzheimer” caratterizzato dalla presenza di essenze vegetali dotate di colori vistosi e profumi: l’effetto sui malati di Alzheimer è rilassante e terapeutico. 

Casa AIMA si è fatta promotrice anche del cosiddetto “Caffè Alzheimer”, iniziativa largamente diffusa in tutta Europa ed in molte città Italiane, il cui scopo è riunire periodicamente i caregivers favorendo l’interazione tra loro e rompendo l’isolamento sociale che spesso l’assistenza comporta.

Dal 1998 anno di inizio dell'attività dell'Associazione hanno contattato o telefonicamente o personalmente almeno 8 - 9.000 famiglie per avere aiuto e informazioni.

Negli anni il Centro ha avuto nelle sue liste di attesa oltre 800 persone affette dalla malattia,  e almeno 500 delle quali sono state inserite e assistite nella struttura.