Percorso pellegrino: Certosa di pavia-Pavia
Accessibilità carrozzine mobilità ridotta: SI
Traccia GPS: clicca qui
Partenza: Momumento della Certosa di Pavia, Certosa di Pavia (PV)
Percorso: Partenza dalla Certosa di Pavia: 10 km pianeggianti lungo l'alzaia del Naviglio pavese, da percorrersi con attrezzatura trekking leggera di stagione.
Logistica : Per raggiungere la Certosa di Pavia, è suggerito utilizzare la stazione FF.SS. Certosa di Pavia, sulla linea ferroviaria Milano-Pavia , posta sul retro del perimetro della Certosa. Per il rientro da Pavia, utilizzare la locale stazione ferroviaria FF.SS.
Il Duomo di Pavia
Il Duomo di Pavia, intitolato a Santo Stefano protomartire e Santa Maria Assunta è la più imponente chiesa di Pavia e un importante edificio rinascimentale, sintesi di pianta centrale e longitudinale che anticipa le ricerche tipologiche intorno alla basilica di San Pietro a Roma. La cupola del duomo, alta 97 metri, è la quarta in Italia per altezza e dimensione, superata soltanto dalla basilica di San Pietro, dal Pantheon (di altezza minore ma più larga) a Roma e dalla basilica di Santa Maria del Fiore a Firenze. L'inizio dei lavori della cattedrale risale al XV secolo anche se la costruzione si protrasse a lungo fino al XX secolo e risulta tuttora non completata per quel che riguarda i rivestimenti marmorei, con particolare riferimento all'esterno e alla pavimentazione interna della basilica.
Sorge sul sito delle due preesistenti antiche cattedrali romaniche, unite e comunicanti, di Santo Stefano e di Santa Maria del Popolo (i cui resti sono visibili al livello della cripta). Tali costruzioni furono demolite progressivamente per far posto alla nuova cattedrale.
La costruzione della nuova cattedrale, voluta dal cardinale Ascanio Sforza, fratello di Ludovico il Moro, iniziò nel 1488 sotto la direzione dell'architetto Cristoforo Rocchi, ben presto affiancato da Giovanni Antonio Amadeo al quale alcuni studiosi attribuiscono il progetto generale. Altri autori riconoscono invece l'apporto progettuale di Bramante, per il quale la cattedrale pavese avrebbe costituito un precedente importante per il successivo progetto per la nuova Basilica di San Pietro a Roma. Altri storici mettono in evidenza la vicinanza del Duomo pavese con i contemporanei studi di Leonardo da Vinci del periodo milanese, su edifici a pianta centrale, che presentano analogie più come atteggiamento che per specifiche soluzioni. La storiografia generalmente attribuisce tale progetto originario a Bramante di cui risulta documentata la presenza in cantiere nell'agosto del 1488 per risolvere i contrasti sorti tra Rocchi e Amadeo e dare "disegnum seu planum".
In particolare vengono attribuiti a Bramante il progetto planimetrico, il disegno della cripta (terminata nel 1492), della parte basamentale della zona absidale dell'edificio e delle sagrestie.
La prima pietra fu posata il 29 giugno 1488; i lavori presero avvio sotto la direzione del Rocchi e dell'Amadeo, inizialmente con la supervisione del Bramante. Nel 1490 visitarono il cantiere, dando il loro contributo, anche Leonardo da Vinci e Francesco di Giorgio Martini. La prima parte a venire completata fu la cripta, nel 1492. Amadeo, affiancato dal 1498 da Gian Giacomo Dolcebuono, ebbe il ruolo preminente nella conduzione del cantiere e nella definizione della maggior parte degli alzati mediante un modello ligneo del 1495, realizzato da Rocchi e Giovan Pietro Fugazza e ancora oggi esistente.
Nel 1496 risulta parzialmente completata la sacrestia settentrionale (che fu conclusa solo nel 1636), mentre quella meridionale viene iniziata nel 1505 (completata nel 1676). Data l’assenza di cave di marmo e pietra nelle vicinanze di Pavia, a partire dagli anni ’90 del XV secolo, la fabbrica del Duomo stipulò numerosi contratti con privati possessori di cave, per lo più nella zona di Ornavasso e Crevola, per la fornitura del marmo. Le pietre erano trasportate con nave dal lago Maggiore al Ticino. L’abside dell’altare maggiore, realizzata tra il 1504 e il 1507, fu infatti realizzata utilizzata marmo di Ornavasso, Crevoladossola e pietre provenienti dalle cave di Arzo, Saltrio e Angera[16].
Nel 1518 la Fabbrica del Duomo, per assicurarsi continue e abbondanti forniture di marmo, acquistò tre cave a Crevoladossola, da dove, tramite il Toce, il Lago Maggiore e il Ticino, i blocchi di marmo giungevano a Pavia a porta Calcinara. Per agevolare tali operazioni, la Fabbrica fece edificare una strada che collegava le cave al Toce e mantenne alcuni scalpellini pavesi (come Ambrogio Massara e alcuni membri della famiglia Arrigoni) a Crevoladossola. La Fabbrica cedette a privati i diritti sulle cave solo alla fine del XVIII secolo[17]. Per agevolare l'afflusso di marmi e materiali da costruzione al cantiere del duomo, nel 1522 il duca Francesco II Sforza concesse l'esenzione dal pagamento dei dazi a tutti i trasporti destinati al Duomo.
Il cantiere della cattedrale proseguì lentamente attraverso i secoli con diverse fasi costruttive, ritardi dovuti alla mancanza di fondi e gravi problemi strutturali. Nel Cinquecento diresse a lungo i lavori Pellegrino Tibaldi ma le opere proseguirono in modo discontinuo, tra interruzioni e ripensamenti. Addirittura, nel 1566, disperando di completare il nuovo Duomo, si restaurò e riconsacrò la vecchia cattedrale romanica di Santo Stefano. Nel XVII secolo fu completata la parte corrispondente al presbiterio, che fu collegata alle navate del vecchio duomo demolendo l'abside romanica del Santo Stefano, consentendo quindi di utilizzare la prima porzione completata della nuova cattedrale (che fu consacrata il 24 agosto 1615). Nel 1647 e nel 1665 si completarono le navate minori est dei due transetti.
Nel XVIII secolo si mise mano al corpo centrale dell'edificio, completando la posa degli otto titanici pilastri dell'ottagono e innalzando, sotto la direzione di Benedetto Alfieri, l'altissimo tamburo, aperto da sedici finestroni, che nel 1766 fu portato fino all'altezza dell'imposta della cupola e poi coperto da un soffitto provvisorio in legno, destinato però a durare per oltre un secolo. Nel 1769 il Duomo era ufficiato da 25 sacerdoti e sei chierici, scesi a parroco, cinque dignitari, otto canonici, e sette cappellani nel 1877.
[fonte: Wikipedia]