IL PROGETTO
Un progetto dell'Associazione PALIURUS - NATURA, STORIA ED ECOTURISMO
con il contributo dell'Associazione ABRUSSELS
1.1. Titolo della proposta
Il Cammino dell’Adriatico
1.2. Introduzione
Il Cammino dell’Adriatico è il nome che Paliurus ha dato al percorso ciclopedonale che va da Martinsicuro (TE) a San Salvo (CH), lungo il tracciato abruzzese dei pellegrini che si recavano in Terra Santa percorrendo a piedi la penisola italiana da Venezia a Brindisi. Ciò è testimoniato storicamente dai cinque affreschi all’interno della chiesa romanica di Santa Maria di Propezzano, nel comune di Morro d’Oro (TE). Il Cammino dell’Adriatico promuove il turismo lento ed ecologico in una costa veloce come quella adriatica, riscoprendone le bellezze artistiche e naturali con attenzione all’identità dei luoghi, cosa che, invece, il turismo di massa costiero ha negli anni banalizzato o ignorato. Il Cammino dell’Adriatico ha il suo punto di forza nell’essere collettore di tutti gli altri percorsi che, a pettine, vanno dalla costa verso l’interno, con la funzione di diventare un mezzo indispensabile per riconnettere i principali centri abitati e i territori circostanti, un modo per rendere autentico anche il vivere quotidiano di chi li abita.
1.3. Finalità
Il progetto mira a valorizzare il patrimonio storico e culturale dei centri della costa adriatica abruzzese in chiave turistica, attraverso un percorso lento di esplorazione del territorio, alla scoperta dei suoi tratti identitari e peculiari, troppo spesso rinnegati perché retaggio di un passato povero ed erroneamente considerato arretrato a confronto con i canoni della società industriale del secondo dopoguerra, sempre più globalizzante e spersonalizzante.
1.4. Definizione degli obiettivi
Gli obiettivi del progetto sono:
a) Creare una cultura del Cammino come esperienza di conoscenza del territorio sia per i residenti sia per i visitatori esterni, attraverso incontri con le scolaresche, la cittadinanza e gli operatori turistici locali e lo sviluppo di un brand, anche con riferimento del logo [GC1] già disponibile;
b) Accrescere il benessere psico-fisico della popolazione, con particolare attenzione alle generazioni più giovani, con la riscoperta del piacere di camminare, riducendo le ore di inattività fisica e il traffico veicolare;
c) Valorizzare l’infrastruttura ciclopedonale “Bike to Coast” in via di completamento sulla costa abruzzese, diffondendo informazioni storiche, culturali, antropologiche e naturalistiche per attivare un percorso esperienziale permanente nei suoi fruitori con benefici per l’indotto turistico-culturale;
d) Riqualificare il territorio attraverso la divulgazione dei caratteri storici, culturali e ambientali che lo identificano, ancora oggi minacciati da mire speculativa e detrattive obsolete;
e) Realizzare iniziative culturali attraverso l’esposizione di una mostra itinerante composta di pannelli fotografici e guide cartacee e online che possano illustrare al pubblico le peculiarità del Cammino lungo i 130 km di costa della regione Abruzzo;
f) Realizzare un audiovisivo di 5 minuti in lingua italiana con sottotitoli in inglese per promuovere il Cammino dell’Adriatico al pubblico regionale, nazionale e internazionale.
1.5. Le azioni del progetto
La proposta intende coinvolgere i cittadini dal basso, partendo dalle nuove generazioni, sottoposte a una continua dissociazione dal contesto locale in cui vivono a causa di modelli consumistici e stili di vita sempre più alienanti e omologanti, ma senza tralasciare alcuna fascia di popolazione. Grazie alle competenze di accompagnatori turistici, divulgatori ambientali e di insegnamento dei propri soci, Paliurus organizzerà incontri con le scuole per promuovere il Cammino come “strumento di riscoperta del territorio” per il progresso culturale, ambientale e civico delle comunità che abitano la costa abruzzese.
Più in particolare, sono previste:
· Attività didattiche lungo tratti del Cammino dell’Adriatico relativi al comune di provenienza della scuola coinvolta in modo da creare un senso identitario di “adozione” e attaccamento al territorio, valorizzandone gli elementi propri e distintivi (monumenti, elementi naturali, presenza di specie animali e vegetali, tradizioni locali).
· Attività di divulgazione lungo il Cammino dedicate alle comunità locali per mezzo di passeggiate guidate.
· Allestimento di una mostra itinerante in collaborazione con gli enti e le associazioni territoriali per creare una “cultura del Cammino”.
· Realizzazione di un audiovisivo di qualità Full HD in italiano con sottotitoli in inglese per promuovere il Cammino dell’Adriatico al vasto pubblico, anche internazionale.
1.6. AREA del progetto
L’Area del progetto è rappresentata dai 130 km della costa Adriatica da Martinsicuro a San Salvo. Oggi, nell’immaginario collettivo, essa appare come una conurbazione senza soluzione di continuità a nord di Ortona, mentre la parte a sud conserva un certo grado di naturalità, tuttavia minacciata dalle spinte omologanti del turismo di massa che rischierebbe di stravolgerne il paesaggio e i valori più intrinseci. La presenza della ciclovia adriatica in quest’area è indubbiamente un vantaggio per chi volesse fruire del Cammino in sicurezza, evitando il più possibile il traffico veicolare. Allo stesso modo, la presenza di centri urbani garantisce all’utente la possibilità di godere di servizi turistici diffusi, senza correre il rischio di incorrere in lunghi tratti completamente deserti o senza copertura telefonica.
1.7. Soggetti coinvolti
· Paliurus: un’associazione di volontari, fondata a Pineto (Teramo) il 12 marzo 2016 per preservare le emergenze storiche, artistiche, culturali e naturalistiche del territorio dell’Abruzzo (ma non solo), e per promuovere un turismo eco-sostenibile che implichi riscoprire, comprendere e conservare il genius loci, ovvero l’elemento maggiormente identificativo di ogni luogo. Il nome e il logo di questa associazione si riferiscono a una pianta spinosa, molto diffusa nell’area mediterranea: la marruca, pianta sacra all’antico popolo dei Marrucini, il cui nome scientifico è Paliurus spina-christi.
· Scolaresche in 3 Comuni costieri dell’Abruzzo (1 per ciascuna provincia).
· Popolazione della costa abruzzese con il coinvolgimento di associazioni, operatori economici e culturali locali in 5 incontri pubblici (distribuiti in ciascuna provincia) ed esposizioni della mostra fotografica itinerante sul Cammino.
· Enti territorialmente competenti (Comuni, Musei, Capitaneria di Porto, ecc.).
1.8. Organizzazione dei contenuti
8.1 Contenuti storico-religiosi: L’iniziativa intende rilanciare la costa abruzzese come antico percorso che unificava gli insediamenti marittimi dall’epoca italica ai giorni nostri, come parte del più vasto Cammino percorso dai pellegrini che raggiungevano Brindisi a piedi per imbarcarsi alla volta della Terra Santa e viceversa. La testimonianza storica più evidente del Cammino dell’Adriatico è conservata nell’abbazia di Santa Maria di Propezzano (Morro d’Oro, Teramo), narrata da un ciclo di cinque affreschi in cui si ricorda il miracolo del corniolo, avvenuto in presenza di quattro arcivescovi tedeschi nel 780. Partendo da questa solida evidenza, il Cammino mostra un enorme potenziale attrattivo per il turismo religioso, se consideriamo che consente di collegare, attraverso la forma contemplativa del pellegrinaggio, diversi luoghi di culto della Regione: il santuario della Madonna dello Splendore (Giulianova), l’Abbazia di Santa Maria di Propezzano (e da lì il percorso interno della “Valle delle Abbazie”), il Duomo di Atri (raggiungibile attraverso un percorso pedonale collinare di 15 km) la basilica della Madonna dei Sette Dolori (Pescara, trekking urbano), la basilica di San Tommaso (Ortona), l’abbazia di San Giovanni in Venere (Fossacesia), il santuario del Miracolo Eucaristico (Lanciano, percorso pedonale collinare di 15 km da attivare) e il santuario della Madonna dei Miracoli (Casalbordino).
8.2 Contenuti storico-archeologici-architettonici: Oltre ai luoghi di culto summenzionati, il territorio attraversato dal Cammino vanta antichi approdi costieri (Castrum Truentinum, Castrum Novum, Matrinum, Ostia Aternum, Horton, Histonion, ecc.). Resti archeologici e toponimi testimoniano l’antica discendenza italica e romana della regione. Lo stesso Adriatico prenderebbe il nome, secondo alcuni storici come Paolo Diacono, dalla città di Atri, un tempo Hatria. Un sistema di torri e di fortezze costiere, realizzato nel corso dei secoli per difenderlo dal pericolo di invasioni dal mare, testimonia una storia di incontri, ma anche di scontri con le altre culture del Mediterraneo. Questo è dimostrato anche da suggestivi abitati medievali incastellati in cima alle colline che dominano il mare. Paliurus intende valorizzare il patrimonio già disponibile, ma anche riscoprire, attraverso il Cammino, quello che è andato perso o danneggiato attraverso i secoli (Torre Mucchia a Ortona, i resti dell’Abbazia di Santo Stefano in Rivomaris a Casalbordino).
8.3 Contenuti culturali: Il Cammino attraversa città legate a figure di assoluto rilievo culturale: Gabriele d’Annunzio (Pescara, Ortona, San Vito Chietino), Ennio Flaiano (Pescara), Francesco Paolo Michetti (Francavilla al Mare), Francesco Paolo Tosti (Ortona), Filippo Palizzi, Dante Gabriele Rossetti (Vasto), ecc. In particolare, il “cenacolo michettiano” fungerà da filo conduttore della cultura lungo il Cammino, richiamando a un’epoca in cui le automobili erano rare e la gente si muoveva perlopiù a piedi. Inoltre, la produzione artistica dei personaggi elencati sopra era fortemente ispirata dalle usanze, dalle credenze, dai riti e delle tradizioni delle genti marinare, connotate proprio dalla loro appartenenza fiera all’Adriatico selvaggio evocato da d’Annunzio. Dall’epoca italica fino ai giorni nostri, l’identità dei popoli che si sono affacciati sul tratto di costa della regione Abruzzo è stato caratterizzato dal bisogno di esplorare il mare per trarvi sostentamento mantenendosi al sicuro, sulla terraferma, dai nemici che lo infestavano. Questa esigenza è manifestata dal Trabocco, elemento dell’immaginifico dannunziano per eccellenza e tratto distintivo e identitario della costa teatina, e dalle festività religiose (Sant’Andrea a Pescara, San Leone a Silvi, ecc.). Anche le credenze legate a spiriti e spiritelli (pandafeche, mazzmaurill, ecc.) sono legate fortemente alla duplice natura marinara e agrosilvopastorale che caratterizza lo spirito degli abitanti della nostra regione.
8.4 Contenuti enogastronomici: La cucina abruzzese è tra le cucine regionali più apprezzate all’estero. La produzione agricola e la tradizione marinara del territorio attraversato dal Cammino garantiscono all’utente una cucina d’eccellenza, realizzata con prodotti locali di successo, punto di forza assoluto dell’offerta turistica che si intende sviluppare.
8.5 Contenuti naturalistici: Paliurus intende promuovere la rete di aree naturali protette che si trova lungo il “corridoio ecologico” del litorale abruzzese mettendolo in relazione con il sistema di riserve e parchi collinari e montani attraverso il recupero di percorsi pedonali che assecondino l’orografia, costituita da valli a pettine, della fascia costiera della Regione. L’associazione non trascurerà gli aspetti economici legati al rapporto delle comunità locali con il mare e la costa (pesca, utilizzo della spiaggia, conoscenza delle erbe spontanee, ecc.) in chiave ecologica sostenibile. Il Cammino rappresenta di per sé un’offerta di turismo lento e rispettoso della natura dei luoghi.
bibliografia e sitografia
http://paliurus.strikingly.com/
https://www.facebook.com/associazionepaliurus/
https://www.bikeitalia.it/tag/bike-to-coast/
http://paliurus.strikingly.com/blog/il-cammino-dell-adriatico
http://paliurus.strikingly.com/blog/mostra-a-pineto-sul-cammino-dell-adriatico
https://www.youtube.com/watch?v=fJ-AqbVr6PE