I Protagonisti 

In ordine di apparizione

Sergio Scorzillo

Mi presento: nel campo dello Spettacolo ho iniziato a 16 anni fondando una compagnia di Cabaret (I Lunatici), poi per quattro anni sono stato attor giovane con gli Attori Associati di Udine. Ho svolto l'attività teatrale in contemporanea con l'altra mia lavorativa (sono stato infatti, inoltre, Operatore commerciale esperto del settore della musica stampata per Ricordi, Bmg, Universal e Hal leonard), frequentando stages con Vera Olivero (docente al “Creative Drama” di Buenos Aires), con Luciano Beltrami (Metodo Decroux), Claudio Orlandini, Enrico d’Alessandro (dizione), Mamadou Dioume (del Centre Internazionale des Créations Théatrales de Paris diretto da Peter Brook), Eugenio Barba (Odin Teatret), Luigi Squarzina (regia), Gabriele Vacis e Laura Pasetti (Charioteer theatre), e doppiaggio con Cip Barcellini. Ho lavorato nel 1980 con il “Teatro Gerolamo” di Milano diretto da Umberto Simonetta nell“Adalgisa” di Gadda, con Rosalina Neri e Luca Sandri. Tra le molte interpretazioni a teatro ricordo in particolare parti di rilievo in: “Così è se vi pare”, ”Lazzaro” e “La ragione degli altri” di Luigi Pirandello; “Esperienze di Giovanni Arce filosofo” di Rosso di San Secondo; ”Al Dio ignoto” di Diego Fabbri; “La regina e gli insorti” di Ugo Betti; “La fastidiosa” di Franco Brusati; ”Nina” di Andrée Roussin, ”Pergolesi” di Emilio de Marchi, “La Miliardaria” di G.Bernard Shaw, “Quindici anni d’amore” di Marcel Achard, “Cyrano” di Edmond Rostand “La cantatrice calva” di Eugène Ionesco, "La Tempesta" di Shakespeare, "La zia di Carlo" di Brandon Thomas, “Play” di Samuel Beckett e “Rashomon” da Kurosawa. Ho partecipato agli spettacoli “Varietè”, “La vita-il sogno”, "La forma dell'incompiuto" e "Ondine" diretti da Andrè Ruth Shammath. Sono stato nel 2013 nel cast della commedia ritrovata del 700 "Il falso ospite". Ho al mio attivo molte partecipazioni in qualità di voce recitante in concerti (con piano, con strumenti antichi, con orchestra sinfonica e da camera. Tra le altre, alla prima nazionale con l’Orchestra Vittadini al Fraschini di Pavia, nell’opera di Viktor Ullmann “Der Kaiser von Atlantis”; e tre concerti organizzati dalla Fondazione Mazzotta in occasione della mostra su Paul Klee, con l’Ensemble Klee di Berna). Sono stato aiuto regista nella messa in scena dell’opera di Haendel “Amadigi di Gaula”, al Piccolo Teatro Melato. La mia voce è in sottofondo a decine di videopresentazioni di libri, noir e non, tra cui “Milano criminale” di Paolo Roversi. Coprotagonista del corto “L’Ira funesta” con Stefano Chiodaroli, e il “Lettera di un razzista bianco”. Nel 1988 ho vinto come autore il premio “Carlo D’angelo” al Concorso Nazionale Vallecorsi di Pistoia con la commedia “Passo a due”. Stesso premio ho ottenuto nel 1992 con la commedia “Quello che volevo da me”, pubblicata nella collana Rugginenti Teatro. Entrambe le commedie hanno avuto una mise en espace al Teatro Filodrammatici di Milano dirette da Claudio Orlandini, regista che ha anche messo in scena i miei “Testamenti” e “Sotto frammenti di ghiaccio”. Ho scritto un libretto per un’opera buffa su musica di Roberto Cittadini. Ho rielaborato per il teatro il romanzo di Paolo Roversi "Taccuino di una sbronza" . Ho ideato nel 1996 la collana Audiobook edita da Rugginenti, dirigendo e interpretando “Scrooge-Canto di Natale”, “Poeti dell’800”, “Poeti del 900”, “Montale”, ”Letteratura del 900”, ”Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”, “Neruda”. Dal 2009 ho inciso in 10 compact disc i testi delle arie da camera di Verdi, Bellini, Donizetti, Rossini, Tosti e Arie Antiche Italiane per la BMG Ricordi/Universal. Attualmente dirigo la mia compagnia Reading Gaol, che ho fondato nel 2017, con cui, da regista, ho messo in scena i miei testi: "La guerra di Alvise", "Ballata Lirica", "Fuori dal fango", "Prodigus"e “Amiche”. I miei ultimi testi sono: “Non ti preoccupare”, “Le finestre del tempo”, “Il controllo del mare”. Sono redattore della rivista Musica361.

Alessandro Baito

Laureato in Letteratura Inglese, professore di inglese, ma anche spagnolo, ha frequentato corsi di dizione e recitazione presso il C.T.A. di Milano.

Ha cominciato la carriera di attore professionista per la Compagnia Atecnici di Busto Arsizio; dopo una breve esperienza in lingua spagnola con la Compagnia Trànsito di Madrid è tornato in Italia e si è dedicato al teatro-ragazzi, prima con la suddetta compagnia di Busto e poi per la Compagnia Il Carro di Tespi di Milano.

Ha collaborato con Fabio Sonzogni di Sipario Film Commission, Fantinato e Mandelli della Compagnia degli Equilibristi, Mario Ventura di Ordet Teatro, Roberto Brivio e Riccardo Mazzarella del Teatro Ariberto, Luisa Borsieri dell'Arteatro. Parallelamente, nei primi anni Duemila, ha avuto un'intensa attività come lettore per conto principalmente delle edizioni Apollo e Dioniso di Virgilio Patarini, e del Comune di Monza. Dal 2001 partecipa a diverse produzioni del Teatro del Battito, come ad esempio il monologo “Kavafis… solo un poeta”. Attore nella compagnia Teatro in Mostra di Como di Laura Negretti dall’ anno della sua fondazione. Presente in diverse produzioni della compagnia: “Antigone” (basata principalmente su Sofocle e Anouilh); “Café Belle époque” (la storia de La Signora delle camelie/La Traviata vissuta da una coppia di giovani camerieri nella Parigi di inizio XX secolo); “Di sabbia e di vento” (la discriminazione di genere nel doppio racconto della storia di Giovanna d’Arco e di Camille Claudel).
Attore per spettacoli nelle scuole secondarie per conto della Compagnia El Tablado di Milano, con spettacoli e laboratori in lingua spagnola. Lettore per l’Associazione Mnemosyne di Monza, soprattutto nel loro progetto “Inchiostri d’amore”, una serie di reading che fanno rivivere le storie d’amore di personaggi famosi.
Tra i molti spettacoli che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni: “Just for One Day”, spettacolo multimediale con la regia di Giorgio Magarò in un’alternanza di linguaggi per esprimere la forza e l’universalità del mondo che David Bowie ha creato nella sua lunga carriera; “Uomini siate e non pecore matte”, un reading che ha redatto/scritto sul tema della follia (che poi è il tema del peccato) in Dante; “Shoto”, un testo che ha scritto e diretto e interpretato per una scuola di karate nel 2019. Per l’associazione che ha con sua moglie, l’artista, fotografa e gallerista Valentina Anna Carrera, A Est dell’Eden, ha elaborato diverse letture, frutto di ricerca e scrittura, soprattutto all’interno del progetto “Bereshit” sulla cultura ebraica.

Virgilio Patarini

VIRGILIO PATARINI (Breno, 1967) è autore poliedrico: scrittore, regista teatrale e di cortometraggi, critico e curatore di mostre d’arte contemporanea, pittore. Dopo il Liceo Classico e Lettere Classiche a Milano, è passato al DAMS di Bologna. Contemporaneamente è stato allievo di Kuniaki Ida a Milano (Teatro), e poi di Arnaldo Picchi (Regia) e Renato Barilli (Arte Contemporanea) a Bologna. Cresciuto a Milano, città dove ha abitato fino ai quarant’anni, ha poi vissuto tra Ferrara, Venezia e Napoli. Da cinque anni è tornato a vivere nella sua terra di nascita, in Valcamonica, sia pur continuando a spostarsi per lavoro tra Milano, Venezia e Roma.

Come autore teatrale tra il 1992 e il 1993 suoi testi (Ivan e il maestro, Tutta colpa di Ponzio Pilato, Vuoti di scena) sono stati premiati al Premio Ugo Betti, al Premio Vallecorsi e al Premio IDI Autori Nuovi. Come regista teatrale ha al suo attivo la messa in scena di una ventina di spettacoli da “Il diario di un pazzo” che debutta a Milano al Teatro Libero nel lontano 2000, fino a “Variazioni su Saffo” a Ferrara, nel 2015 e a Venezia nel 2017 e "Le streghe di Macbeth" in Valcamonica nel 2022.

Ha ideato, organizzato e diretto festivals vari (Russkij Festival a Milano, nel 2000, 2001 e 2003; Ferrara Art Festival nel 2014, 2015, 2016; Piacenza Art Festival, 2014) e rassegne multidisciplinari (Dramatis Personae, Napoli, Castel dell'Ovo, 2015; Aut-Out of Biennale, Venezia 2017, e molte altre).

Ha all’attivo la curatela di oltre quattrocento mostre d’arte contemporanea in gallerie private e spazi museali di tutta Italia (dal Castello di Carlo V a Lecce a Palazzo Zenobio a Venezia, dalla Palazzina Liberty di Imperia a Castel dell'Ovo a Napoli, dal Castello Estense di Ferrara al Castello Malaspina di Massa) e di oltre cento cataloghi, tra cui una decina pubblicati dall’Editoriale Giorgio Mondadori. 

È stato fondatore, presidente e direttore artistico della Associazione Culturale Apollo e Dioniso dal 1998 al 2008, associazione culturale con la quale, tra l’altro, ha dato vita ad una casa editrice (Apollo e Dioniso Edizioni) e gestito per tre stagioni gli eventi della Basilica di  San Celso a Milano (dal 1999 al 2002). 

Dal 2008 ad oggi dirige l’associazione culturale Zamenhof Art.

Ha fondato e diretto quattro gallerie a Milano: l’Atelier Chagall (dal 2003 al 2013), la Galleria Mirò stagione 2005-2006 e la Galleria Zamenhof (dal 2008 al 2013); dal 2019 al 2022 la Vi.P. Gallery Milano (già Atelier Chagall). Ha fondato e diretto nella stagione 2013-2014 la Galleria 20 di Torino e nella stagione 2022-2023 la Vi.P. Gallery Venezia. Inoltre è stato curatore di mostre alla Muef Art Gallery di Roma dal 2016 ad oggi.

Ha diretto per tre anni le attività e gli eventi di Palazzo della Racchetta a Ferrara (2013 - 2015) e prima per alcuni mesi di Palazzo Zenobio a Venezia (nel 2012).

Nel 2018 ha aperto la Vi.P. Gallery Valcamonica, a Niardo, e dal 2020 co-gestisce con l’associazione Zamenhof Art il Museo di Nadro e la Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo (BS). Dal maggio 2023 gestisce anche il Museo e il Parco Archeologico di Luine a Darfo Boario Terme (BS) e dal maggio 2024 il Parco Archeologico di Sellero. Tutti e tre i parchi fanno parte del Primo Sito UNESCO italiano.

Ilaria Marini

Ilaria Teresa Marini, classe 1996, è attrice teatrale e insegnante di lettere, laureata in Filologia Moderna

Si approccia al mondo del teatro grazie al suo insegnante di italiano, dal quale assorbirà l’amore per la poesia, per l’insegnamento e per la recitazione, attività che costituiscono tuttora la sua quotidianità.

Collabora con diversi registi e compagnie, che propongono spettacoli tra loro eterogenei. Con la compagnia clarense Alveare, spazia dalle messe in scena per bambini (Cenerentola; Lo Schiaccianoci) agli spettacoli originali (Il cielo di carta; Il sogno di Maria), fino alla rievocazione dantesca (spettacolo itinerante Oh, voi che andate). Con Fabulae Inversae, compagnia universitaria, mette in scena le commedie latine di Plauto e Terenzio (Menaechmi; Heautontimorumenos; Bacchides), cimentandosi nell’interpretazione di personaggi maschili; sempre legata all’Università Cattolica, l’associazione CUT - La Stanza le permette di interpretare la protagonista in “Didone ed Enea”, spettacolo originale tratto dal capolavoro virgiliano, andato in scena al Teatro Sociale di Brescia e dare voce e corpo a una delle Ragazze di Barbiana, nella trasposizione teatrale dell’omonimo libro-testimonianza di Sandra Passerotti.

Saltuariamente interpreta brani della Commedia per le conferenze di Gianfranco Serioli e dal 2023 collabora con Virgilio Patarini per la riscrittura shakespeariana “Le streghe di Macbeth”. 

Domitilla Colombo

Si è diplomata alla Scuola del Teatro Arsenale di Milano. Tra gli altri docenti nella sua formazione, Enrico D'Alessandro, Ombretta De Biase, Ottavio Bordone, Gareth Somers.

Attiva dal 2001, ha partecipato a spettacoli in prosa e versi, dialetto milanese filologico e grammelot. Ha recitato più volte al Teatro di Documenti (Roma), allo storico Teatro Gerolamo (Milano), e collaborato con realtà orientate alla poesia (Spazio Alda Merini, Milano; Piccolo Museo della Poesia, Piacenza; Gruppo Letterario Acàrya, Como; Associazione Verseggiando sotto gli astri, Milano). Lavora spesso in iniziative contro la violenza di genere. È, inoltre, insegnante di dizione. Ha preso parte, tramite un’intervista personalizzata, al volume Milano al femminile, i talenti delle donne (Jaca Book, 2020). 

Finalista al Premio Hystrio 2003, e segnalata al Premio Fersen 2007.

Tra gli spettacoli interpretati:

Perla - la Santa, la Regina, la Strega (testo e regia di Anna Ceravolo); Ligeia che visse due volte (da E.A. Poe; testo e regia di Danilo Caravà); Cosima Wagner: i cromatismi di un’esistenza (testo e regia di Danilo Caravà); La Padrona, (da F. Dostoevskij; testo e regia di Danilo Caravà); Varianti di stupro (testo e regia di Sandro Montalto); Tredue (testo e regia di Anna Ceravolo); Gli oscuri daduchi (testo e regia di Danilo Caravà); De là del mur e altre storie, da Delio Tessa a Franco Loi (regia di Guido Oldani); L’Adalgisa (da C. E. Gadda; regia di Aleardo Caliari); Buone Maniere (testo di Anna Ceravolo; regia di Anna e Carla Ceravolo); Leopardi, l’insolvibile dolcezza dei Canti (progetto e regia di Massimo Silvotti); Ascolto il tuo cuore, Milano (da A. Savinio; regia di Aleardo Caliari); Alla ricerca di Camille Claudel (testo e regia di Donatella Massara); La sposa di Ade (testo e regia di Danilo Caravà); Gli amori disperati di Beethoven (testo e regia di Adriano Bassi); Vuoti di scena (testo e regia di Virgilio Patarini); Caccia alle streghe (testo e regia di Donatella Massara); L’osteria della Liggera (testo di Alessio Corini e Roberto Sfondrini; regia di Alessio Corini); Come farfalle (testo e regia di Miriana Ronchetti); Lo scialletto di Cherie (da Annie Vivanti; testo e regia di Donatella Massara); Simone Weil, il pensiero e l'azione (testo e regia: Ombretta De Biase); Le Troiane, di Euripide (regia di Danilo Caravà): Che per la guerra… ci tocca di partir! (testo e regia di Alessio Corini); E rid nissun, medra! (testo e regia di Danilo Caravà); Deledda mon amour (elaborazione e regia di Donatella Massara); Le milanesi in nero (testo e regia di Danilo Caravà); Le lettere di Demetra (progetto e regia di Danilo Caravà); Giovanna la Pazza nell’angolo del cerchio (testo e regia di Danilo Caravà); Non dimenticar le mie canzoni - Omaggio a Giovanni D’Anzi (di Piero Colaprico; regia di Maria Roccatagliata); Tre donne intorno al Domm (da Porta, Gadda, Testori; elaborazione testuale di Domitilla Colombo; regia di Danilo Caravà); Carlo Porta e la Ninetta del Verzee (progetto e regia di Piero Colaprico)

Riccardo "Fritz" Piricò

Attore, regista e drammaturgo, Riccardo Piricò nasce nel 1967 e già fin da giovane cresce all’ombra artistica del Teatro della Tosse a Genova, sotto l’illuminata guida di Tonino Conte, Emanuele Luzzati e Piero Alloisio. La sua formazioni teatrale spazia tra stili diversi appresi presso la Scuola di Teatro Fraschini, a Pavia, Scuola Civica Teatro Grassi, a Milano e la Scuola Internazionale di Teatro Jacques Le Coc con il maestro Ida Kuniaki con il quale consegue il diploma. Dopo diverse specializzazioni e un diploma in pianoforte si è cimentato in molti generi artistici diversi: dal teatro di figura al teatro giapponese, dal teatro di ricerca fino al musical, esperienza culminata con la produzione dell’opera musicale “Quando le Rose cadranno”, spettacolo ancora in scena dopo circa 5 anni. Vincitore del “premio nazionale di regia Fantasio Piccoli- Estro Teatro” con lo spettacolo “Baccanti”, finalista per il premio di regia internazionale con lo spettacolo “Sogni e speranze di una notte di mezza estate”, vincitore del Premio di Letteratura Borrello con il testo “Una vita un prezzo”, e del concorso di drammaturgia “monologhiamo” con il testo “- 173”. Insegna recitazione presso diverse scuole lombarde, in particolare con La scuola di Teatro e Danza Il Ramo di Lodi, e collabora con molte associazioni, tra cui Zamenhof Art, per la realizzazione di progetti teatrali e didattici. L’ultima produzione è stata dedicata al teatro di comicità e satira, con il testo “AgroDolceVirus” e “Camunia Mon Amour”