Al primo piano del convento si trova la VECCHIA FARMACIA che è una delle più antiche farmacie d’Europa, tutt’ora intatta. Nei primi anni la farmacia conventuale era riservata esclusivamente all’uso dei frati. Verso la fine del 1700 fu aperta al pubblico e questo fu un priviliegio, dato che tutte le farmacie erano ad uso privato e ciò anche in considerazione della loro competenza.
La suddetta farmacia fu creata originariamente al fine della ricerca farmaceutica per il convento e per la coltivazione delle erbe medicinali, ma allo stesso tempo per il motivo caritativo: cioè per aiutare i poveri che non potevano pagare l’onorario ad un medico. Come risultato dei loro buoni servizi, Papa Pio VIII concesse a questa farmacia l’onore di provvedere le medicine per i papi e i loro familiari e inoltre anche alle comunità religiose. Papa Gregorio XVI confermò i suddetti privilegi ai padri carmelitani con il titolo “La Farmacia Santa Maria della Scala.”
I risultati della prolungata ricerca dei segreti della natura di questi frati, e dei valori delle erbe medicinali completi d’istruzioni per le mescolanze, di dosi e d’infusioni, sono stati scritti e conservati in manoscritto finito nel 1634. Questi frati erano esperti nell’arte del curare, tanto è vero che gli studenti di quel tempo lo confermano, infatti fin dal 1700 esisteva già la scuola di botanica, chimica e farmaceutica. Come una delle tante prove della loro competenza sta nella celebre “Acqua Antipestilenziale” o anche nella “pomata antibiotica” (Teriaca), entrambi avevano degli effetti sorprendenti. La Teriaca poi conteneva 57 diversi tipi di erbe, più la carne della vipera. Ciò che ci sorprende è che questi frati che lavoravano in questa farmacia nel corso dei secoli siano diventati famosi per la loro ricerca dei valori medicinali delle erbe europee.
Questa era la scienza che rispettava il passato della natura, la quale non aveva nessun difetto e quale non è stata mai completamente sostituita. Si conserva tutt’ora nell’atrio dell’ingresso un dipinto che raffigura uno dei più famosi frati della storia del convento – Frate Basilio – mentre insegna ai suoi discepoli le virtù e i segreti delle erbe.
La suddetta farmacia ha chiuso la sua attività il 31/01/1954, interrotta solo per tre mesi circa causa dell’incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello stato, che oltre aver asportato da questo luogo n. 8000 volumi di valore, mise anche all’asta la farmacia che, con non piccolo sforzo, fu poi riacquistata dai religiosi. Ed ora, quasi come ricordo dell’attività passata, resta la produzione di liquori, prodotti col metodo e ricetta di quei tempi.
SALA DI INGRESSO
Una porta di ingresso misteriosa si apre al visitatore. In alto una scritta del Libro della Sapienza che recita: «NEQUE HERBA, NEQUE MALAGMA SANAVIT EOS. SED TUUS, DOMINE, SERMO, QUI SANAT OMNIA» che tradotto sarebbe «Né l'erba li guarì, né la miscela. Ma la Tua parola, Signore, la quale sana ogni cosa». Al lato un quadro di Pier Leone Ghezzi ritrae Fra Basilio della Concezione che impartisce lezioni a giovani frati e laici. Fra Basilio è stato un importante speziale, che rese famosa la Spezieria della Scala grazie all'invenzione di alcuni medicamenti.
SALA DELLA VENDITA
La porta di ingresso si apre sulla sala della vendita, ovvero la sala principale dell'Antica Spezieria della Scala. La volta, affrescata con lo stemma dei Carmelitani Scalzi, è un sapiente trompe-l'oeil. Nella sala si sente il profumo delle erbe di una volta. Si vedono antichi armadi pieni di ampolle e barattoli con gli antichi medicamenti, un bancone con una bilancia, un grande vaso in marmo contenente la Theriaca, un antico medicamento a base di carne essiccata di vipera e, sul fondo, il pezzo più importante: il Libro dei Semplici, ovvero l'erbario di Fra Basilio, conservato in una teca.
LABORATORIA GALENICO
Sulla sinistra della sala della vendita si trova un piccolo laboratorio, che conserva strumenti tipici del laboratorio di chimica: bilance, pipette, becher, ampolle, pestelli, diverse sostanze. Non mancano le lampade ad olio, un lavello al centro e alcuni armadietti.
UFFICIO
Sulla sinistra della sala della Vendita, l'ufficio del farmacista. Una libreria al centro, conserva diversi volumi legati alla botanica e alla farmacia. Di fronte capienti armadi, dipinti all'esterno con i personaggi più importanti della scienza medica nei secoli e all'interno con i Re e Regine ospiti della spezieria, conservano delle scatole con diverse erbe e un'affascinante composizione in cristallo di Rocca. Sul fondo il banco del farmacista, con lo stampo delle ricette, la bilancia e un’antica lente d’ingrandimento. Di fronte in alto, l'insegna storica della Spezieria della Scala,con l'indirizzo, il numero di telefono e la presentazione dei medicamenti più famosi.
LABORATORIA
Un corridoio in cotto antico collega la sala d'ingresso con un laboratorio all'avanguardia: diversi macchinari, quali estrattori e presse, testimoniano la fervida attività di produzione dei medicamenti. Nell'antica cella punitiva, si alloggia una “pilloliera”, un macchinario in grado di creare pillole e compresse da polveri di varia tipologia.