Per agevolare il caricamento del percorso sui vostri GPS, la traccia intera è stata suddivisa in tre file gpx distinti.
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Il percorso si articola su zone d'alta montagna in cui le altitudini arrivano a superare i 2500 metri.
Si consiglia di affrontare la Super Randonnée nel periodo estivo, preferibilmente tra giugno ed agosto.
SARA' PREMURA DEL PARTECIPANTE INFORMARSI RELATIVAMENTE ALLA CHIUSURA E APERTURA DEI PASSI.
L'equipaggiamento è fondamentale ed è necessario attrezzarsi con abbigliamento pesante, invernale, in quanto l'escursione termica è notevole tra il giorno e la notte e, anche in estate inoltrata, le temperature sfiorano lo zero in alcuni momenti della giornata. Le discese, da un piacevole momento di riposo, possono tramutarsi in vera e propria sofferenza.
Il viaggio inizia (e finisce) a Cumiana, in Piazza Martiri del III Aprile, sotto la caratteristica "Ala del Mercato", simbolo di questo tranquillo paesino in provincia di Torino. Comune di circa 8.000 abitanti con una sessantina di borgate e frazioni al suo interno, il cui territorio si articola in modo omogeneo tra pianura, collina e montagna.
E' stato ed è abitudinariamente luogo di transito del Giro d'Italia.
Pronti, via! Ed è subito salita: su per la Colletta di Cumiana scalderete i motori per affrontare al meglio la vostra avventura.
Palestra di allenamento di moltissimi ciclisti della zona, questo collettino vi impegnerà per pochi chilometri, ma le sue pendenze a tratti brusche vi daranno un piccolo assaggio di ciò che vi attende.
ALTITUDINE: 623 msl
Il Colle delle Finestre è unico nel suo genere: grande protagonista di svariate edizione del Giro d'Italia, è famoso per i suoi 8 chilometri di sterrato finali. Da Meana di Susa ci si inerpica su di una serie di stretti tornanti in mezzo ai boschi, le cui pendenze aspre metteranno a dura prova le vostre gambe. Lo sterrato addolcirà le pendenze, ma tutto sarà più faticoso per via del suolo disconnesso e pietroso. La natura e i panorami intorno a voi ripagheranno tutti i vostri sforzi.
Tra le incantevoli curve del Colle del Sestriere seguendo una delle più belle strade delle Alpi, raggiungerete una tra le località sciistiche più famose del mondo. Nel 2006, Sestriere, è stata palcoscenico delle Olimpiadi Invernali e continua ad essere località di passaggio tanto del Giro quanto del Tour, sia dal versante della Val Chisone sia dal versante Valsusino.
Una lunga salita tutta curve attraverso gli splendidi scenari delle Alpi del Piemonte, tra rocce, boschi, torrenti e prati, che in primavera si trasformano in incredibili tappeti di fiori.
ALTITUDINE: 2035 msl
Raggiungere il Colle del Moncenisio può essere molto semplice percorrendo l'omonima Statale oppure un po' più complicato scegliendo la variante delle mulattiere di Novalesa, piccolo centro incastonato tra le montagne. La strada stretta e tortuosa vi condurrà in mezzo ai boschi, con rampe ostiche fino al 15%.
Arrivati al comune di Moncenisio inizierete una discesa divertente che vi condurrà sulla Statale e potrete ammirare alla vostra sinistra, il picco del Rocciamelone, vetta più alta della Val di Susa.
ALTITUDINE: 826 msl
Superata la vecchia dogana, sconfinerete finalmente in Francia su uno dei colli più suggestivi per l'incantevole bellezza e i colori vividi del lago della diga del Moncenisio. La prima parte sale decisa in una serpentina ripida, per poi trasformarsi in un sali scendi lungo lago che vi darà modo di riprendere fiato e ammirare le montagne imponenti intorno a voi.
E' il valico alpino che separa le Alpi Cozie dalle Alpi Graie, unisce la val di Susa con la regione dell'alta Moriana, compresa nel dipartimento francese della Savoia.
L'Iseran è il valico automobilistico più alto d'Europa, seguito dal Passo dello Stelvio e dal Colle dell'Agnello, raggiungere la sua sommità sarà tanto faticoso quanto soddisfacente.
Da Bonneval-sur-Arc, "il paese di pietra", la salita morderà per 14 chilometri con pendenze che raramente scenderanno sotto la media dell'8%. Alcuni tratti di spiano vi daranno modo di rifiatare e assaporare una valle incantata e verdeggiante, scavata dai torrenti e dal ghiaccio. La discesa in Val d'Isère vi lascerà senza fiato con i suoi ripidi e tortuosi tornanti, vi sembrerà di "surfare" sull'asfalto.
Il valico collega la val d'Isère con la val d'Arc. Il percorso è molto impegnativo, d'alta montagna e rappresenta una delle strade più classiche del Tour de France.
Nella stretta gola del piccolo abitato di Notre Dame de Briançon si inizia a salire con numerosi ed impegnativi tornanti; si entra alti e dopo Bonneval si scende sensibilmente per poi risalire costeggiando la montagna; a Celliers troverete una fontana e con ampi tornanti raggiungerete il valico, dove sorge un bar-ristorante.
Il panorama è eccezionale, con il Monte Bianco svettante a nord ed i ghiacciai della Vanoise ad est, se la giornata è limpida si può scorgere in lontananza perfino la piramide del Cervino.
Il Col du Télégraphe è un valico alpino francese situato nel Massiccio des Cerces, nel cuore delle Alpi Cozie. E' l'aperitivo prima del pasto: il Galibier.
La salita, lunga circa 12 chilometri, presenta una pendenza massima del 9%, con un guadagno di quota di circa 900 metri. E' particolarmente adatto per una “passeggiata” su due ruote, non è mai chiuso e può essere percorso tutto l’anno.
Si sale da Saint-Michelle-de-Maurienne e l’arrivo alla vetta è segnato da una grandissima statua di un ciclista, da qui, potrete ammirare il Forte del Colle, una costruzione militare di probabile epoca ottocentesca. Nel giro di 5 km si scende a Valloire, piccola e interessante località alpina, impreziosita da fioriere variopinte e statue di paglia rinnovate continuamente.
Mitico valico alpino il cui nome rievoca le più epiche pagine della storia del Tour de France, il Galibier offre un percorso eccezionale, tanto per le caratteristiche tecniche della strada, quanto per l'ambiente meraviglioso di alta montagna in cui si articola, con panorami su vette e ghiacciai di straordinaria bellezza, potenza e maestosità.
Dai boschi di conifere, dopo Valloire il panorama cambia drasticamente: pareti sabbiose e rocciose, dove la vegetazione si dirada. Le montagne si sgretolano intorno, tra cielo e terra, ci siete voi con la vostra bicicletta, che cavalcate le strade della leggenda. Giungendo all'imbocco del traforo, vietato a pedoni e ciclisti, si affronta l'ultimo durissimo chilometro su strada stretta e tortuosa lungo la ripida parete rocciosa; un cartello stradale indica la pendenza del 10%.
Dalla sommità del valico, a est domina la vetta del Grand Galibier, a nord si erge il Monte Bianco, a sud-est si scorge il Monviso, parzialmente nascosto dal Pic de Rochebrune.
Scesi dal Galibier attraverserete in discesa il Colle du Lautaret. Questa volta per voi sarà una passeggiata, la pendenza relativamente dolce che permette di accedere al colle si spiega con la sua origine morfologica, modellato da un ghiacciaio che si riversava nell'una e nell'altra vallata di accesso.
Fino a Briançon scenderete veloci e potrete riprendere fiato, la montagna vi cullerà fino a valle per poi risalire verso l'Izoard.
Raggiungendo l'Izoard, oltre che alle imprese di grandi ciclisti quali Coppi, Bobet e Bartali, (ai primi due sono stati realizzati due medaglioni commemorativi) resterete impressionati dall'aspetto naturalistico dell'ambiente.
In particolare la Casse Deserte, che si trova in prossimità del colle, un ammasso di ghiaie su cui svettano delle impressionanti rocce dolomitiche erose da fenomeni chimici e naturali donando alla roccia un aspetto frastagliato, fino a polverizzarla in un'enorme distesa di ghiaia.
Siete approdati sulla luna, godetevi un profondo senso di pace prima di ritornare sulla terra, nella Valle del Queyras.
Il Colle dell'Agnello è una delle più belle salite dell'arco alpino. Dal versante francese, da Ville-Vieille, vi attendono 20 km di salita, con una pendenza media del 7%; gli ultimi tratti della scalata sono i più impegnativi, ma una volta giunti in cima potrete ammirare la Val Varaita di fronte a voi dopo esservi lasciati alle spalle la splendida Valle del Queyras. Avrete percorso a ritroso una delle tappe più belle e dure tanto del Tour de France quanto del Giro d'Italia. La discesa sarà lunga e rigenerante fino al bivio per Isasca.
La colletta di Isasca è una salita molto amata dai ciclisti di queste zone. Dal versante della Valle Varaita, oltrepassato l’abitato di Venasca, la strada sale sulla sinistra in un vallone prima con un tratto impegnativo e poi regolarmente, fino alla sommità della colletta che si affaccia sull’estremità superiore della Valle Bronda, situata tra la Val Varaita e la Valle Po di cui fa parte.
Affacciandosi tra la vegetazione si scorge il villaggio di Brondello, nel bel mezzo di una discesa breve ma divertente. Ritornati a valle proseguirete verso Saluzzo, costeggiando l'abitato di Castellar, il cui splendido castello troneggia su di un promontorio.
Un muro. Un mito. Un pugno nello stomaco.
Via Principi d'Acaja a Pinerolo è stata resa famosa dagli innumerevoli passaggi del Giro d'Italia. Uno strappo di 500 metri su pavé nel cuore del centro storico di questa bella cittadina, con pendenza massima del 20% e media del 12%. Siate cocciuti, siate testardi, spingete sui pedali e vincete anche questa sfida, o verrete letteralmente disarcionati dalla vostra bicicletta
Perdete 5 minuti sul Piazzale San Maurizio dietro la chiesa e ammirate la vista del paese dall'alto.
Un ultimo sforzo e attraversando le splendide colline pinerolesi raggiungerete la frazione di Costagrande, piccolo agglomerato di case in mezzo ai boschi ai piedi delle montagne.
Raggiungerete Roletto e poi Frossasco per poi dirigervi finalmente verso Cumiana, punto finale del vostro incredibile viaggio.
Il ritorno a Cumiana sancirà la fine della vostra incredibile avventura. Il vostro viaggio è concluso, ce l'avete fatta, avete terminato la Super Randonnée delle salite leggendarie.
Riprendete fiato, chiudete gli occhi e vivete il momento. Porterete con voi immagini, ricordi e sensazioni uniche, avrete assaporato la grandezza, la storia, la maestosità delle Alpi e delle nostre montagne.
Congratulazioni, FINISHER!