Pensando a Giulia

Povera Giulia, all'inizio non sapevo neppure cosa fosse successo.

Tutte le TV ne parlavano, la scuola, i giornali.

Persino a catechismo ne abbiamo parlato.

Allora mi domando che sarà sicuramente una tragedia, la ragazza sarà morta in un incidente  o cose simili.

Invece scopro che è stata uccisa da un suo amico, fidanzato, una persona di cui si fidava.

Continuo a non capire, forse purché sono ancora piccolo?

Nel mio cervello non c'è posto per cose simili; a mia famiglia mi ha insegnato il rispetto e l'uguaglianza dei diritti tra le persone.

Qualche volta litigo con mia sorella, ma facciamo pace e le voglio un mare di bene.

Quando gioco a calcio con le femmine, non riesco a contrastarle per paura di far loro male.

Non capisco la violenza, in nessun caso.

Giulia si doveva laureare, aveva raggiunto un bellissimo traguardo e lui glielo ha distrutto. 

Era una ragazza intelligente, semplice, ma per lui doveva essere meno: meno di lui, lui doveva vincere . 

Oggi o si vince o si perde, non c'è spazio per le persone tranquille o impegnate nel migliorare la propria vita senza rovinare quella degli altri.

Giulia e tutti noi abbiamo il diritto di cambiare idea!

Giulia aveva il diritto di non essere più la fidanzata di Filippo, lui doveva capire.

La libertà è anche questo.

Gabriele