PENSANDO A GIULIA

Ieri sono andata a vedere un film sulla violenza sulle donne, ambientato nel 1946 e ho capito che molto non è cambiato dal passato e ancora adesso ci sono molte donne che subiscono violenze e vengono addirittura uccise dagli uomini, come Giulia. 

Giulia era una ragazza di 22 anni uccisa dall’ex fidanzato.

Capisco che adesso non ci si può più fidare neanche delle persone che ci stanno a cuore.

Infatti, spesso le donne vengono uccise da uomini che vivono con loro come mariti, ex fidanzati e

fidanzati. Nell’ ultimo caso, Giulia è stata accoltellata.

Secondo me, non solo bisogna dire a noi donne di stare attente, ma anche di far capire agli uomini che stanno sbagliando (non ci riusciranno mai).

Bisogna anche far capire ai maschi, fin da bambini, che le femmine sono uguali a loro e che bisogna portargli rispetto. 

Bisogna insegnare alle bambine che nessun ragazzo mai dovrebbe dire loro di non uscire con gli amici, di non truccarsi e di non lavorare, tutto quello che limiti la loro libertà (un messaggio che mi ha dato il film “C’è ancora domani”).

Nel film tutti pensavamo che la donna scappasse dal marito violento, invece ha esercitato il diritto di voto e ha dato dei soldi alla figlia per studiare al posto che lavorare come erano costrette a fare le ragazze povere della sua età.

Per la prima volta nel 1946 le donne hanno potuto votare.

ELISA