FILM



Dante’s Inferno (US, 2007)

di Sean Meredith (director) and Sandow Birk (art director)

L’inferno di Dante bazzica da oltre 700 anni nel parco giochi culturale. Ma non è mai stato interpretato prima d'ora con pupazzi di carta squisitamente disegnati a mano e animati da effetti speciali assolutamente artigianali. Fino ad ora. Riscopriamo questo classico della letteratura, raccontato in una sorta di graphic novel apocalittico che incontra il teatro giocattolo di epoca vittoriana. L'Inferno di Dante è animato a tre dimensioni e ad alta definizione in un diario di viaggio cupamente comico degli inferi, ambientato in uno sfondo urbano fin troppo familiare: parcheggi di auto usate, comunità recintate, centri commerciali e la Casa Bianca. E popolato da un cast contemporaneo di reprobi, tra cui famosi - e famigerati - politici, presidenti, papi, protettori. Nonché il Principe delle Tenebre in persona.





The Sky Over Kibera (IT, 2019)

di Marco Martinelli

The Sky Over Kibera è un film d’arte: ci racconta la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum di Nairobi, Kibera, dove il regista ha lavorato con 150 bambini e adolescenti, reinventando il capolavoro dantesco in lingua inglese e swahili. E lo fa con la sua cifra poetica e visionaria, intrecciando alle riprese dello spettacolo altre immagini, sequenze girate appositamente nello slum per compiere l’operazione alchemica di trasformare il teatro in cinema. Tra canti e recitazione, corse frenetiche e danze scatenate, i 150 protagonisti danno vita a un affresco ricco di commovente poesia, a ulteriore conferma dell’universalità del capolavoro dantesco.





Classical Period (2018)

di Ted Fendt PRIMA ITALIANAd

« Ho scelto di far affrontare ai personaggi la Divina Commedia perché avevo sempre desiderato leggere la traduzione di Longfellow. È una resa letterale, la prima traduzione americana del poema. Contiene anche lunghe note a piè di pagina che attingono a riferimenti letterari di Dante e ad altri riferimenti disponibili intorno al 1860, l’epoca in cui Longfellow ci ha lavorato […]. Alla fine, le conversazioni si basano sui miei pensieri e sui discorsi dei membri del cast, in particolare di Evelyn e Cal. Mi rivedo chiaramente in entrambi i loro personaggi. […] Suppongo che il film abbia a che fare in una certa misura con la scarsa conoscenza della vita e con i modi in cui le attività letterarie o intellettuali possono intralciare o fornire fughe dall'affrontare le sfide esistenziali, pur fornendo allo stesso tempo anche un conforto proprio di fronte a esse» Ted Fendt





La mirabile visione (1921)

di Luigi Sapelli

«La mirabile visione è quello che oggi si definirebbe un biopic. Racconta la vita di Dante Alighieri, in particolar modo il periodo del suo esilio dall'amatodiata "Fiorenza", fino al momento della morte. Al racconto degli ultimi anni del grande poeta seguono, in una sorta di generosa appendice, tre episodi tratti dalle sue opere: la rievocazione dell'amore per Beatrice Portinari (sotto il titolo Rappresentazioni della Vita Nova), e i due momenti più tragici e popolari dalla Divina Commedia, la tragedia del Conte Ugolino e il dramma di Paolo e Francesca.» Alberto Anile