Research summary

Il panorama assicurativo italiano ha presentato, per il settore agricoltura, negli anni recentissimi, nuove tipologie di polizze cosiddette "indicizzate" (stipulabili per cereali, oleaginose e foraggere e, dal 2020, anche per agrumi, pomodoro concentrato, cucurbitacee ed olive) che coprono la perdita della produzione in termini di quantità e qualità dovuta ad un andamento climatico negativo.

In generale tale andamento deve essere determinato tramite lo scostamento rispetto a un indice biologico (spesso si fa riferimento alla perdita di biomassa) e/o meteorologico (per esempio la quantità di acqua piovana e/o la temperatura rilevata nel ciclo produttivo).

Nel caso specifico dell’apicoltura il panorama italiano non offre polizze indicizzate specifiche, nonostante le caratteristiche di tali polizze possano andare incontro alle esigenza degli apicoltori. Le polizze index based infatti superano alcune limitazioni presenti nei prodotti assicurativi individuali cosiddetti indemnity-based, quali moral hazard, selezione avversa, mancanza di dati e di reputazione, nonché difficoltà e costi aggiuntivi legati ai costi amministrativi delle verifiche della perdita subita, che rendono di conseguenza maggiormente oneroso il premio che l'apicoltore dovrà pagare e allungano i tempi di attesa del rimborso, riducendo il mercato di riferimento.

Per lo sviluppo di questa tipologia di polizza assicurativa è necessario studiare il legame tra impatto climatico, cicli di fioritura delle specie mellifere erbacee e arboree e produzione di miele da parte delle api.

Attualmente esistono solo pochi modelli che mettono in relazione la produzione di alcuni mieli monoflora (da specie arboree forestali) con parametri climatici usando tecniche quali semplici regressioni. La metodologia proposta nel progetto introduce elementi di machine learning, che consentono l’estrapolazione di informazione da sistemi complessi con un livello di attendibilità superiore. Il loro impiego nella calibrazione degli indici fornisce garanzie di maggior affidabilità e quindi di maggiore applicabilità nel mercato assicurativo.

Per la progettazione di una polizza index-based è essenziale quindi la conoscenza dei seguenti fattori:

• bio-fisico: legame tra il fattore climatico e la produzione ottenuta dal processo produttivo;

• statistico: analisi di serie storiche e spaziali di dati relativi alle variabili di cui sopra per la calibrazione del modello che lega le variabili e la produzione e per la costruzione degli indici in funzione dei quali si stabilisce la soglia di operatività della garanzia e la probabilità di superamento della stessa e quindi di pagamento dell’indennizzo;

• geografico: costruzione dei parametri su aree omogenee per le caratteristiche colturali, e climatiche in modo da ridurre il rischio base geografico derivante da condizioni meteo aziendali differenti da quelle usate per l’indice e comporre un prodotto a carattere nazionale, ma sensibile ed adattabile agli specifici contesti geografici.

Ai fini della determinazione dell’onerosità della polizza, oltre agli aspetti economici dell’apicoltura e all’andamento di prezzi e quantità prodotte, risulta necessaria una analisi della propensione degli apicoltori ad usare lo strumento assicurativo attraverso l’impiego di choice experiment in grado di stimare la disponibilità a pagare degli apicoltori per il prodotto assicurativo. Questa analisi consentirà di valutare la sostenibilità economica del prodotto sperimentale, stimando la domanda potenziale verso il prodotto assicurativo e dare indicazioni sull’eventuale necessità di raggiungere l’equilibrio di mercato integrando il prezzo della polizza attraverso l’attivazione di strumenti di mercato (pagamento da parte del consumatore) o di intervento pubblico (misure di integrazione del prezzo negli strumenti politica agricola comunitaria).