Parole in trincea

1918-2018

Cosa resta a cento anni esatti dalla fine del Primo Conflitto mondiale? Certamente restano frammenti di storie individuali, lettere, diari, poesie, fragili petali di emozioni coltivate nella durezza della vita di trincea. La Scuola Secondaria di Primo Grado "Alighieri-Spalatro" di Vieste (Fg) ha deciso di provare a confrontarsi con la Storia, attraverso lo strumento della narrazione. Gli alunni delle Classi Terze, dopo un accurato lavoro di ricerca, si sono cimentati con la scrittura di racconti ispirati alle singole storie personali di chi, in quei cunicoli di fango, ha lasciato gli anni più belli della propria vita, ma anche di chi - parenti, mogli, fidanzate - ne ha sospirato da lontano il ritorno, molto spesso invano.

Tapum è una delle più note canzoni della Grande guerra, nata nelle trincee italiane. Il ritornello è ispirato al rumore degli spari della fucileria austro-ungarica dove il "TA" è il rumore della pallotta e il "PUM" il rumore dello sparo del fucile Steyr Mahnnlicher m1895 in dotazione alle truppe austriache. L'attribuzione della paternità della canzone è tuttora irrisolta. Alcuni l'attribuiscono ai minatori durante il traforo della galleria del San Gottardo, mentre altri al compositore Nino Piccinelli di Chiari.