Ricordiamo che il lavoro di tesi è un elaborato che deve essere redatto basandosi sulla riflessione scientifica di riferimento. Non si tratta di un riassunto di ciò che si è fatto o un compito assegnato da un docente (!)
Bisogna avere in partenza un’idea dell’argomento che sia ben circoscritta, non troppo estesa e vaga. Spesso è facile considerare troppi temi nello stesso momento, oppure soffermarsi su argomenti di scarso valore (!)
Il tema deve suscitare interesse e desiderio di approfondimento, il quale deve essere proposto al docente, poiché la specifica disciplina di riferimento dovrà fungere da cornice teorica e di metodo.
Le fonti sono tutti quei documenti, scritti o orali, su supporto cartaceo o telematico, che ci forniscono informazioni e conoscenze utili al perseguimento del nostro obiettivo.
Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale
Le note sono di diverso tipo:
note di chiarimento che si usano per approfondire o specificare un tema che riteniamo utile a sostegno di un argomento;
note bibliografiche all'interno del testo si usano per indicare tra parentesi il solo cognome dell’autore seguito dall’anno di pubblicazione del volume, nonché dalla pagine o pagine di riferimento. Esempi: (Rossi, 1990: 78); (Rossi e Bianchi, 1990: 78).
Il corpo di una tesi si struttura generalmente in:
Titolo in cui deve comparire un riferimento chiaro e netto all'oggetto della trattazione;
Indice è il risultato di una prima una ‘scaletta’, che ci orienta nella ricerca bibliografica;
Introduzione in cui descrivere brevemente l’oggetto di studio, le motivazioni della scelta, la circoscrizione dei confini della trattazione; un’anticipazione sommaria dei contenuti (… nel capitolo 1 si parlerà di X, nel capitolo 2 di Y, ecc.); il tipo di ricerca che si intende seguire, nonché gli strumenti adottati per sviluppare il lavoro.
Capitoli devono seguire criteri di organicità e proporzione;
Paragrafi o sotto-paragrafi orientano il lettore nella argomentazione;
Conclusioni fanno emergere i risultati ottenuti e la loro congruenza all'obiettivo di ricerca posto. Non bisogna fondare le conclusioni su semplici opinioni personali (!)
Bibliografia è ordinata alfabeticamente per cognome dell’autore secondo i criteri redazionali per la compilazione della bibliografia: norme APA (in “Riferimenti”, “Inserisci citazione di WORD); Riferimenti a siti web (COGNOME e INIZIALE del nome, ANNO, “TITOLO DEL DOCUMENTO”, NOME DEL SITO, DATA, URL)
Interlinea: 1,5;
Carattere: 12, Times New Roman (o altro carattere di impatto grafico equivalente);
Margini: 3 cm sul lato sinistro e 2 cm sul lato destro;