cosa fa U-TYM?

Le mascherine facciali chirurgiche, sebbene abbiano lo scopo principale di proteggere le persone da agenti infettivi nel corso delle procedure medico-chirurgiche, sono considerate utili presidi per limitare il rischio di infezione interumana soprattutto durante situazioni epidemiche e pandemiche.

Esse sono classificate, in base al loro potere filtrante in mascherine di tipo I e tipo II.

La mascherina di tipo II, in aggiunta, potrebbe avere anche la proprietà di limitare il passaggio di liquidi biologici potenzialmente contaminati (p. es. sangue) a seguito di spruzzo accidentale (anti-splash - mascherine di tipo IIr; tale caratteristica è richiesta per prodotti rivolti ad un utilizzo molto specifico e meno diffuso).

Le maschere chirurgiche facciali, come ogni altro presidio medico-chirurgico e dispositivo di protezione individuale, devono rispondere a specifici requisiti di progettazione, fabbricazione e prestazione ed essere sottoposte a metodi di prova (test). L’ambito è disciplinato dalla norma europea UNI EN 14683:2019+AC (edizione agosto 2019), con integrazioni dalle norme EN ISO 11737-1:2018 (Bioburden) e EN ISO 10993-1:2009 (biocompatibilità).

Secondo quanto previsto dalla normativa, i nostri laboratori eseguono i test di: