Settimana di residenza
17-24 settembre 2023
Le Madonie, comunità resistente
La residenza nelle Madonie, nello specifico nel comune di Petralia Sottana (da non confondere con Petralia Soprana), è stata un test per comprendere e validare il metodo di indagine e di ricerca.
Un metodo, che dopo questi giorni, è sicuramente da perfezionare e modellare sulle comunità che si incontrano.
L'opportunità nasce dal progetto Madonie Living Lab Residence organizzato da Push e da Madonie Living Lab. Sei ricercatori (universitari o indipendenti) hanno indagato il territorio madonita su diverse tematiche (cambiamenti climatici, pastorizia, rete dei servi, turismo lento, creatività, enogastronomia...), permettendo alle singole ricerche di intrecciarsi e trovare nuovi stimoli e spunti di riflessione.
Per maggiori info su Madonie Living Lab
"Ci manca tutto, non ci serve niente"
Le Madonie sono un territorio che cercano di resistere al fenomeno dello spopolamento, dell'abbandono del mondo contadino e pastorale e dei cambiamenti climatici.
resìstere v. intr. [dal lat. resistĕre, comp. di re- e sistĕre «fermare, fermarsi»] (aus. avere). – 1. Opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione e impedendone o limitandone gli effetti. a. Riferito a persone, o anche ad animali, che si oppongono all’azione di altre persone o di animali. (dal dizionario Treccani)
Il popolo madonita incarna la definizione di resistenza poiché cerca di opporsi e di contrastare alcuni fenomeni con azioni concrete di resistenza e resilienza.
Giacinto, pastore madonita, afferma "Ci manca tutto, non ci serve niente" (diventato in poco tempo lo slogan della residenza). La frase racchiude in poche parole la capacità di resistenza di questo territorio.
Capiamo insieme come...
Pastori (e)...
Molti dei comuni appartenenti al territorio delle Madonie vivevano di agricoltura e pastorizia. Negli ultimi anni queste pratiche sono state abbandonate dalle nuove generazioni che hanno preferito emigrare verso il nord Italia o trasferirsi nelle città vicine di Palermo e Catania. Un piccolo gruppo di giovani ha deciso di continuare a vivere di questo mestiere.
É questo l'esempio dei due fratelli Giovanni e Luciana che a soli 22 e 20 anni hanno deciso di intraprendere l'attività familiare portata avanti dal padre Giacinto ereditata a sua volta da suo padre. Giovanni e Luciana hanno espresso la loro volontà di fare il pastore e la pastora nel proprio territorio cercando, però, di innovare il sistema di allevamento e di produzione dei formaggi. I problemi sono sicuramente molteplici: i cambiamenti climatici e la presenza di animali "infestanti" sono sicuramente i principali.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sta riducendo le aree adibite a pascolo sempre più secchi e aridi, causando una sostanziale riduzione della qualità e della quantità di latte prodotta dal bestiame. La loro volontà di continuare questa attività li invoglia a trovare nuove soluzioni e nuovi pascoli per produrre formaggi tradizionali (come la ricotta e la caciotta) e per sperimentare nuove "ricette" di formaggi (come ad esempio il formaggio al vino bianco. Molto buono ve lo assicuro!).
...Agricoltori (trici)...
Lucia, invece, palermitana trasferita nelle Madonie per fare l’agricoltrice (si davvero!), è una donna forte che dimostra la sua grande capacità di resistenza ad un sistema in cui “lo straniero” non è ben visto ed accettato. Lei, insieme a tutta la sua famiglia, ancora oggi sono "i palemmitani". Anche lei si trova a confrontarsi con le stesse problematiche dei pastori: cambiamenti climatici e animali “infestanti”. I campi di grano a causa delle forti piogge della scorsa primavera sono stati quasi del tutto distrutti. I suoi, per fortuna, si sono salvati poiché, a causa di un ritardo nel periodo della semina, sono maturati successivamente. Per questo stesso problema anche gli ortaggi (in particolare i pomodori per la sansa) hanno subito un forte slittamento nel tempo. Oggi, Lucia inizia a ragionare che, a causa dei cambiamenti in corso, serva ripensare il periodo di semina e di piantagione per sfuggire ai lunghi periodi di pioggia e ai lunghi periodi di caldo. Questa non è sicuramente una soluzione definitiva che non garantisce il sicuro successo agricolo (ma almeno ci prova!).
...e creatori di "spazi".
Dario, cuoco che per molti anni ha lavorato lontano dalla sua terra, ha deciso di tornare nelle Madonie per inventare e creare nuovi spazi a km 0. Nella propria tenuta familiare, oltre ad avere un museo diffuso creato da suo padre (un giardino museale), Dario ospita persone che vogliono ritornare ad avere un contatto diretto con la terra permettendo loro di lavorare nei campi insieme a lui. Organizza, inoltre, cene nel suo giardino-museo in cui gli ospiti raccolgono, cucinano e degustano dei sui campi. Un esperimento che fa comprendere quanto sia faticoso il lavoro nei campi e quanto sia importante consumare prodotti a km 0 (Mi è venuta un'idea!!!). Dario in questo modo crea nuovi spazi in uno stesso luogo: di lavoro, di cultura, di storia e di convivialità.
Resistenti e... sostenibili (forse più in passato)
Petralia Sottana, comunità che ci ha ospitato per l'intera settimana, aveva in passato una serie di mulini ad acqua utilizzati per la macinazione dei cereali prodotti nel territorio; un processo che sfruttava le abbondanti acque del fiume Imera Meridionale che costeggia il comune di Petralia Sottana. La rete dei mulini oggi è completamente abbandonata (in alcuni casi le strutture sono crollate).
Negli anni '30 del 900 a Petralia Sottana fu impiantata una centrale idroelettrica capace di autosostenere tutta l'illuminazione pubblica del paese e del circondario, alimentata dalle sorgenti del fiume Imera Meridionale. Anche questo "fenomeno" negli anni '70 è stato sospeso poiché non riusciva più a soddisfare le esigenze di elettricità della comunità.
Una comunità che ha sempre cercato di essere sostenibile e autosufficiente ma che oggi, come accade ormai quasi ovunque, non riesce più ad essere realmente a km 0.
Possiamo riprovarci? Sicuramente con nuove forme di sostenibilità!
Ma quindi?
É sicuramente la domande che vi starete ponendo. "Ma quindi? Tutto bello ma quindi?"
Il territorio madonita ha la volontà di continuare ad esistere con giovani che si mettono alla prova con grandi sacrifici.
Potremmo raccontarvi molte altre realtà del territorio (come l'esperienza del GAL ISC Madonie o di So.Svi.Ma.) che con la loro resistenza aiutano gli abitanti della zona ma preferiamo fermarci qui.
Le Madonie sono un luogo che ti entra dentro e che porti con te sempre!