TRASCORRERE UN ANNO IN GIAPPONE: L'ESPERIENZA DI UMBERTO
Da quando sono arrivato qui in Giappone, continuo a pensare che sia un mondo fuori dalla Terra. Tutto funziona in modo diverso: macchine più grosse, templi shintoisti nelle città, bambini di 6 anni che vanno a scuola da soli… La gente pensa e si comporta in modo diverso rispetto a noi occidentali. E, ahimè, anche la pizza qui ha un gusto diverso!
Sono arrivato qui senza quasi sapere il giapponese (all’inizio facevo fatica anche a presentarmi), ma studiare cinese al Convitto mi ha dato una base molto solida per capire già da subito molti caratteri. Trovo molto affascinante la relazione tra le lingue orientali, sia di pronuncia che di struttura delle frasi. E molte volte, mi ritrovo a capire delle parole giapponesi grazie alla somiglianza alle parole cinesi (proprio come un francese riuscirebbe a capire qualcosa da un testo in italiano). Ad esempio, la parola “biblioteca” (in cinese 图书馆 túshūguǎn) in giapponese si pronuncia toshokan, e in coreano doseogwan.
Essendo il Giappone un paese poco multiculturale, uno straniero si può spesso sentire una pecora nera (nell’intera scuola sono l’unica persona non giapponese), e vedere un’altra persona straniera può essere un evento raro ma, proprio per questo fatto, i giapponesi sono spesso molto inclusivi e aperti a scoprire nuove culture. Tuttavia, le amicizie migliori che ho stretto sono quelle con gli altri studenti in scambio, con i quali condivido gli eventi organizzati dal club dell'anno all'estero.
Ritrovarmi catapultato in un mondo diverso dal mio, senza nessun punto di riferimento, e dovermi ricostruire una vita da zero mi ha aiutato molto a capire me stesso e il modo che mi circonda, e soprattutto mi ha insegnato ad apprezzare tutte quelle cose dell’Italia che davo per scontato. Voglio davvero ringraziare il Convitto e il club Rotary per avermi dato l’opportunità di fare questo scambio.
[Umberto Fulcheri, marzo 2024]
Tempio Byōdō-in a Kyoto
Torii famoso nel tempio di Itsukushima, vicino a Hiroshima
Io con gli altri studenti di scambio del mio distretto.
Ciao a tutti, siamo Matteo (Editor di Chinapod) e Zeno (podcaster di Chinapod). Di recente siamo andati a trovare il nostro compagno Umberto in Giappone, ed è stata un’esperienza indimenticabile. Siamo stati sopraffatti dalla cultura e dalle usanze di questo paese, che sono qualcosa di incredibile per qualcuno che le vede con un occhio esterno. Le cose che ci hanno colpito maggiormente sono state le abitudini molto civili delle persone. Quando salivamo sul bus l’unico rumore che riuscivamo a sentire era quello delle ruote sull’asfalto, nessuno parlava o faceva qualcosa che avrebbe potuto arrecare disturbo alle altre persone. Quando passeggiavamo per strada, per terra non c’era niente, zero rifiuti, zero sporcizia, tutto pulito nei minimi dettagli. Inoltre le persone sono gentilissime e disponibili, pronte a prestare aiuto in ogni momento, anche se sono parecchio timide.
Grazie alla famiglia che ospitava Umberto, che ci ha fatto da guida per questo bellissimo paese, siamo riusciti a visitare molti luoghi stupendi. Parlando della bellezza della natura il paesaggio sembrava quasi magico: alberi di ciliegio nel mezzo della fioritura, ruscelli e laghi stupendi, per non parlare dei templi e dei luoghi nei quali erano situati.
Questa esperienza é stata una delle esperienze più belle che abbiamo mai fatto, e abbiamo già in programma di tornare!
[Matteo Damiani e Zeno Bettoni, maggio 2024]