LANTERNE ROSSE
Un'introduzione: le concubine (姬妾 jīqiè)
Che cos’è il concubinato? Il termine “concubinato” descrive una situazione tipica dell'antica società cinese, in cui si instaura una relazione aperta all'interno del matrimonio. Più precisamente, prevede che l’uomo abbia la possibilità di vivere con più amanti e che le mantenga nella sua casa. La donna invece non può avere amanti oltre al padrone-marito perché l’adulterio, se compiuto da una donna, diventa segno di immoralità.
In Cina le concubine solitamente appartenevano a un basso ceto sociale ed erano costrette dalla famiglia a sposare un uomo di famiglia nobile. Le concubine tuttavia non erano considerate cortigiane, infatti i figli di queste diventavano eredi legittimi della famiglia.
In Cina il concubinato venne abolito da Mao Zedong, con le famose leggi sulla famiglia approvate nel 1950.
Lanterne rosse
Lanterne rosse (大红灯笼高高挂, Dà Hóng Dēnglóng Gāogāo Guà, la cui traslitterazione è "Appendete in alto la grande lanterna rossa") è un film di Zhang Yimou realizzato nel 1991 e tratto dal libro Mogli e concubine di Su Tong. Il film è ambientato negli anni ‘20-‘30 del '900 nel nord della Cina, durante la Repubblica di Cina - in vigore fino al 1949 quando prese il controllo il PCC di Mao Zedong - e parla di una ragazza di nome Songlian di 19 anni, interpretata da Gong Li.
A seguito della morte del padre, suicidatosi a causa del fallimento del suo negozio di tè, Songlian è stata costretta a interrompere gli studi, dovendo decidere se sposarsi con un uomo povero e quindi essere la moglie di quest’ultimo oppure se diventare la concubina di un uomo ricco. Songlian sceglie di prendere come marito Chen Zuoqian, un uomo di 50 anni capostipite di una famiglia nobile ormai in decadenza. Songlian diventa la quarta moglie di Chen Zuoqian e dunque nel siheyuan, l’abitazione tradizionale in cui viveva la famiglia Chen, è costretta a convivere con le altre due concubine e con la moglie ufficiale di Chen Zuoqian. La moglie si chiama Yuru, la prima concubina Zhuoyun e la seconda concubina Meishan.
Nel film, diversamente dal libro, viene data molta importanza alle lanterne rosse, le quali indicano come la concubina sia stata scelta dal padrone per trascorrere insieme la notte, praticamente l’unico momento in cui i due potevano vedersi. Dopo poco tempo in casa Chen, Songlian capisce che la realtà tra le mura è molto più crudele di quanto pensasse, infatti scopre che Zhuoyun, la concubina con cui pensava di aver stretto amicizia, in realtà la odiava. Meishan dice che è una donna “con la faccia di un buddha e il cuore di uno scorpione”. Sul tetto del siheyuan si trova una cella, una vera e propria camera della morte, in cui alcune concubine degli avi di Chen Zuoqian sono state uccise per aver commesso adulterio. Nella stessa camera della morte verrà impiccata Meishan dopo esser stata scoperta in flagrante a tradire il padrone con il medico da Zhuoyun, alla quale Songlian, ubriaca, aveva rivelato la relazione. Alla fine del film, dopo aver assistito alla morte di Meishan, Songlian impazzisce.
La morte di Meishan, per la protagonista, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, infatti ciò che la porta alla pazzia è il fatto di vivere in un sistema a cui sapeva di non appartenere fin dall’inizio, ma da cui non aveva la possibilità di uscire. Dal film Lanterne rosse si capisce molto bene che vita erano costrette a vivere le concubine, ovvero rinchiuse tra le mura della siheyuan, costrette a sentirsi sempre inferiori a qualcuno e in costante rivalità tra loro per ottenere i favori del padrone, il quale aveva pieno controllo su di loro e sulle loro vite.
Zhang Yimou
Zhang Yimou (张艺谋 Zhāng Yìmóu) è nato a Xi’an nel 1951 ed è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico cinese. Ha ricevuto tre candidature agli Oscar nella categoria film stranieri per i film: Hero nel 2003, Lanterne rosse nel 1992 e Ju Dou nel 1990.
Mogli e concubine di Su Tong
Mogli e concubine ( 妻妾成群, Qīqiè Chéng Qún) è un romanzo scritto da Su Tong, celebre scrittore contemporaneo, nel 1989. E’ il romanzo da cui è tratto il film Lanterne rosse; nonostante la trama dei due sia simile ci sono delle differenze piuttosto importanti. Le differenze più evidenti sono tre:
Nel libro la camera della morte sul tetto del siheyuan è sostituita dal “pozzo sotto al glicine”, dove vengono gettate le concubine accusate di adulterio.
Nel libro viene data più importanza ai figli di Chen Zuoqian, per esempio alla figura di Feipu e al passaggio in cui i bambini, figli delle concubine, rompono un vaso durante il cinquantesimo compleanno di Chen Zuoqian. Nel film infatti Feipu è presente in una sola scena, quella in cui Songlian lo sente suonare il flauto e va a parlargli.
Nel film sono presenti le lanterne rosse che vengono appese davanti alla casa della concubina scelta dal padrone per trascorrere la notte, invece nel libro le lanterne rosse non sono menzionate.
[Nicolò De Lucia - Aprile 2024]