Aggiornamenti:
I TiPiattivi hanno predisposto il progetto di massima del MAP che interessa una delle strutture della Caserma Ruffo
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Questo ed altri progetti sono stati presentati alla Casa dell'Architettura il 24 gennaio 2013.
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DL 27 giugno 2012, n. 87. Misure urgenti in materia di efficientamento, valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di razionalizzazione dell'amministrazione economico-finanziaria, nonche' misure di rafforzamento del patrimonio delle imprese del settore bancario. (da vedere: art.2)
(giugno 2012) In mancanza di un piano definito di valorizzazione, la gara del Ministero della Difesa, per trovare una Società di Gestione del Risparmio specializzata in investimenti immobiliari, subisce uno stop di 6 mesi (prossima scadenza 30 novembre).
(dicembre 2014) Scheda sula valorizzazione del Forte Trionfale dove si indicano gli altri interventi da fare e tra questi la Caserma Ruffo
RESOCONTO SEMINARIO CASERME IN DISMISSIONE
Il 3 aprile 2012 si è tenuto il primo seminario informativo conoscitivo del territorio di Pietralata-Tiburtina organizzato dai Ti.Pi.-attiVi.
L’incontro è stato molto interessante grazie agli interventi di:
- Elio Romano, referente dei Comitati Cittadini per l'Uso Pubblico della Caserme, che ha illustrato la situazione delle Caserme in Dismissione con l’occhio del cittadino che non può più accettare le continue speculazioni edilizie. Dai dati oggettivi mostrati il relatore ha confermato che il nostro territorio soffre della continuo consumo di suolo, soprattutto a scopo edificatorio, inspiegabile visto il mancato aumento della popolazione residente (fonte Relazione Stato dell'Ambiente - Agenda 21 Locale). Attualmente si è in una fase di attesa, un po’ legata alla crisi e un po’ legata al fatto amministrativo in sé perché le caserme dovrebbero passare nelle mani del Comune di Roma. La preoccupazione maggiore dei Comitati riguarda il fatto che nella Delibera comunale dell’ottobre 2010 sia stata aggiunta la parola alienazione accanto all’originale parola valorizzazione dei beni dello Stato (preoccupazione fondata ndr).
- Simone Ferretti, architetto e coautore di libri sui forti, che ha illustrato con l’occhio dell’architetto paesaggista sia le caratteristiche storiche-architettoniche dei forti sia le loro possibili riutilizzazioni. In particolare, è stata una piacevole sorpresa apprendere dell’esistenza del cosiddetto “campo trincerato” ovvero la corona dei forti realizzati a fine 1800 (ben 15) per difendere dall’attacco francese la capitale di un’Italia da poco unita. La bellezza di questi forti è legata strettamente alla loro caratteristica principale di avere strutture ipogee ed essere ricoperti in superficie da folta vegetazione. L’architetto ha illustrato, con dovizia di particolari, questa specificità, facendo vedere planimetrie e prospetti arricchendo la relazione con lavori e tesi di laureandi in architettura sulle trasformazioni per usi pubblici delle strutture militari. Il Forte Tiburtina (Caserma Ruffo) conserva ancora questa particolarità, mentre il Forte Pietralata (Caserma Gandin) ha avuto una trasformazione nel tempo e lo vediamo oggi con strutture in elevazione.
- Stefano Pellicanò militare felicemente in pensione è stato maresciallo per lungo tempo nella Caserma Gandin e ci ha raccontato la storia della più antica specialità dell’esercito: i Granatieri. Da lui abbiamo appreso che la Gandin è ancora la sede del 1° Comando di Brigata, che da essa si muovono i militari impegnati in compiti di rappresentanza (Guardia d’onore al Quirinale, all’Altare della Patria, ecc.) e operativi (un reparto è in partenza per il Libano). La Caserma Ruffo non avendo più al suo interno molti militari e non essendo più “operativa” si avvia all’abbandono. Entrambe conservano opere artistiche (dipinti, mosaici, ecc.) di gran valore. Infine, il 18 aprile è la loro festa (353° anniversario) e nella Caserma Gandin ci sarà una cerimonia. Sempre nella Gandin, la domenica, è possibile seguire la santa messa.
Per i TI.Pi.-attiVi la dismissione delle caserme può essere una grande opportunità di riqualificazione del territorio; l’intervento sugli spazi delle caserme deve essere progettato in maniera unitaria. Non sarà accettata l’alienazione a pezzetti.
In generale, la posizione strategica de Forti sulle vie consolari potrebbe essere l’occasione, per alcuni di loro, di trasformarsi in luoghi di accoglienza e d’informazione turistica; anche i progetti e le idee di riconversione viste ci sono piaciute molto e sicuramente avrebbero l’appoggio della cittadinanza. Nel particolare, tutte le aree si prestano ad essere a vocazione pubblica; la Caserma Ruffo, per la vicinanza della metropolitana sarebbe ottima per il progetto del MAP (museo di arte contemporanea e centro polifunzionale) che vorremmo sia realizzato.
Campo Trincerato
di Roma
FORTE PIETRALATA
CASERMA GANDIN
FORTE TIBURTINA
CASERMA RUFFO