don Annunzio Gandolfi

... per iniziare a "tratteggiare" la figura inimitabile di Don Nunzio, a.k.a. Baffo 001, non c'è altro di meglio da fare che leggere il ritratto che di lui ne ha fatto Attilio Gardini, fonte di tutto il materiale relativo al Don..."Gli occhi dell’avventura, di Attilio Gardini (Agesci Forlì 3)Nell’aprile del ’62, quale vicecapo Sq. delle Pantere dell’ASCI Forlì 3, ho visto per la prima volta don Annunzio al 2° S. Giorgio Regionale, sui prati di Pontecchio Marconi. Dopo aver investito con un candido fazzolettone i ragazzi del riformatorio bolognese, che avevano appena pronunciato la propria promessa, celebrò per noi, diverse centinaia di esploratori, la S. Messa al campo. Il giorno dopo ci saremmo srotolati allo scalpo per far saltare quei micidiali cannoni di Navarrone.Lo seguii sulle pagine de “L’Esploratore”, ammaliato dai suoi racconti così pieni d’immagini e poi dalle vicende del mitico 001, fino alla sua sparizione avvenuta all’inizio degli anni ’70 tra le cime del monte Aconcagua nel Sud America. Scomparso... non perito, forse pronto a ricomparire appena i tempi della politica associativa gli avessero permesso una nuova collaborazione attiva con la nascente AGESCI. Certo che le livide frecciate verso la nuova gestione associativa, provenienti fin dal 1974, dalle colonne di “Esperienze e Progetti”, non portavano ad una riconciliazione. A parte la fedele partecipazione ai Jamboree, l’ultimo grande impegno scout di don Nunzio fu al lago di Vico, il campo che stranamente portava ancora il nome di “Settimo campo Nazionale Asci”, proprio quando l’Asci non esisteva più, fin dal precedente aprile. Evento che prosciugò le risorse economiche nazionali, portando l’Asci a presentarsi in braghe di tela nella fusione con l’Agi. Vicende che successivamente lui stesso mi avrebbe raccontato soffermandosi su particolari a volte epici, a volte esilaranti...Fui io che lo andai a cercare, a seguito di una delle periodiche pulizie della mia traboccante libreria, portando, nella canonica di Sant’Ambrogio, quattro casse di libri e riviste attinenti allo scautismo e all’educazione ambientale. Si mostrò entusiasta per i doni che sapevo avrebbero trovato una sicura lunga collocazione, nelle mani di un appassionato del nostro metodo e della nostra storia. In altre occasioni, mostrandomi le scansie strapiene di memorabilia e di documenti scout, mi confessava che per lui era un godimento guardarli, per poi andare a ricercare un particolare testo... fino ad indicarmi tre grossi faldoni che in costa portavano il mio nome...Cominciai poi a ricevere le sue esche 2-3 volte all’anno: caratteristiche cartoline di immagini famose di San Giorgio, dove sotto una sua frase fraterna spiccava il timbro con tanto di numero telefonico.

Fu gioco forza telefonargli e quindi andarlo a trovare con una cerca periodicità.

Lo scarrozzavo al municipio di Castenaso, alle poste, fino alle sponde dell’Idice, dove camminando su terreni incolti mi raccontava del suo progetto di chiedere al sindaco l’uso di quel terreno per le uscite di Sq., uscite che, in molti reparti, rischiano l’estinzione.

Mi mostrava quel territorio raggiungibile in bicicletta o col tram, funzionale all’avventura, dove il municipio avrebbe portato l’acqua potabile e costruito una latrina con fossa Imof, ponendo naturalmente il divieto di piantare tende.

Anch’io ho provato a chiedere  alla precedente amministrazione di Forlì... senza successo, per cui ci riproverò, almeno per onorare la memoria di don Nunzio.

Quando nel 2000 gli mostrai le schede natura che avevo elaborato, abbinandole alle parallele pericope evangeliche, insieme a brevissime catechesi di don Arturo Femicelli, decise di stamparle in tempi brevi, rintracciando le pertinenti immagini scout e andando ad adattarne altre con la propria matita.

Fu lui che volle il numero monografico 132 di “Esperienze e Progetti”, cui seguì poi il 153 “Prendi il sentiero”,quattro anni dopo. Andavamo dal tipografo a correggere le bozze e a consegnare le fotocopie tratte da rari libri di Pierre Joubert, che mi toglievano il fiato quando mi concedeva di sfogliarli.

Periodicamente mi assegnava compiti: rileggere gli inediti manoscritti di Andrea Mercanti, per recuperarne poi un racconto... studiare tutti i casi di presenza storica e documentata dei draghi in Italia con riferimento al nostro patrono... che poi in piccola parte cominciò a pubblicare, insieme agli ultimi disegni di Adriano Perone, fino a quando la Redazione di “Esperienze e Progetti” lo dissuase.

Se gli confessavo le mie attese e le mie rabbie, commentava tranquillamente: “Per forza... sei un romagnolo!”.

Quando poi lo provocai sulla vicenda del sarchiapone, raccontata da quotidiani e dal mensile “Airone” nel 1989, come un estraneo alla vicenda, preferì riferire il botta risposta coi giornalisti che si recarono pure dai Carabinieri per indagare su questo orrido animale che sembrava terrorizzare i ragazzi del paese.

Giacché però gli dissi che anch’io volevo costruire un’avventura simile nei territori della Base Scout “Tana del lupo rosso” nel comune di Premilcuore, allora un lampo sornione gli illuminò gli occhi.

Mi condusse dove era depositato il materiale da campo e mi donò due tubi metallici che da un lato portano una maniglia per far pressione, mentre dall’altro estendono, in ferro battuto, le dita uncinate del mitico uccellaccio.

Mi commosse quando si dilungò per spiegarmi come premerli sul terreno, con l’accortezza di foderare la suola delle scarpe con gommapiuma.

Senza volerlo mi insegnò a fare sempre qualunque cosa con cura, perché anche il Grande Gioco diverte ed educa solo se preparato con perizia.

Arrivederci caro amico d’avventura, cercatore di sentieri! Quante cose meravigliose i tuoi occhi mi hanno mostrato!"

Don Annunzio Gandolfi, nominato a suo tempo Assistente nazionale per la Branca Esploratori dell’Asci ed incaricato di dirigere anche il mitico giornale degli scout 'L’Esploratore', ha scritto un sacco di bellissimi racconti che vi propongo di seguito: basta cliccare su LINK 1,su LINK 2, su LINK 3 e su LINK 4. Vi invito infine a visitare questa bella pagina del sito web di Tradizione Scout, dedicata proprio a Don Nunzio.