Andrea Ghetti, poi anche detto "Baden", terzo di quattro figli, nasce nel 1912 a Milano e a quattordici anni entra nel nascente movimento scout pronunciando la Promessa Scout nel Gruppo Milano 11, durante il Campo estivo ad Alagna. Però dopo solo due anni, lo Scautismo viene cancellato dal regime ed il MI 11 si ritrova nella Chiesetta della card. Ferrari per sciogliersi. Da questo momento alcuni Scout cercano modi diversi per continuare a svolgere attività Scout ed Andrea aderisce alle varie iniziative, portando alla nascita delle Aquile Randagie. Si laurea in filosofia e dopo la morte della madre entra in seminario. Nel 1937 partecipa clandestinamente al Jamboree di Voghelenzang in Olanda e qui testimone di uno scautismo soppresso viene ricevuto da Baden-Powell che rimane affascinato da questo piccolo gruppo di irriducibili.
Celebra la prima Messa nel ‘39 e per ordine del card. Schuster conclude gli studi di teologia, alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Il 12 settembre 1943 dopo il casuale espatrio di un giovane scozzese, fonda OSCAR (Opera Scautistica Cattolica Aiuto Ricercati) con la collaborazione di don Giuseppe Enrico Bigatti, don Aurelio Giussani, don Natale Motta. Saranno anni molto intensi col rischio continuo di venire ucciso o, nella migliore delle ipotesi, finire in un campo di concentramento. Notevole e poco conosciuto sarà il bilancio in vite umane salvate, non senza lutti fra i membri di OSCAR.
Il 25 marzo 1944 è nominato nel primo Commissariato Centrale ASCI e dopo la liberazione, inizia immediatamente la ricostruzione dello Scautismo, con una parentesi in giugno e luglio per partecipare alla missione per il rimpatrio dei sacerdoti scampati all’eccidio nei campi di concentramento, riuscendo persino a farsi prestare un treno dagli ungheresi. Al suo ritorno è nominato A. E. regionale ASCI lombardo ed inizia la pubblicazione della rivista RS Servire da lui fortemente desiderata per supportare il nascente roverismo italiano. Partecipa al Rover Moot di Skjak in Norvegia (‘49) ideando la Freccia Rossa della Bontà (LINK 1, LINK 2) e durante l’alluvione del Polesine nel ‘51 anima il primo intervento dei Rover a favore delle popolazioni colpite.
Nel ‘59 diventa Parroco di S. Maria del Suffragio, Parrocchia che con le sue 44. 000 anime risulta una tra le più popolose della più grande Diocesi del mondo e viene nominato direttore de Il Segno, bollettino della Diocesi milanese, con 220. 000 copie.
Il 10 ottobre ‘63 parte per coordinare i soccorsi della Diocesi Ambrosiana nella sciagura del Vajont, utilizzando i militi della Croce Bianca ed i Rover della Rocchetta nell’allestimento del cimitero di Fortogna.
Del tutto insoluta è la domanda su come riuscisse a ricoprire convenientemente gli altri incarichi: A.E. della polizia Stradale di Milano; A.E. della Croce Bianca milanese; consigliere amministrativo diocesano del quotidiano L’Italia poi Avvenire; incaricato diocesano per la pastorale del turismo; insegnate di religione presso l’Istituto salesiano Maria Ausiliatrice; rappresentante dei parroci di Milano; incaricato per le celebrazioni della diocesi; fondatore ed opinionista dell’inserto Milano7; delegato diocesano nella “Pergrinatio ad Petri sedem”; segretario della commissione diocesana dell’Anno Santo; affiancatore di fratel Ettore Boschin nell’aiuto ai “signori barboni”; A.E. del Reparto Scout, Clan, Fuoco e Comunità Capi; A.E. dei Foulard Bianchi lombardi; ecc
Il 5 agosto 1980 muore a Tours (F) a seguito di un incomprensibile incidente automobilistico durante il suo trentatreesimo Campo di Clan del MI 1 La Rocchetta; lo stesso anno il Sindaco Tognoli consegna ai fratelli Ghetti l’Ambrogino d’Oro alla memoria, massima riconoscenza del Comune di Milano. Se volete approfondire la conoscenza di Baden leggete il libro di Vittorio Cagnoni e cliccate su questo link e seguite su Facebook due pagine molto interessanti (Ente e Fondazione Baden - Fedeli e Ribelli).
Se volete fare conoscenza con un altro grande testimone dello Scautismo cattolico italiano, Don Sandro Crippa, animatore della Comunità di Soviore e della Comunità dei benemeriti "Foulards Bianchi", cliccate su questo link
Se volete infine conoscere l'animatore della "Spiritualità della Strada" nel Roverismo e nello Scoltismo cattolico italiano, ovvero Don Giorgio Basadonna, cliccate su questo link; per introdurvi ai suoi scritti, cliccate anche su questo link, oltre a quello della Spiritualità della Strada.