Partendo dal linguaggio affidato al 'naturalismo pittorico' ,non si puo' evitare di menzionare da un punto di vista analitico e di riferimento ,la vita del Caravaggio.Le opere del Merisi sono figlie di un ' epoca difficile,tormentata .Dimostrano una pittura decisamente contornata da ombre e brutti eventi.Cosi' la vita viziata in parte da lacunose vicende,in parte da profonde rinascite.
Probabilmente il 1572 ,ma per altre carte il 1573 e' la data di nascita del pittore.Il medico Mancini ricorda l'attivita' del padre Fermo (negli atti giuridici e' soprannominato -magister- per nota abilita' di fare case).Le citazioni del Baglione confermano la professione di muratore.Si conosce poco sulla citta' natale, probabilmente Milano ,anche se il Merisi ,come ricorda qualche documento trascorre qualche giorno nella citta' bergamasca ,da cui prende il ''soprannome' di Caravaggio.Inizia a conoscere i primi rudimenti durante l'apprendistato dal pittore,allievo della scuola veneta:Simone Peterzano. Negli anni giovanili sperimenta 'nature silenti' e primi ritratti per guadagnarsi da vivere.Giunge a Roma nel pieno della Controriforma,
sotto il pontificato di Sisto V.
il momento decisivo ,e' sotto il protettorato del cardinal Delmonte ;poi la disgrazia durante una partita di pallacorda ,in campo Marzio ,una lite per una prostituta ,porta l'uccisione del capo del rione romano Ranuccio Tomassoni ,molto noto a quei tempi per le zuffe e le scorribande tra fazioni .Pesa l'accusa di omicidio e la condanna.Dai Colonna ,nei feudi Paliano e Zagarolo trova sistemazione temporanea.L'aiuto del cardinale Borromeo -permette di depistare i controlli della polizia romana ,che cercano con insistenza il pittore 'condannato alla sentenza capitale'.Nel soggiorno laziale dipinge un ritratto di Maria Maddalena e la Cena in Emmaus.
Il 14 luglio del 1608 e' a Malta ,onorato dal Gran Maestro di titoli e onori.E' cavaliere di grazia ,ma una rissa misteriosa tra cavalieri ,costringe a lasciare e a cercare rifugio in altri lidi. Espulso e revocato di tutti i privilegi ,perche' condannato per disserzione e' incarcerato ,ma fugge con l'aiuto di un portavoce dei Colonna ,si rifugia in Sicilia,a Siracusa dall 'amico Minniti .
Durante il soggiorno dipinge la grande tela ''seppellimento di Santa Lucia'' ,poi a Messina si finge un altra persona,ma trova committenze per altrettante opere impegnative :adorazione dei Pastori ,Crocifissione di Cristo (perduta) .
In una taverna ,il Cerriglio - in un vicolo a Napoli e' scoperto ,e ferito al volto.
Dopo qualche mese di riposo dipinge il martirio di Sant'Orsola , e la negazione di Pietro (perduta).Apre la strada per il ritorno a Roma ,l'intervento del cardinal Gonzaga. A Palo ,forse per un litigio e' di nuovo arrestato ,ma fugge misteriosamente.
La morte lo coglie impavidamente ,mentre si trova sulle spiagge dell 'Argentario,a Porto d'Ercole mentre e' alla ricerca della nave che lo avrebbe aiutato a raggiungere la sua terra.
La sua pittura e' improntata alla rivoluzione,al naturalismo e alla verifica del vero ,applicato nei personaggi quotidiani come umili esempi .Non c'e' linguaggio empirico ,ma il tutto e' percettibile movimento e drammaticita' ,ma anche partecipazione.
'Caravaggio -la vita'
analisi critica a cura di Roberto Baserga