Gli studi effettuati e le competenza acquisite rendono possibile affrontare un vasto numero di patologie pertinenti la Fisiatria - ma non solo- attraverso la combinazione di trattamenti tipici della Medicina Accademica e di risorse terapeutiche proprie della medicina integrata (agopuntura, omeosiniatria, omotossicologia, fitoterapia, medicina manuale, ecc.).
Questo approccio terapeutico consente di trattare:
Patologie della colonna vertebrale
Patologia degenerativa delle piccole e grosse articolazioni (rizoartrosi, gonartrosi, coxartrosi, ecc.)
Patologia degenerativa ed infiammatoria della spalla
Nevralgie radicolari e post-erpetiche
Sindromi canalicolari (tunnel carpale, De Quervain)
Sindrome vertiginosa di origine cervicale
Cefalea
Patologia tendinea dell'achilleo
Epicondilite
Osteoporosi
Distorsioni articolari
Traumi sportivi
Disbiosi intestinali
Sindrome dismenorroica
Disturbi correlati alla menopausa
Cicatrici dolorose
La M.M. è una disciplina medica che si occupa dei disturbi dolorosi della colonna vertebrale. E’ di esclusiva competenza del Dottore Laureato in Medicina e Chirurgia, e permette inizialmente di diagnosticare la vera causa del dolore vertebrale, ed in un secondo tempo di trattare il problema mediante l’attuazione di una Manipolazione Vertebrale. Si tratta di una disciplina che nasce in Francia, ad opera del Prof. Robert Maigne, e che in breve di diffonde anche in Italia dove viene insegnata ai Medici Chirurghi, anche con specifici corsi universitari.Per poter impiegare questa tecnica, è necessario in primis effettuare una Diagnosi accurata, valutare le Indicazioni al trattamento manipolativo e considerare le eventuali Controindicazioni alla Tecnica. Per questi motivi la manipolazione vertebrale può essere effettuate esclusivamente da un Dottore laureato in Medicina e Chirurgia. E’ utile ricordare che per la Legge Italiana infatti solo il Medico Chirurgo può:
stabilire una diagnosi di malattia
prescrivere accertamenti diagnostici
valutare l’indicazione al trattamento manipolativo, escludendo le eventuali controindicazioni.
L’omeosiniatria (omeós+ sun + iatrós), come si evince dalla etimologia stessa, è l’arte medica che utilizza l’omeopatia attraverso gli zonidi di agopuntura della medicina tradizionale cinese. Gli zonidi omeosiniatrici, definiti e identificati in massima parte ed indiscutibilmente per primo dal Dr. med. August Weihe jr. (1840-1896), sono areole cutanee circoscritte, in gran parte coincidenti con i punti di agopuntura, dai quali si differenziano sostanzialmente in quanto sono punti “virtuali e provvisori”, che esistono solo fintanto che sono accesi o positivi, e cioè dolenti alla digitopressione. La loro identificazione non ha scopo diagnostico, bensì di conferma di una strategia terapeutica già decisa, sia locale, sia sistemica: prima è fondamentale aver fatto diagnosi utilizzando a tal scopo tutti i mezzi che la medicina tradizionale e la diagnostica strumentale ci mette a disposizione. Uno zonide omeosiniatrico positivo infatti si negativizza dopo 4-6 infiltrazioni se viene intrapresa una corretta terapia locale o sistemica con il farmaco omeopatico corrispondente.
Esistono poi alcuni zonidi –22 in totale- che trovano una specifica efficacia nel trattamento di patologie dolorose osteoartromiofasciali; ciascuno di questi zonidi (detti zonidi omeosiniatrici di Terapia del Dolore) coincide perfettamente con un punto di agopuntura, è indipendente dal corrispondente Punto di Wehie, e non deve essere necessariamente dolente alla digitopressione. L’omeosiniatria prevede quindi l’iniezione intradermica o sottocutanea di rimedi omeopatici o omotossicologici iniettabili, nei punti di Weihe fintanto che sono positivi; spesso viene associata alla Terapia del Dolore Osteo-Artro-Mio-Fasciale.
Nell’ambito delle terapie iniettive omotossicologiche, un ruolo assai importante riveste la Terapia del Dolore Osteo-Artro-Mio-Fasciale. Questa si integra perfettamente con l’omeosiniatria, dal momento che sono stati identificati alcuni zonidi –22 in totale- che trovano una specifica efficacia nel trattamento di patologie dolorose osteoartromiofasciali; ciascuno di questi zonidi (detti zonidi omeosiniatrici di Terapia del Dolore) coincide perfettamente con un punto di agopuntura, è indipendente dal corrispondente Punto di Wehie, e non deve essere necessariamente dolente alla digitopressione. Anche nel caso della Terapia del Dolore Osteo-Artro-Mio-Fasciale è prevista l’inoculazione intradermica o sottocutanea di rimedi omeopatici o omotossicologici iniettabili nei punti corrispondenti.
Con l’aiuto di questa metodica, è possibile ottenere in breve tempo risoluzioni dolorose in casi di algie della colonna, patologie articolari di piedi e mani, periartriti scapolo-omerali, artrosi della coxo-femorale, gonalgie, reumatismi muscolari, nevralgie intercostali, sciatalgie, ecc.