Giovedì Grasso “Jovia Lardajola”

Giovedì Grasso “Jovia Lardajola”

GAVOI 07 FEBBRAIO 2013

Il Carnevale di Gavoi, uno degli eventi più tradizionali ed interessanti della Sardegna, è caratterizzato dalla presenza del complesso musicale costituto da tumbarinu, triangulu e pipiolu, da sa boche e dall'organetto diatonico.

PROGRAMMA COMPLETO CARNEVALE GAVOESE 2013

Il Carnevale è inoltre accompagnato da varie danze: su ballu tundu, ballu gavoesu, su dillaru e su curre curre.

Sa Sortilla ‘e Tumbarinos, letteralmente il raduno spontaneo dei Tamburi, è il giorno più atteso del carnevale gavoese, che coincide con il Giovedì Grasso “Jovia Lardajola”.

Sa Sortilla 'e Tumbarinos è una caratteristica sfilata di adulti e bambini, che percorrono le vie del centro del paese vestiti con il tradizionale costume di velluto e suonando dei tamburi realizzati a mano. I tamburi vengono suonati con delle bacchette chiamate sos matzuccos e sono sostenuti mediante cinghie di cuoio.

Il tamburo, uno degli strumenti più antichi della Sardegna, sopravvissuto ormai in pochi paesi oltre Gavoi, diventa il principale protagonista della festa.

A differenza dei riti e delle cerimonie che si tengono in altre località barbaricine, tesi a ricordare la morte e la passione di Dioniso, con gesti e danze cupi, quello di Gavoi è un carnevale caratterizzato dalla musica, dalla festa, dall’allegria a cui partecipano donne, uomini, vecchi e bambini.

La sfilata parte e le vie del paese “si colorano” di risate, musiche e divertimento, che dura sino a notte inoltrata. Le piazze e i bar diventano palchi di ancestrali balli, i tamburi vengono poggiati a terra, al centro del cerchio dei danzanti persone di ogni età seguono il ritmo degli antichi “muttos de carrasecare” e degli strumenti che accompagnano tali canti: gli ormai già nominati tamburi, protagonisti assoluti del carnevale, su pipiolu e su triangolu…il resto lo fanno le persone.

E’ quasi impossibile e inutile descrivere come ci si sente in quelle ore, non si può che vivere , respirare, sentire e vedere di persona per capire a fondo lo spirito e l’essenza di questa festa unica e originale.

Il Carnevale si conclude il giorno di martedì grasso, durante il quale viene preparato un grande falò per bruciare il fantoccio del Carnevale, chiamato Zitzzarone. Il fantoccio viene precedentemente fatto girare per le vie di Gavoi sopra un asino o portato sulle spalle di una persona ed è accompagnato da un corteo e dalla musica di tumbarinu, triangulu e pipiolu.

Il corteo usa bussare alle porte delle case per ricevere vino e dolci.