Post date: Jul 19, 2009 11:51:46 AM
Risposta alla domanda
sulla questione della Materia Oscura,
per quanto concerne
la Cosmologia Scientifica Gravitazionale
di Luca Falace
Risposta alla domanda sulla questione della Materia Oscura, per quanto concerne la Cosmologia Scientifica Gravitazionale di Luca Falace
Fonte L'Opera Celeste Fan su Facebook
mercoledì 15 luglio 2009 alle ore 17.17
Risposta alla domanda della nostra amica Cinzia,
sulla questione della Materia Oscura,
per quanto concerne la
Cosmologia Scientifica Gravitazionale.
di
Luca Falace
D.) Di Biagio Cinzia
La massa oscura è una delle scoperte più sensazionali di questo ultimo secolo, quella che rivela meglio lo stato di millenaria illusione dell'umanità: come dice la parola stessa, la massa oscura non è luminosa, cioè non emette né assorbe luce; in termini tecnici non interagisce con il campo elettromagnetico, la sorgente dell'inganno. Pensi sia cosi?
R.) Luca Falace
Cara Cinzia per rispondere a questa tua domanda ho dovuto scrivere una nota, poiché lo spazio dei post in bacheca è limitato.
Inoltre, rispondendo a questa tua domanda spero di non peccare di modestia, per quanto concerne una spiegazione sul Mistero dell’Universo.
Avevo già risposto al nostro amico Roberto, (vedi post in basso) che non posso essere in grado di arrivare a tanto.
In verità però, la tua domanda ha gia una mia risposta, poiché è stata da me pubblicata nel mio saggio dal titolo “L’Arte e il Simbolo. Coincidenze Mitologiche”, (anno di pubblicazione 2007) Pagine 72 e 73.
Il concetto di materia oscura trova una sua spiegazione solo all'interno della Teoria del Big Bang. Alla quale mi dissocio in tutti i sensi, per numerosi motivi troppo lunghi da spiegare. Tale concetto di materia all’interno di tale teoria serve in parte per giustificare il repentino cumulo di galassie sviluppatesi in un tempo troppo breve secondo le normali teorie Standard, ovviamente in base alla logica della forza gravitazionale.
Quindi la materia oscura nella Cosmologia Scientifica del Big Bang serve in parte a giustificare l’esistenza della formazione delle Galassie stesse, in un repentino lasso di Tempo.
Il loro costante stato di integrità, secondo tale concetto di materia oscura, persiste anche se la materia visibile non è in grado di sviluppare a sufficienza forza gravitazionale. In tal senso come hai compreso, tutta la teoria e la ramificazione di essa, si basa solo su di un'unica forza: ovvero quella gravitazionale. Dimostrato che questo è errato, il concetto di materia oscura non avrebbe alcun senso, poiché l’Universo a mio parere non può essere così limitato da una unica forza, relativa ad una unica visione ristretta.
Ho riportato alcune pagine del mio libro come risposta al tuo quesito. Il saggio, dal titolo “L’Arte e il Simbolo. Coincidenze Mitologiche”, è stato pubblicato nel 2007. In tale volume, la Cosmologia Antropologica si fonde con la Cosmologia Scientifica. Sappiamo che il loro significato è differente.
Pag. 71 e 72 LUCA FALACE L’ARTE E IL SIMBOLO - COINCIDENZE MITOLOGICHE
La risposta a mio avviso deve essere incentrata sul tema relativistico, secondo il quale il tempo e lo spazio sono relativi. L’assenza di un inizio e di una fine. Una deduzione che scaturisce dalla relatività einsteiniana. Un interpretazione di un ipotetico rebus, legato alla coincidenza, nel suo arcano e profondo significato. In un’innumerevole quantità di testi antichi, Dio è rappresentato come l’Alfa e l’Omega (16).
In tal senso se abbiamo un inizio ed una fine, in reazione a tale principio, significa che non esiste né un inizio, né una fine. Questo perché entrambi, le due supposizioni, esprimono un concetto d’Eternità.
La seconda ipotesi ovviamente lo esprime in maniera esplicita, in quanto non essendoci un inizio ed una fine, uno spazio e un tempo, abbiamo un eterno presente che corrisponde all’Eternità. Questo mio pensiero non annovera dunque, l’obsoleta teoria scientifica (teoria del bing-beng) dell’esplosione di una unica massa, i cui frammenti hanno dato vita ai vari pianeti, e quindi all’Universo. Questa vecchia teoria inoltre ha dato vita all’inutile quesito ipnotico, che annebbia la mente e ostacola ogni altra intuizione geniale. Il famoso quesito: è nato prima l’uovo o la gallina. E’ nato prima l’Universo o il Creatore.
16 “[…] Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine […]”
Personalmente posso dire che a volte, come in questo caso, la scienza lancia teorie più fantasiose e meno probabili di quelle popolari che abbiamo visto. Solo in questo caso mi sento di dare un parere personale. Nell’Universo vige l’Eterno Presente. Quindi non è nato l’uovo e non è nata la gallina.
Questo spiegherebbe il concetto di Eternità, che nella Fede si manifesta nella figura
di un unico Essere Superiore creatore di tutte le cose.
Pag. 71 e 72 LUCA FALACE L’ARTE E IL SIMBOLO - COINCIDENZE MITOLOGICHE, 2007, Boopen Edizioni
http://www.boopen.it/acquista/DettaglioOpera.aspx?Param=9329&NClick=636
A Markus Dourado e Atisha Gallo piace questo elemento.
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