16 Marzo 2019 - Stage del Valchiavenna Karate Shotokan

Sabato 16 Marzo 2019 si è svolto lo Stage 2019 del Valchiavenna Karate Shotokan

presso il Dojo del Karate Shotokan Bregaglia a Vicosoprano (Svizzera)

con il Maestro Vincenzo Tranchini VIII Dan dell'Accademia AKIDO

Anche se conosciamo molto bene il Dojo del KSB, arrivare a Vicosoprano è sempre molto piacevole.

Quest'anno allo stage organizzato da Lara Cipriani siamo veramente in tanti.

Si comincia con il saluto...

...e con la classica foto di gruppo.

Il Maestro Vincenzo Tranchini inizia i lavori con il Taiso...

...specificatamente studiato per i bambini...

...ma assolutamente valido anche per i... più grandi.

Nel Taiso vengono sviluppati i propedeutici per le nostre tecniche di base.

Il Maestro Tranchini pone particolare attenzione alle spiegazioni...

...coinvolgendo e rendendo partecipi soprattutto i più piccoli.

Alcuni momenti del Taiso specifico per bambini...

...con alcuni momenti...

...di riscaldamento più classico.

Il Karate mantiene giovani! E ne abbiamo la prova!

Massimo Pelganta, il Direttore Tecnico del KSB comincia lo stage con alcuni Kata...

...e poco dopo lo stage entra nel vivo...

...con il Maestro Tranchini che comincia lo studio del Kata Tekki Shodan.

Il Kata viene analizzato in tutte le sue tecniche.

Il Maestro Tranchini mostra una delle possibili applicazioni.

Il lavoro sul kata è intenso...

...e procede per tutta la prima parte dello stage.

Tutte le tecniche...

...vengono provate a coppie.

Ogni nucleo del Kata...

...viene spiegato nei particolari, e dopo essere stato mostrato nella pratica...

...viene provato più volte.

L'istruttore Luca Braghin lavora con i ragazzi.

I tecnici continuano con lo studio del Kata.

Il Maestro Sergio Gandini continua il lavoro con i bambini più piccoli.

La prima parte dello stage sta per finire...

...con l'ultima esecuzione del Kata Tekki Shodan.

La scuola di Karate Tradizionale Bushido di Cinisello ha preparato una piccola dimostrazione

Nella dimostrazione viene mostrato come potrebbe essere possibile difendersi

partendo dalla posizione di Seiza.

Luca Braghin, Simone Martoccia e Fabio Ferri cominciano la dimostrazione.

Il termine Seiza significa letteralmente “sedersi correttamente”.

La posizione di saluto in seiza fa parte delle forme di rispetto giapponesi:

l’uomo diventa così momentaneamente vulnerabile

Questa postura è nata nel periodo Muromachi (1336-1573)...

...quando, secondo le “regole architettoniche”, i pavimenti degli edifici erano ricoperti di tatami.

Il suo utilizzo è durato, e sta durando, per molti secoli.

Per sedersi correttamente è necessario essere in ginocchio sul pavimento, gambe piegate, con i glutei sui talloni.

Le caviglie dovrebbero leggermente ruotare verso l'esterno in modo che il dorso dei piedi sia del tutto schiacciato a terra sotto il peso del corpo, formando una specie di V.

La posizione delle mani dipende molto dalla situazione...

...nel caso dei karateka si tengono i palmi appoggiati sulla parte alta delle cosce...

...e le dita non sono spalancate.

Nella posizione Seiza la schiena deve essere ben diritta ma non rigida,

e lo stesso vale per la testa e il collo.

Alcune tecniche della dimostrazione sono state suggerite...

...dal Maestro Fabio Rossini, presidente della commissione tecnica della Scuola Bushido.

Essendo una dimostrazione, i due Uke si alternano attendendo il proprio turno,

cosa che in un ipotetico combattimento reale non accadrebbe mai.

In questa dimostrazione vengono applicate anche alcune tecniche di AIKIDO...

...imparate dai nostri amici aikidoka del Dojo Miegakure del Maestro Antonio Scirocco.

Alcune tecniche sono state eseguite più lentamente...

...per salvaguardare l'incolumità degli Uke dato che si tratta di leve articolari molto efficaci.

Sempre in riferimento alla posizione di Seiza, le donne devono tenere le gambe unite mentre gli uomini

possono tenere al massimo la distanza di "due pugni" tra le due ginocchia.

Nelle Arti Marziali è molto importante la posizione degli occhi che deve essere dritta...

...come se fissassero un punto posto qualche metro davanti all'avversario.

In questo modo è possibile vedere anche lateralmente e contrastare ogni eventuale attacco...

... senza dover necessariamente fissare lo sguardo verso il lato da dove ha origine l'offensiva.

La piccola dimostrazione termina.

E la riuscita la si deve principalmente alla bravura dei due "Uke" Luca e Simone che devono

essere molto precisi nel portare "al momento giusto" le proprie tecniche.

Dopo la dimostrazione eseguiamo il saluto finale per permettere a chi

non può intrattenersi di lasciare il Dojo.

Lo stage continua con la "gara festa" aperta a tutte le categorie.

Anche se è una "gara festa" tutto viene svolto con la massima serietà.

L'intensità con la quale vengono svolti i Kata è la stessa come se si trattasse di una gara internazionale.

L'impegno di tutti è veramente alto.

Nella materassina "B" i Kata vengono svolti in contemporanea.

Gli arbitri centrali sono veri arbitri federali di comprovata capacità.

Le categorie si alternano in una gara che risulta appassionante.

Dopo uno stage molto intenso tutti gli agonisti sono veramente bravi...

...a mantenere la concentrazione e l'impegno così alto.

Tra gli agonisti "Master" ci sono delle "vecchie conoscenze"...

...che - giustamente - puntano sempre al massimo riconoscimento.

Non possiamo dimenticare di ringraziare gli organizzatori della gara.

E si arriva così alle... finali.

Bravi tutti! I Karateka più "navigati"...

...e le bravissime e professionalissime "promesse".

Lo stage è terminato e come di consueto ci si rilassa con le piacevoli foto di rito.

I "campioni" del Dojo Bushido...

...e i partecipanti del Dojo Bushido al completo.

Lo stage è stato molto intenso e piacevole.

E molto piacevole è la vista che ci aspetta all'uscita del Dojo!

Un grazie di cuore al Maestro Vincenzo Tranchini,

e soprattutto a Lara Cipriani, Massimo Pelganta e Anastasia Del Curto per avere permesso

lo svolgimento di questo bellissimo evento.

Oss!