NORMATIVA

DALL'ESCLUSIONE ALL'INCLUSIONE

La normativa scolastica italiana ha accolto ed espresso le istanze della società civile orientate alla definizione di uno stato di equità e giustizia civile.

Sin dagli anni ’70 sono state promosse una serie di azioni legislative che hanno avviato il percorso di passaggio dall’esclusione e segregazione della persona con disabilità all’inclusione e piena cittadinanza di una varietà di esigenze educative cui la scuola è chiamata a fornire adeguate risposte.

La Legge 517/77, che sancisce la chiusura delle classi differenziali, costituisce il primo passo verso l’integrazione della persona con disabilità, definitivamente legittimata dalla Legge 104/1992. In una visione multisistemica tale dettato normativo appronta tutte le soluzioni necessarie affinché la persona con disabilità possa raggiungere il pieno sviluppo delle proprie potenzialità e partecipare attivamente alla vita sociale, tutelandone in primis il diritto all’educazione e all’istruzione.

Con la Legge 170/2010 la visuale inizia a spostarsi dalla disabilità certificata ad una serie di difficoltà legate all’apprendimento (Disturbi Specifici di Apprendimento), fino ad aprirsi a ventaglio su una molteplicità di esigenze educative con la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 che parla di Bisogni Educativi Speciali (BES), includendo situazioni di svantaggio anche temporanee.

A tale varietà di bisogni la scuola è chiamata a rispondere offrendo un’inclusività di contesti di apprendimento, più che traiettorie particolari e divergenti espresse da pratiche di individualizzazione o personalizzazione, che andranno contemplate e calibrate nella specificità dei casi, ma non percorse nell’a priori di una consuetudine consolidata.

Anche la più recente normativa in attuazione dei Dlgs 66/2017 e 96/2019 ribadisce la necessità di costruire ambienti di apprendimento flessibili che offrano possibilità alle pluralità esistenziali di affermarsi nell’ottica dell’ equità e dell’educabilità di ciascun individuo. È questa la direzione di senso verso cui si orienta oggi l’azione educativo-didattica.

RIFERIMENTI NORMATIVI

  • Legge 104/1992 -Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate - Disabilità

  • Legge 170/2010 - Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico - DSA

  • DM n. 5669 - 12 luglio 2011 e allegato con Linee guida per il diritto allo studio per studenti con DSA - DSA

  • DM - 27 dicembre 2012 - Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica- BES

  • CM n. 8 - 6 marzo 2013 - Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 - Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica. Indicazioni operative - BES

  • Nota 1551 del 27 giugno 2013 - Piano annuale di inclusività. DM 27 dicembre 2012 e CM 8/2013 - BES

  • Dlgs n. 66 del 13 aprile 2017 - Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 - Disabilità

  • Dlgs n. 96 del 7 agosto 2019 - Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 - Disabilità

  • Decreto interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020 - Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66. - Disabilità



Link utili:

https://www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/

http://www.usppesarourbino.it/progetti-nazionali/ufficio-studi/area-bes/