Impressioni su Fedora Core 6 (e altre distro)
Ma le distro moderne sono davvero più semplici da usare di quelle vecchie?
Dopo un periodo nemmeno troppo lungo insieme a FC5, ho deciso di buttare tutto e passare a FC6: la decisione non è stata presa a cuor leggero, ma sapevo che il passaggio FC2->FC5 fatto in precedenza aveva lasciato parecchi problemi sul piatto. A causa di sfortunate coincidenze, avevo scoperto un piccolo gruppetto di pacchetti non aggiornati nell'upgrade, come anche diverse configurazioni rimaste al livello del vecchio SO invece che essere sostituite/adattate al nuovo. Inoltre il tempo di avvio del sistema era pachidermico, e invece ero curioso di provare con mano i miglioramenti promessi dalla versione 6 e da Gnome 2.16.
Altro particolare non da poco, volevo spostare la partizione Linux da un 13.5GB ad un 30GB (sempre IBM) espiantato a un vecchio PC, per avere un po' più di "aria".
Dopo aver fatto il backup delle uniche 3 cartelle indispensabili (home, src/mozilla e www/html), e dovendo ancora controllare il supporto DVD di FC6, mi sono divertito a provare sopra lo stesso PC altre distribuzioni: Ubuntu 6.10 e OpenSUSE 10.2.
Per quanto riguarda la prima, devo dire che mi ha piacevolmente impressionato la velocità di installazione e di avvio del sistema, quasi pari alla velocità di avvio di XP. Assolutamente negativa invece la procedura di installazione (non so se per colpa della traduzione inefficace o della scarsità del programma stesso): non è ben chiaro cosa andrà scritto e soprattutto dove, per cui ho tenuto incrociato di tutto fino al riavvio che mi ha confortato sul fatto che la partizione XP non era andata a ramengo nel mentre...
L'aspetto di base della distro è bruttino a dir poco (scelta dei colori raccapricciante), e siccome non amo perder troppo tempo con le personalizzazioni, non ho indagato più di tanto. Resta il fatto che l'aspetto sul nuovo monitor LCD della HP è decisamente grossolano e antiestetico, molto innaturale. Notevole il sistema di aggiornamento: rapido, preciso e indolore. Sempre discutibile la scelta della mancanza dell'utente root, ma ci si fa l'abitudine.
Il discorso OpenSUSE è diverso. Volevo provare ancora una volta KDE per vedere come era cambiato, ma non è stato possibile: a circa 2/3 dell'installazione il programma mi avvisa che manca il pacchetto poppler e abortisce. Dandomi del cretino per non aver verificato prima il supporto, riavvio il sistema e vado a fare la verifica: tutto perfetto. Ma chi gli fa il controllo qualità ? Telecom Italia? La Fiat? Estraggo il DVD dal lettore: a mai più rivederci... Infatti ritengo inutile tentare con l'installazione di Gnome, visto che la distro è orientata dall'altra parte e che comunque poppler serve anche sotto Gnome, quindi senza non si va da nessuna parte...
Inserisco il DVD di Fedora Core 6 e parto. Anaconda è sempre il migliore programma di installazione sotto Linux, senza alcun dubbio. Ma con un ma... Nella scelta del tipo di installazione (server, sviluppo, desktop), seleziono tutti e tre, poi faccio clic su Fedora Extra (è possibile aggiungere repository esterni da cui fare l'installazione) e BOOOOM! Riprovo, stesso risultato. Al terzo tentativo non seleziono più Fedora Extra e tutto va bene. L'installazione è, come al solito per Fedora, chilometrica, stavolta peggiorata anche dal fatto che se vengono scelti certi pacchetti extra, questi vengono scaricati via internet con una lentezza esasperante (non si può scegliere il mirror). Aggiungo che i tre profili di installazione sono incompleti/idioti nella scelta dei pacchetti: non vengono installati tanti programmini di configurazione grafici (molto utili per non stare sempre a modificare le cose a mano, rischiando di fare dolorose catazze), e ne vengono installati altri praticamente inutili per il 99% degli utenti (Java-GCC e Fortran: ci mancano solo COBOL, Ada e PL/1 e siamo a posto). La scelta individuale dei pacchetti è un po' macchinosa, e la stretta classificazione rende talvolta difficile individuare il pacchetto che cerchiamo (una funzione "Cerca" no, eh?).
Terminata l'installazione, procedo all'aggiornamento dei pacchetti: un incubo. Ce ne sono talmente tanti che il povero PUP (package updater) o pirut o come cacchio lo chiamano, sembra morto per un tempo interminabile, mentre controlla le dipendenze... Va un po' meglio se riuscite a liberarvi dal sistema grafico e fate a mano con yum in una shell: resta il fatto che dovete tirarvi giù un 70MB di aggiornamenti prima ancora di partire, e dovete fare un riavvio!!!! Che facciamo, ci carichiamo il peggio di Winzozz? Robe da matti...
Nuova scoperta: per far fungere la mia Sparklan WL-660GT (Wireless Broadcom 4306) il firmware che uso con Windows (e l'unico non soggetto a vulnerabilità accertate) non è utilizzabile. Tocca trovare un firmware precedente e riestrarlo dal driver win. Non è colpa di Fedora Core, ma del driver bcm43xx nel kernel, ma c'è voluta mezza giornata per scoprire l'arcano dopo aver torturato la mente in mille modi pensando fosse un problema di configurazione della scheda... Molto simpatico il messaggio che restituisce il network manager: Operation not permitted. A cosa avreste pensato voi? Un problema di permessi o una password errata?
Molto simpatica l'accortezza di installare di base Wine, con un suo menu a parte: un altro passo verso una maggiore amalgama che non guasta e che faciliterà le migrazioni degli indecisi. Solito OpenOffice.org in versione 2.0.4 con ulteriori fix di RH, nella speranza di un celere arrivo di 2.1 (visto che la 2.2 è dietro l'angolo). Firefox 1.5.0.9 e Evolution sono ancora i client di default. Semplicemente superbo l'aspetto video: scheda (ati 9000) rilevata e configurata col driver OSS senza muovere un dito, ed idem dicasi del monitor che viene subito sfruttato al meglio (1440x900@60). Il nuovo font DejaVu è di una leggibilità unica anche a tale risoluzione e non fa affatto rimpiangere WinXp: in confronto, la configurazione fatta da Ubuntu sembra paleolitica da quanto è a "pixeloni". Anche lo sfondo è adatto (non adattato) alla risoluzione. SELinux è abilitato di default (disattivabile da Anaconda in fase di installazione), cosa che provoca un certo rallentamento nell'avvio delle applicazioni, e anche lo SMARTMonitor (per gli tenere sott'occhio gli HD che seguono tale standard) scrive in continuazione nei log. NetworkManager (applet) va abilitato a manina: peccato, è l'unica vera applet utile di tutto Gnome. gEdit è sempre lo stesso, e ancora gli manca la ricerca tra file e cartelle: inquietante.
La velocità di avvio è pessima: ancora partono diversi demoni del tutto inutili che vanno disabilitati a mano, compresi quelli che gestiscono hardware inesistente sulla mia macchina. Che me ne faccio di Smart Card Manager, NFSv4, bluetooth e altro? Immagino che per altri sia del tutto inutile anche il demone delle stampanti HP (installato per tutti, visto che a me l'ha messo nonostante la stampante HP non collegata). E comunque il tempo di avvio resta ancora troppo alto, oltre al fatto che l'avvio grafico è fastidioso per l'occhio visto che salta avanti e indietro con la schermata dei dettagli e che la barra in fondo cambia continuamente dimensione: davvero un passo indietro.
Detto quasi tutto il male possibile, va invece esaltata la solidità dell'arnese una volta messo a regime, oltre al non trascurabile dettaglio che ci sono parecchi pacchetti veramente all'ultima moda già disponibili (scribes, scribus e ntfs-3g, solo per citarne alcuni). Sono curioso di mettere su anche FDS, cosa che dovrebbe rivelarsi banale (si spera). A breve metterò a dura prova anche il sistema di sviluppo con la compilazione di SeaMonkey e Suiterunner: non posso stare senza, e sono curioso di vedere il risultato con GCC 4.1.2.
Aggiornamento 3/2/2007: Dopo essere riuscito a regolare le 2-3 cose che trovavo davvero insopportabili di FC6 (Java in primis), dovendo passare attraverso indicibili lungaggini di pacchetti extra, ed avendo installato ntfs-3g per poter accedere alla partizione NTFS/XP, ora le cose sono parecchio migliorate.
Ho installato anche i sorgenti di mozilla (anche se ho dovuto arrotare qualche angolo, ma per colpa di un mio errore atavico...) e devo dire che la compilazione fila via come una scheggia senza intoppi: niente a che
vedere con i continui Internal Error di FC5. L'eseguibile prodotto ha ancora alcuni bachi visuali (come prima), ma credo siano colpa di gtk2+ stesso o di come mozilla interagisce con esso. Non ho preso dati circa la dimensione degli eseguibili stessi, ma avrebbe avuto poco senso comunque confrontarli con i nuovi, visto che nel frattempo è passato oltre un mese di sviluppo.
Resta del tutto inaccettabile il tempo che impiega il sistema automatico di aggiornamento del sistema nel rilevare, scaricare ed installare gli aggiornamenti, il cui riscontro a video è del tutto ridicolo (il più delle
volte le finestre di dialogo non si aggiornano e restano bianche, o non compaiono affatto!). yum da linea di comando invece sembra essere migliorato e di parecchio, non solo come resistenza ai problema di linea, ma anche come velocità operativa.
Nonostante la sfoltita ai sistemi in avvio, e alla disabilitazione di IPv6, il tempo di avvio del sistema è ancora troppo lungo, e non sono sicuro di aver disabilitato tutto il superfluo...
Aggiornamento 23/4/2007: Con un po' di trepidazione, ho provato a fondo ntfs-3g e finora (corna facendo) non ho avuto il benché minimo problema, pur facendo delle sovrascritture di file che provenivano dalla rete Windows (così ho provato anche Samba, che fila via liscio meglio di Win stesso). Se per caso la vostra scheda di rete non si configura durante il boot, preparatevi a tempi ancora più dilatati prima di poter mettere mano ad un terminale o a gnome-network. Dopo qualche update a autofs, ora anche la partizione Win si monta in automatico e compare tra le risorse del computer, anche sul desktop. OOo continua a rimanere in versione 2.0.4 con altre chilate di patch strappate alle versioni successive: di certo con FC7 (oramai in arrivo) cambierà anche la versione base. Un upgrade di gtk+ e una completa ricompilazione di SM hanno risolto i problemi visuali cui accennavo nell'articolo.
Ultima modifica: 23 Aprile 2007