Aristodemo
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Ho dedicato molto tempo al Paradosso di Epimenide. Ho già esposto alcune mie idee in un sito che ha questo link:
https://sites.google.com/site/epimenidecreteseclub/home
Alla fine sono giunto alla conclusione che molti "paradossi" esistono grazie al supporto "creativo" della Mente umana.
Vi racconto una storia: una volta mi è caduta di tasca una moneta da 1 euro e ho visto che è rimasta in posizione verticale. Era caduta nel fango in posizione verticale e questo fango aveva la densità giusta per permettere alla moneta di affondare un poco, quanto bastava per sostenerla in questa posizione anomala. Rimasi meravigliato da questo "caso particolare", da questa "singolarità".
Inutile dire che la posizione della moneta doveva essere considerata paradossale.
Di una moneta si dice che, quando è lanciata a terra, mostra sempre una faccia sola, Testa o Croce, non è data una terza possibilità (tertium non datur). La moneta nel fango mostrava entrambe le facce. La regola generale era stata smentita: in certe condizioni particolari la moneta può restare in posizione verticale.
La moneta nel fango, rimasta in posizione verticale, non aveva niente di scandaloso, non aveva violato nessuna legge fisica. Eppure mi sembrò un evento strano. Non violava le leggi della fisica ma sicuramente sconvolgeva le mie abitudini ed i miei pre-concetti riguardanti la Logica.
I paradossi esistono perchè la mente si accosta ad essi con dei pre-concetti o con dei pre-giudizi: regole che supponiamo siano sempre valide, senza eccezioni.
In alternativa possiamo dire che a volte i paradossi sono addirittura pure creazioni della Mente che si perde nel labirinto dei suoi ragionamenti ( si autoconfonde senza rendersene conto).
Il Paradosso di Epimenide è certamente uno dei più belli e affascinanti, se proprio si vuol considerare un paradosso. Per semplicità e chiarezza il Paradosso di Epimenide sarà ridotto a questa semplice dichiarazione: "io sono mentitore". Questa trasformazione rende il Paradosso più comprensibile e ne facilita l'analisi.
Secondo il mio parere la dichiarazione "io sono mentitore" non può far parte del dizionario di un Mentitore che dichiara un proprio status. Il Paradosso di Epimenide tuttavia insegna una cosa importante: un Mentitore ovvero un Operatore-NOT non può dichiarare il proprio status.
Un Dichiarante che ha uno status di Mentitore potrà solo dire, mentendo, io sono una persona Sincera.
Reciprocamente un Dichiarante che ha uno status di Sincero potrà solo dire, dicendo il vero, io sono una persona sincera.
La dichiarazione "io sono mentitore" è contro la logica umana. Forse i Marziani possono permettersi dichiarazioni di questo tipo. Agli umani, che seguono una logica antica che tiene ben separati Mentitori e NON-Mentitori, non è concesso.
Per venire incontro a coloro che credono che una dichiarazione del genere sia logicamente lecita propongo una interpretazione che prende a modello un operatore logico chiamato Flip-Flop. In particolare ritengo che si possa in parte risolvere il Paradosso assimilando il percorso logico della Mente al percorso logico di un segnale che percorre i circuiti di un Flip-Flop particolare, il Flip-Flop D organizzato in configurazione " toggle" .
Questa soluzione ovviamente ha un prezzo da pagare: lo status del dichiarante non è decidibile e varia ad ogni dichiarazione.
Potremo solo dire che se lo status del dichiarante prima della dichiarazione n°1 era = X, a fine dichiarazione lo status sarà cambiato e sarà diventato X-negato ovvero X , e avrà assunto un valore logico opposto a quello iniziale. Questa trasformazione non è paradossale ed è generata semplicemente dall'atto di dichiarare. La dichiarazione richiede tempo ed il fattore TEMPO svolge una funzione essenziale in questo modello, perché evita il sovrapporsi di status contrastanti. Secondo questo modello gli status contrastanti non si sovrappongono mai ma si susseguono nel TEMPO, alternandosi.
Alla dichiarazione successiva , n°2 , il valore X-negato X del dichiarante cambierà di nuovo e tornerà ad essere X (effetto toggle).
Questo modello del Flip-Flop risolve il paradosso della coesistenza di due status contrastanti. Il contrasto è evitato perché lo status predichiarazione è semplicemente sostituito dallo status postdichiarazione.
Il valore di verità della dichiarazione (vera-falsa) può essere valutato solo a fine dichiarazione.
La dichiarazione può essere considerata ambivalente se il valore dichiarato (Mentitore) è confrontato con valori di status posseduti in tempi diversi (sia predichiarazione sia postdichiarazione).
Questa ambivalenza del valore di verità della dichiarazione è legato all'ambivalenza del termine "mentitore".
Considerata come una dichiarazione di "etichetta" la dichiarazione "io sono mentitore", fatta da un Mentitore, dovrebbe essere considerata vera. E' paragonabile ad una persona bionda che dichiara "io sono biondo".
Considerata come una dichiarazione condizionata dal "modus operandi" tipico del mentitore, consistente nell'invertire il valore di verità di quanto sta per dichiarare ovvero nel fare sempre e soltanto dichiarazioni false, allora la frase dovrebbe essere considerata falsa.
Per coloro che hanno poco tempo disponibile consiglio di saltare subito alle conclusioni !
Nota 1: la lettura delle pagine successive richiede una moderata conoscenza sul funzionamento degli Operatori Logici anche se ho cercato di rendere la lettura comprensibile a tutti.
e-mail dell'autore: l.tellini77@gmail.com
Altro sito creato dall'Autore, in lingua italiana, è intitolato:
Il Paradosso di Epimenide Svelato, localizzato a questo link: